Chemio.Oggi c'è la chemio,corro subito a casa sua e l'aspetto fuori,esce dalla porta a testa bassa,come se le avessi fatto del male,come se dovesse temermi
Tutti devono temerti...tu sei il male
No,non sono il male,forse lo sono ma non per lei,lei si fida di me
Lei non si fida di nessuno,lei lo sta facendo perché è vicina alla morte
Lei non è vicina alla morte...lei vivrà
Voci nella mia testa,le sento da tanto,troppo tempo ormai,non mi lasciano più,saliamo in macchina e ci dirigiamo all'ospedale,sembra terrorizzata "perfavore..." mi dice ancora con lo sguardo chino quando arriviamo ai parcheggi "perfavore cosa?" "aspettami qui" "no,non ti lascio da sola" "veramente...è okay Nico,sto bene tu vai a casa se vuoi grazie del passaggio" dice mettendo la mano sulla maniglia,ma io le metto la mia mano sopra "non puoi nasconderti per sempre da me Vanessa,è tardi ormai...io non me ne vado" mi
guarda,i suoi occhi sono spenti "okay,allora andiamo" dice uscendo dalla macchina,esco anche io seguendola.Non ho mai sopportato gli ospedali,non ci entravo da anni,gli ospedali ti illudono,i medici ti illudono...tutti ti illudono."Sono Vanessa Maltese,il dottore mi ha detto di venire oggi per la...chemio" dice ad una ragazza dietro il bancone delle informazioni "si,il medico ha detto che possono assistere solo i familiari più stretti,lei è?" chiede indicandomi "oh" Vanessa non sa cosa dire così mi affretto a parlare "sono suo fratello,nostra madre non poteva venire" dico "conferma?" chiede guardando Vanessa "confermo" dice lei.
Entriamo nella stanza,un uomo sui 40 anni è seduto ad una scrivania "Vanessa,che piacere vederti" dice l'uomo alzandosi e avanzando verso di noi sorridendo,cosa avrà da sorridere io non lo so "Sam sai che odio i giri di parole...cominciamo" dice lei "okay" dice l'uomo rattristendosi un po' "sdraiati sul lettino e alzati le maniche della maglia,dobbiamo fare alcuni prelievi" lei fa come dice,Sam arriva poco dopo con un piccolo ago è un breve tubo.Vedo lei impaurita,quindi metto la mano sulla sua spalla cercando di dargli conforto,il dottore mi guarda come per chiedermi il permesso,io annuisco e lui infila l'ago,lei stringe gli occhi.Il sottile tubo di riempie del suo sangue "porto il prelievo in laboratorio,intanto voi andate in radiologia,ho anche bisogno di una tac" dice uscendo dalla porta,l'aiuto ad alzarsi "è possibile che per un piccolissimo prelievo mi senta così debole?" "passerà" dico.In radiologia,non c'è nessuno,dopo pochi minuti entra il dottore che mi chiede di uscire e di andare con lui in un'altra sala "non sei il fratello vero?" mi chiede facendo partire il macchinario "no" "sei il ragazzo?" "no.Non lo so neanche io cosa sono per lei" "amicizia e amore sono due cose ben distinte e separate" "con questo cosa intende dire?" chiedo confuso "capirai...capirai un giorno" aspetto per quasi una mezz'ora e dopo di che,ci dirigiamo di nuovo nella stanza del dottore "puoi sederti davanti alla finestra se vuoi" le dice il medico,lei annuisce e si va a sedere,poi io mi metto sul lettino accanto a lei e il dottore prende il rasoio per capelli,poi si avvicina al suo orecchio e le sussurra qualcosa che sono in grado di capire "ti sentirai uno schifo nei prossimi giorni,ma non perdere mai,mai mai la speranza...perché sarà con quella che continuerai ad andare avanti" lei abbassa lo sguardo.Il medico comincia a passarle il rasoio,ciocche dei suoi capelli cadono a terra,un po come le mie e le sue lacrime,non voglio farmi vedere così davanti a lei,così mi asciugo le lacrime,quando la chemio è finita lei comincia a barcollare,io non capisco il perché quindi mi spavento "tranquillo giovanotto è normale,è il prelievo" dice il medico,usciamo dall'ospedale,ma lei non c'è la fa a camminare e la nostra macchina è anche abbastanza lontana "dai,sali" "no no,c'è la faccio Nico tranquillo" dice allontanandosi un po da me "se non sali da solo allora ti farò salire io" dico avanzando verso di lei facendola salire sulla mia schiena "no!ma che fai!" dice,arriviamo alla macchina "tu sei pazzo!" dice ridendo entrando dentro la macchina,amo vederla sorridere,amo il suo sorriso,amo veramente tutto di lei "hai degli impegni per oggi?" le chiedo "no,pensavo di andare a casa a non fare niente" dice indifferente "dimmi qualcosa che ti piace fare,così...conosciamoci meglio" "amo gli animali,è da quando avevo otto anni che desideravo avere un cagnolino tutto mio,da grande avrei voluto fare la veterinaria,tu invece?" "a me è sempre piaciuta la musica,da quando ero piccolo" "come mai ti piace tanto la musica?" chiede curiosa,a vederla senza capelli un po mi fa strano lo ammetto,ma non mi importa,i miei sentimenti verso di lei rimangono gli stessi "magari per alcuni la musica non è niente,ma...io credo che sia una sorta di pensiero a cui il cantante da un ritmo la musica è quello che a parole non riesci a spiegare,quindi metti una base sotto" dico "capisco" "tieniti forte!" dico sfrecciando in una via,sicuro di dover voler andare "Nicolò questa non è la strada per casa mia,perfavore non andiamo nella piazza,mi vergogno" dice alzandosi il cappuccio "tranquilla,non stiamo andando lì,ti sto portando in un altro posto" "sentiamo,dove vorresti andare?" chiede "sorpresa" "odio le sorprese" "questa ti piacerà,scommettiamo?".

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Non aver paura di me.
RandomEra bella in tutti i modi.Era bella col trucco colato,con il mascara tra fra le mani,davanti allo specchio.Era bella quando fumava,quando provava la sua prima sigaretta.Era bella cazzo.Era bella quando nessuno la considerava e lei sorrideva,quando q...