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"Adesso devo andare Vanessa...ti prometto che verrò domani" le dico alzandomi e prendendogli la mano "non...lasciarmi sola" "tu non sei sola...domani mattina vengo presto te lo prometto" "va bene...a domani Nico" "a domani Vanessa" mi prende la mano così forte quasi da strapparmela "promettimi una cosa...che per qualsiasi cazzata io faccia,tu non ne farai un'altra più grande" "te lo prometto" esco da casa sua,con una domanda in testa come cazzo è possibile che una creatura così maledettamente bella,possa essere vittima di una terribile malattia?certo che la vita è proprio ingiusta,il destino ti fa portare via le persone,che ti vogliono bene,che ti amano o semplicemente le persone che tu ami,l'idea di perderla mi fa solo perdere il controllo,non può esistere una vita senza di lei,i miei pensieri a chi sarebbero destinati,le mie notti insonni a pensare a lei...non servirebbero più,arrivo a casa e vado subito in camera mia,questa stanza da schifo,letteralmente che merda di colore è?il colore dei suoi occhi è più bello,sembro pazzo...non me ne importa niente.Vado in cantina e prendo della vernice blu scuro,come la notte torno in camera e a caso tiro la vernice sui muri,così anche se un giorno non potrò più rivedere i suoi occhi,so che saranno loro a guardare me.Mi metto a dormire e sogno,due occhi blu,la mattina seguente mi alzo presto,ma non vado a scuola,mi vesto e senza fare colazione corro a casa di Vanessa,suono il campanello,e mi apre una ragazza,molto simile a Vanessa,sicuramente è Giulia,ha gli occhi rossi e il trucco colato,mi fa spazio e mi fa entrare "te lo ha detto?" le chiedo senza guardarla negli occhi,non ho il coraggio "si" dice poi se ne va,vado in camera di Vanessa e la trovo a dormire "sveglia!sveglia!" apre gli occhi "ehi sono sempre la ragazza col cancro" dice stropicciandosi gli occhi "non è vero!dai vediamo un film?usciamo?che vuoi fare?" "voglio andare da Ed Sheeran" dice mettendosi a sedere,le sorrido "facciamo qualcosa che sia almeno possibile" "vediamo un film?" "che film vuoi vedere?" "maleficent" "oddio menomale,credevo fossi come mia sorella che vive per 50 sfumature di grigio" "no grazie...il film è di sotto,chiedi a mia madre per qualsiasi cosa,io intanto mi cambio".Esco dalla stanza e vado in salone,chiedo a Paola di mettere il film,prima di tornarsene in cucina però mi abbraccia fortissimo,posso sentire un 'grazie' sussurrato,dopo poco tempo scende Vanessa.Vediamo il film,oddio più che altro è lei a guardarlo,io guardo lei tutto il tempo,è come una droga,non posso fare a meno di lei.Quando il film finisce,torniamo in camera sua e lei si sdraia sul letto "ti senti debole?" "si,comunque ho mentito" "si cosa?" "la chemio...non è tra un mese,è domani" "quando pensavi di dirlo o a me o a tua madre?" "avevo paura Nico..." rimango un momento in silenzio "ti accompagno io" "ma sei pazzo?non puoi saltare un'altro giorno di scuola solo per accompagnarmi" "e tu non puoi morire di paura senza che nessuno ti tenga la mano" rimane in silenzio "che palle...ma di tanta gente proprio a me doveva capitare?" "a volte la vita ci riserva cose che non abbiamo mai immaginato" "ma io...io,mi vergogno" "non vergognarti di me,sarai come sarai prima" si gira dall'altra parte "mi canti una canzone?" "eh?cosa?" " mi canti una canzone?" "non...non so cantare" dico ridendo "andiamo tutti sanno cantare,cantami qualcosa" "che canzone vuoi?" le chiedo "conosci...la canzone dei Modà?dov'è sempre il sole?" mi chiede tirandosi la coperta sul suo corpo "e chi non la conosce?" "allora,canti?" "canto" prendo fiato,non ho mai cantato a nessuno prima d'ora "guarda,lì c'è una chitarra,la sai suonare?" "si,la prendo?" annuisce "ora canta. "difficile perdermi se so,che un tuo pensiero piccolo toccherà le corde di un respiro,cambiano le stagioni ma tu no,tu non cambiare aspettami sempre li,dov'è sempre il sole,fantastico sapere che non ho bisogno di una bussola perché so che tu non sei il nord,tu sei...tu sei un respiro respiro bellissimo,sei un fiore che non ha,solo un colore,tu sei un pensiero bellissimo,che mai si perderà,perché se poi ad un tratto cambia il vento e se cambia il vento,io so che ti ritrovo sempre la,dov'è sempre sole...difficile come una città,con mille strade,semplice come le luci di un paese in festa,fragile,come una verità che non so dire unica,come la natura della frutta come la certezza...che sei,che sei...un respiro bellissimo che mai si spegnerà(...)" finisco l'ultima nota,mi alzo dalla sedia su cui ero seduto e vado a vederla,sta dormendo,le sue guance schiacciate sul cuscino,i suoi occhi chiusi e il suo respiro è leggero.Prima di andare via,le lascio un bacio sulla fronte,poi esco dalla stanza e me ne torno a casa.Mi butto sul letto e mi addormento,in una stanza che finalmente mi piace,dormo cullato dai suoi dolci occhi.

Non aver paura di me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora