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Chissà come sarebbe svegliarsi la mattina con il sorriso,non ho mai provato una sensazione così.Non ho la minima voglia di prendere l'autobus,così vado a piedi.Non ho incontrato Alessio per fortuna,appena la campanella suona entro subito in classe e mi siedo come sempre all'ultimo posto in fondo all'aula,la classe comincia a riempirsi e dopo pochi minuti entra il professore "allora ragazzi" comincia a dire,non ho proprio voglia di seguire la lezione oggi,così appoggio la testa sul banco "oggi volevo parlarvi di una cosa...di cui non abbiamo mai parlato,avete presente quel momento in cui tutto ció che vedete attorno a voi a poco a poco comincia a sparire?e vi ritrovate da soli,ora voi siete giovani,avete tutta la vita davanti a voi,ma mano a mano che comincerete a crescere vedrete che la vita ci è stata creata per vedere se noi siamo abbastanza forti per combattere tutti i momenti tristi,dolorosi e bui.Ovviamente non mancheranno i momenti di felicità e gioia,ma se non impariamo...a combattere ora,adesso che ne abbiamo le forze,quando si presenteranno i problemi come faremo?" alzo la testa a quelle parole,sconvolto...è proprio vero che ora tutto sta crollando attorno a me...ma devo avere la forza per andare avanti...ma dove posso prendere questa forza? "professore" urla un ragazzo vicino la finestra "questo cosa c'entrebbe con la letteratura?" il professore sorride,prende un gesso e comincia a scrivere alla lavagna "qualcuno di voi sa cos'è che accomuna Shakespeare,Bukowski,Manzoni,Leopardi e Prèvert?" domanda "la poesia" risponde qualcuno,il professore scuote la testa... decido di dire la mia "la solitudine" il professore mi guarda e annuisce sbalordito,come se la mia risposta alla sua domanda fosse un segreto "la solitudine esatto...cos'è che dice Shakespeare?di amare chi ci ama e non di non amare chi ci sfugge,e Bukowski?che l'amore l'aveva reso pazzo,ma quando vedeva la persona che amava il mondo non contava più nulla...e così tanti,tanti altri poeti sono vissuti nella solitudine,si sono dedicati alla scrittura e allo scrivere poesie,citazioni e classici,il motivo?hanno messo in atto quello che hanno imparato nella loro vita" sulla lavagna ci sono scritti i nomi di questi poeti "per venerdì prossimo voglio che ognuno di voi mi porti almeno una frase di uno di questi poeti e che ne comprenda il vero significato" dice,questo compito...sarà l'unico che mi piacerà da matti fare.Le ore successive passano in fretta,passo la maggior parte del tempo a scrivere su un foglio alcune frasi,ma non ce n'è nessuna che mi piaccia abbastanza,ho incrociato Alessio un paio di volte,però non ci siamo detti nulla,se non sguardi pieni di profondo odio,ma potevo vedere in quegli anche qualcos'altro...sofferenza?non lo so...forse è incapace di provare sentimenti.Corro subito a casa e mia madre è sul balcone a guardare il panorama,o quello che...ne è rimasto del nostro giardino "ciao mamma" la saluto "ciao" mi saluta,la vedo strana da ieri sera,chissà forse é un po' scossa per la reazione che ho avuto...vado in camera e come sempre mi butto sul letto aspettando impaziente quelle dannate 16:00,alle 15:45 esco di casa,arrivo a casa sua e mi apre,si è messa una parrucca...uguale ai suoi capelli prima della chemio,mi sorride sembra felice "buone notizie" dice tirandomi dentro "anche io" dico,oddio più che una buona notizia è un compito che non vedo l'ora di fare "comincia tu" dico,sorride da quando mi a visto e non c'è niente di più bello "allora...visto che anche se era per una settimana,mi sono rotta le palle di studiare con un'insegnante privato così...ho deciso di tornare a scuola" sono troppo,troppo contento della sua decisione "oddio Vanessa!è fantastico" dico e l'abbraccio "tu invece?qual'e la bella notizia?" "ehm...più che una bella notizia è un compito che non vedo l'ora di fare" dico,intanto saliamo le scale e ci ritroviamo nel corridoio pieno di foto che tanto amo "e in cosa consiste?" dice lei entrando in camera sua e facendo entrare anche me "dobbiamo scrivere una citazione di un poeta tra Shakespeare,Bukowski e altri e dobbiamo capirne il significato" lei si siede sul letto e prende alcuni fogli in mano "hai qualche idea in mente?" "ho passato l'ora di greco a cercarle nessuna mi colpisce più di tanto" "io ne so una di Shakespeare...però non so se..." mi dice timidamente "dimmela"dico,mi metto accanto a lei con un foglio e una penna,mentre mi detta penso al suono dolce e melodioso della sua voce,come se la sua voce fosse il battito del mio cuore,mi fa vivere."prova a leggerla ad alta voce,vediamo come viene" mi dice "Sono sempre felice e sai perché?perchè io non mi aspetto niente da nessuno,l'attesa fa sempre male.I problemi non sono eterni e hanno sempre una soluzione.L'unica cosa che non ha soluzione è la morte.Non permettere a nessuno di offenderti,di umiliarti.Non devi assolutamente farti abbassare l'autostima.Le urla sono l'arma dei vigliacchi,di coloro che non hanno ragione.Troverai sempre persone che ti vogliono dare la colpa del loro fallimento,ma ognuno avrà ciò che merita...goditi la vita,perché è molto breve,amala pienamente,sii sempre felice e sorridente,vivi la tua vita interamente.E ricorda...prima di parlare ascolta,prima di discutere respira,prima di criticare esaminati,prima di scrivere pensa,prima di far male senti,prima di arrenderti prova,prima di morire vivi" finisco di leggere,questa...frase,citazione o quello che sia è bellissima,lei è bellissima "grazie Vanessa" "di niente" "allora...quando pensi di tornare a scuola?" "domani ?" lancio un piccolo urlo e l'abbraccio "perché sei così felice?" mi domanda "perché non mi aspetto niente da nessuno" rispondo facendola leggermente ridere "ah ah divertente"

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