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Ognuna delle sue parole per me è una pallottola nel cuore "tu non parli sul serio vero?" dico,i miei occhi sono pieni di dolore,paura,si paura di poterla perdere "leucemia...e lasciati dire che fa schifo,fa tanto schifo" "tu non morirai Vanessa,tu sei...tu sei forte riuscirai a superare anche questa" dico appoggiando la mia mano sulla sua,che però lei ritrae subito "perché cerchi di essere gentile con me,quando comunque si sa che un giorno te ne andrai?" "io non me ne andrò...promesso,io resto,una promessa che per le persone importanti riesco a mantenere" "ma se nemmeno mi conosci" "se è per questo non conosco neanche me stesso" poi mi alzo e le tendo la mano "andiamo a casa" si alza senza prendere la mia mano,durante il tragitto non parliamo fino a che lei non mi fa una domanda "sai se insomma se...fa male?" "cosa?" "morire" "non saprei cosa risponderti...dentro di me sono morto talmente tante volte che ormai ho perso il conto,la gente fa promesse che non riesce a mantenere,i tuoi amici se ne vanno,la tua famiglia pensa solo a se stessa e tu rimani solo...per me questo è morire,nel tuo senso no non ho mai provato morire,il sapore della morte" "già...ci assomigliamo" ci guardiamo e le faccio un piccolo sorriso,piccolo si,ma vero "ho paura di fare la chemio" dice "non cambierà nulla" "si invece,sarò diversa dalle mie amiche,già ero brutta prima e lo sarò ancora di più" "anche se fosse,fregatene di quello che pensano gli altri Vanessa...cerca di essere esattamente quello che vuoi essere,e non aver paura delle conseguenze" "io ho paura della gente" "lo so,la gente è peggio di ogni cosa,ma se ti va...non vedremo più gente,vivrò a casa tua e ci vedremo ogni giorno i cartoni della Disney" "sei gentile...ma non so neanche come dirlo ai miei e a mia sorella" "non lo sanno?" "sapevano che dovevo andare a fare dei controlli,ma non sapevano che poteva accadere questo" "ti aiuto io" "no,ti ringrazio" "perché?" "perché preferisco dirglielo io,sopportare tutto il dolore io" "nessuno vuole essere da solo ad affrontare il dolore" "e se io facessi provare del dolore anche a te?" "lo supererò" "perché adesso continui a cercare di aiutarmi quando sai che non potrai fare niente,perché questa è una lotta che porterà solo ad una conclusione.la morte.per cui ogni tuo sforzo per rendermi felice non porterà a nulla" dice arrabbiata "io voglio aiutarti.e lo farò a costo di perderti,ma voglio aiutarti,per una volta,una voglio essere utile per qualcuno" "ci conosciamo appena" "eppure sappiamo tutto di noi stessi,adesso basta dai andiamo a casa" arriviamo davanti casa sua,bussa e la madre apre la porta,la polizia non c'è più,quindi credo sia amata a cercarla nei dintorni,la madre appena la vede si mette a piangere,e l'abbraccia "Vanessa dove sei stata?eravamo in pensiero" "sto bene mamma" dice staccandosi dall'abbraccio "mamma...lui è..." "piacere Nicoló" dico porgendole la mano "piacere,Paola" "l'ho trovata che stava venendo a casa,sono un amico" dico,non voglio parlare io al suo posto,voglio solo fargli forza "mamma...io ho il cancro" "Vanessa...ma cosa dici?" ️dice con gli occhi lucidi "oggi all'ospedale,il dottore mi ha parlato per più di un'ora...leucemia" la madre scoppia in un pianto disperato,poi va in cucina "adesso cosa farà?" "morirà dentro" "vieni,ti faccio vedere la mia stanza" saliamo le scale e apre una porta,è tutta verde,con un letto accanto alla finestra e un televisore attaccato al muro,nulla di speciale,si siede sul letto e si prende la testa tra le mani,è disperata,ma d'altronde come biasimarla,anche io lo sarei,mi siedo accanto a lei "non pensare alla morte.non pensare alla morte...Vanessa guardami" dico prendendole le mani "tu non ti farai rovinare l'adolescenza da una stupidissima malattia okay?" "vivi la tua vita,sii felice" nulla non mi guarda,ha capito che sto mentendo "hai ragione,sono una frana a mentire,non conosco ancora niente della vita,ma forse qualcosa l'ho imparato,da ciò che sono e da ciò che sono diventato,non cambiare sii sempre quella che sei sempre stata e se qualcosa ti spaventa ignorala,non essere tentata da niente è da nessuno" "non è facile,ma tu ce la farai,avanti...sei una guerriera,prendi l'armatura e ricomincia la lotta contro il male,lo so sei stanca e vorresti lasciar perdere,ma non devi...non farlo,resisti e vedrai,che dopo tutti i tuoi sforzi qualcosa di buono ne verrà fuori e se non c'è la farai io ti aiuterò" mi guarda per un attimo "ho paura" "anche io,ma combatti" "è da prima che mi dici di essere forte,e tutte cose così ma nessuno sa come mi sento" dice urlando e alzandosi dal letto "sono stato solo per tutti questi anni,nessun aiuto e niente di niente ma sono ancora qua,capisco come ci si sente,è una merda,lo so,ma se solo tu sapessi quanto mi fa bene vedere le persone felici..." "Io non sono felice Nicolò,no" "vivi questa vita,come non hai mai fatto,perché ogni secondo vale più dell'altro" rimane in silenzio,fissa il vuoto "tra un mese c'è la chemio" "non cambierà nulla" "se lo dici tu..." "credimi,c'è la farai" non voglio si senta inferiore alle altre persone,lei è come tutti quanti,se non più speciale,lei è vita per me.

Non aver paura di me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora