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Il giorno dopo
Questa mattina decido di andarla a prendere con la macchina per poi andare in ospedale,odio quel posto.Ora più di qualunque cosa al mondo,non vorrei mai più tornarci,arrivo con la macchina davanti casa sua.Aspetto per dieci minuti,poi decido di entrare e di aiutarla.Magari non ce la fa,ma quando sto per suonare il campanello lei mi apre la porta,ha delle grandi occhiaie sotto gli occhi e le labbra secche "perché mi guardi?" mi chiede freddamente "niente,stavo per entrare" è da un po' di tempo che tra noi due le cose non vanno benissimo,non c'è più molta comunicazione come qualche mese fa,ma non me ne faccio una colpa,e neanche lei se la fa.L'aiuto a salire in macchina e poi partiamo,per tutto il tragitto dorme e quando arriviamo fa fatica a svegliarsi.La chemio va abbastanza bene,i pochi capelli che gli sono ricresciuti cadono su pavimento freddo e una piccola parte del sole illumina la stanza.La guardo mentre serra i pugni attorno alla sedia e a come il suo volto bianco pallido sembra irrigidirsi.Dopo aver finito la chemio come sempre il dottore le mette una flebo e la fa stendere su un lettino,aspettiamo una buona mezz'ora,poi comincia a sentirsi male,ma é una cosa normale mi ha detto il medico,la cura è molto forte,dopo essersi ripresa il medico la porta a fare alcuni esami e una tac.Io aspetto fuori dalla sala,con i gomiti sulle ginocchia e il mio sguardo rivolto al pavimento,mi arriva un messaggio da Jaques,mi deve comunicare una notizia importante,scrivo che domani andrò in studio.Usciamo dall'ospedale ed ormai si é fatto pomeriggio,saliamo in macchina "dove vogliamo andare?" il mio sguardo sempre rivolto verso il basso "a casa mia,voglio...dormire" annuisco,il viaggio è abbastanza silenzioso,se non per il rumore dei nostri respiri.Appena arriviamo a casa scende dalla macchina e va sul divano,voltandosi per non guardarmi "Nico,voglio riposare,potresti andare...perfavore?" non mi ha mai detto di andare via "certo" rispondo,nascondendo la tristezza nella mia voce "domani potresti venire?devo...parlarti di una cosa" dice "certo.verró domani sera" sto camminando verso la porta quando dei singhiozzi danno fermare i miei passi e mi fanno girare con le lacrime agli occhi.Torno accanto a lei "perchè tutto d'un tratto sei...così?" domando ormai mentre sto letteralmente piangendo "io me lo sento" dice asciugandosi gli occhi "cosa?cosa senti?" "che sto per morire,lo so già.non ho più la forza per fare neanche un passo" "no,non è vero.non dire mai più una cosa del genere,perché è una stronzata,tutto questo finirà prima o poi"dico "ora...puoi andare via?sul serio" mi dice,annuisco ed esco dalla porta,asciugandomi gli occhi e dirigendomi verso la mia macchina "cazzo!" urlo prima di tirare un calcio sulla gomma della mia auto,continuo a chiedermi perché tutto questo è accaduto a lei,perché deve sopportare tutto questo male?

È mattina,sono stanco.non ho dormito stanotte,sono andato a dormire alle cinque del mattino.Vorrei soltanto un suo abbraccio e un suo 'andrà tutto bene'. non penso di voler fare niente,così mi rimetto a dormire.Vengo svegliato da un fastidiosissimo suono al mio fianco,é il mio telefono che squilla,trascino il dito sullo schermo senza vedere chi sia "pronto?" dico con voce assonnata,una vocina stridula urla dall'altra parte del telefono "Nicolò Nicolò,forza forza vieni in studio,mi sono dimenticato di dirti che questa mattina dobbiamo registrare,e fare tante altre cose quindi forza forza" Jaques attacca subito il telefono "coglione" sussurro prima di andarmi a preparare per poi uscire,raggiungo lo studio ed entro con il fiatone."è arrivato,finalmente è arrivato!" urla Jaques da un'altra stanza,alzo gli occhi al cielo e mi dirigo verso la camera delle registrazioni "ci sono Jaques" dico "vieni di la" dice,così lo raggiungo.Nella stanza ci sono Jaques e...non posso crederci,mi metto le mani nei capelli alla vista di quell'uomo "non ci posso credere" dico entrando,lui sorride e si alza per venirmi a stringere la mano "ciao" dice in totale naturalezza,io invece sono molto emozionato "oddio,ciao sono Nicolo" "so chi sei" mi dice,lui è un grande cantante,mi è sempre piaciuto e trovarmelo davanti adesso...mi ha sorpreso "mi dicono tutti che hai una bella voce e che in poco tempo hai già conquistato molte persone con la tua voce" non so che dire,le parole mi si fermano in gola "oh,si" "ti andrebbe di registrare qualche pezzo insieme a me e Jaques e poi lo sentiremo e se piacerà ai produttori e avrà successo di andrebbe di fare un tour?" mi dice,è come se non riuscissi più a respirare,il mondo si ferma.mi ha appena chiesto di fare un tour.Oh merda "allora?accetti?" "io-io credo proprio di si" dico ormai senza parole "bene,hai qualche pezzo pronto?" "si,ho le canzoni" mi fa cenno di uscire,così sorrido e vado in sala,poi metto il microfono davanti a me e le cuffie,Jaques fa partire la base...ho scritto un po' di canzoni,e sono ben apprezzate,comincio a cantare e mi ritrovo in paradiso,le parole escono dalla mia bocca lentamente,il suono è calmo,dolce e le note di 'please I can stay?' risuonano nella stanza,quando la canone finisce tolgo le cuffie e torno da loro."beh ragazzo" dice "la decisione è presa.ci sei."stringo la mano a Erik (cantante) e sorrido,Jaques sembra davvero felice,quando però sto per uscire dallo studio ci sono tantissime ragazze che urlano fuori in strada,non ce la farò mai a superarle per andare in macchina da solo,così mi faccio accompagnare dalla scorta,quando esco dalle porte faccio alcune foto e firmo qualche autografo,poi salgo in macchina e mi riportano a casa,alcune ragazze ci sono anche li fuori,ma sono poche,così ci abbracciamo per un pó e passo un po di tempo assieme a loro,alcune piangono,é bello vedere e sapere che fai felice tanta gente.Poi decido di entrare in casa e il tavolo della cucina è pieno di cartelloni,mi madre li sta guardando "alcune ragazze mi hanno dato questi" dice indicandoli sorridente "si,erano qui fuori" "ho notato,ci sono novità" ecco,la parte difficile,dire tutto a chi mi sta intorno "si,mamma devo dirti una cosa" dico andando sul divano,lei mi segue "dimmi" faccio un respiro e comincio a parlare "questa mattina in studio c'era un grande produttore-cantante...molto famoso,ha voluto sentirmi cantare,e poi quanto ho finito ha detto se volevo fare un...tour" mia madre spalanca gli occhi "un tour?non lo so Nicoló,significherebbe stare lontano da casa per molto tempo e...non so" "perfavore mamma...è il mio sogno" lei mi accarezza una guancia e poi mi prende la mano "posso pensarci?" annuisco e poi vado in camera,decido di fare un po di spazio per attaccare i tanti cartelloni.Tra poco andrò da Vanessa,sono così contento di parlargli del tour.

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