us. (vybes amici24)

15.

In settimana, ci venne chiesto di scegliere tre cantati più talentuosi che di sarebbero dovuti esibire davanti il pubblico.
Io, venni votata solo da Cristiana, Gabri e Pietro, ma mi andava bene, dopotutto anche io avevo detto i loro nomi.
Alla fine il pubblico decise che l' esibizione migliore era quella di Senza Cri, secondo me, meritatissima.

Un po' più tardi fummo richiamati sulle gradinate.
C'era un compito.
Tutti dissero i loro nomi.
"Mari è per me vero?"
"si Clara vai"

Uscì fuori è c'era una bella busta ad aspettarmi.
Tornai dentro e mi sedetti vicino Gabri, che poggiò la mano sulla mia coscia.
Cominciai a leggere.

"Cara Clara,
Non ti nego che tu mi piaccia come cantante ma ti ho sempre vista nel tuo, hai sempre cantato delle canzoni,oltre all' inedito, che rientravano nelle tue corde.
Penso che il pezzo che ti ho assegnato ti sarà molto d'aiuto anche con l'espressività,cosa su cui a parer mio dovresti lavorare.
Per questo brano c'è bisogno di sicurezza, femminilità e soprattutto un bel po' di tecnica.
Sono convinta che riuscirai a farlo senza alcun problema.
                          
Buon lavoro,
Anna Pettinelli.

"sentiamo la fatidica canzone" dissi guardando verso la televisione.
"7 rings" di Ariana Grande.
Ci fu un "ooo" di sottofondo.
"Che dici?" mi chiese Maria.
"Dai, dico che lo posso fare e soprattutto che lo voglio fare, prima vorrei parlarne con Lorella però per il resto penso sia un compito adatto "
"Se vuoi parlare con Lorella adesso è in Sala 5 mi comunicò"

Salutai velocemente i miei compagni e andai dalla mia insegnante.
"Buonaseraa" dissi aprendo la porta.
"Ciao Clara" esclamò lei sorridendomi.
"Ho saputo che è arrivato un compito da Parte di Anna...cosa ne pensi?" mi chiese.
"Allora, penso di poterlo fare, avrò bisogno di sforzarmi un pochino e di impegnarmi di più soprattutto per il fatto della sensualità ma secondo me si può fare".
Lei mi sorrise.
"È lo spirito giusto, lo portiamo a casa allora?" disse alzando la mano per battermi il cinque.
"direi di si".

Tornai in casetta felice.
"oo che è tutta sta contentezza" mi chiese Daniele.
"niente amo, mi hanno assegnato Ariana Grande, sono contenta"
"bellissima amo! Poi per la puntata ti dico io che ti devi mettere, ti faccio diventare una figa pazzesca" mi fece l'occhiolino.
"chi è che deve diventare figa?" Sentì delle mani afferarmi i fianchi, e riconobbi la voce di Gabriel.
"la tua fidanzata" rispose il ballerino della Celentano.

Fi-dan-za-ta.
Non ci avevo mai pensato, io e Gabriel non ci eravamo mai definiti così, però devo dire la verità...non mi dispiace essere definita la fidanzata di Gabri.

Dopo un po' di chiacchiere, Gàbriel mi chiese di andare in camera con lui.
"in questi giorni siamo stati poco insieme" mi disse lui borbottando mentre aveva la testa nell' incavo del mio collo quando eravamo distesi nel suo letto.
"Ga, viviamo letteralmente insieme" dissi ridendo ma poi aggiunsi " ma comunque è normale che a volte ci vediamo poco".
"io ti voglio vedere sempre però" arrossi.
Quasi come se lo avesse intuito, lui alzò la testa.
Sorrise colpevole.
"Ah! ti ho fatta arrossire"
Lo spintonai giocosamente mettendomi seduta meglio .
Lo guardai, sorridente.
"Che c'è?" mi chiese.
"Nulla, solo che mi sto rendendo conto quanto mi piaccia passare del tempo con te. Non mi era mai capitato" Poi feci incontrare le nostre labbra.
"Sei tanto speciale Gabri" Lui sorrise.
"Quindi sei la mia fidanzata?"
"Se tu vuoi"
"Certo che lo voglio" sorrisi.
Portò le mani sulle mie guance e mi diede un bacio un po' movimento rispetto agli altri che ci eravamo dati.

"ei ei ei calmi" disse Trigno, entrando in stanza.
"sta zitto tu" dissi
"Gabriel vedi che non la devi frequentare è una brutta influenza" mi disse Pietro lanciandomi un cuscino.

Vybes sorrise e mi diede un bacetto sulla guancia.
"Mi farete venire il diabete rega" disse lui uscendo.

Così io e Gabriel rimanemmo così abbracciati, soltanto dopo un po' notai che si era addormentato sul mio petto.
Cominciai ad accarezzargli i capelli.
Sorrisi per un lasso di tempo infinito mentre lo guardavo.
Gabriel era riuscito ad entrare nel mio cuore in un tempo molto breve, ed ero sicura che non ne sarebbe uscito.