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Noi cantanti fummo chiamati ad esibirci in studio con i nostri inediti per poi stilare una classifica secondo quello che doveva essere il nostro gusto personale.

Mi esibì per ultima e dopo aver finito di cantare, mi avvicinai alla lavagna per fare la mia di classifica.

primo:Senza cri
secondo:vybes
terzo:trigno
quarto:Chiamamifaro
quinto:Luk3
sesto:Ilan
settimo:Diego.
(non metto Nicolò perché i conti non tornano sorry)

Tornai al mio posto soddisfatta, dopotutto avevo espresso la mia opinione no?.
Il sorriso che avevo in volto pian piano scomparí.
Gli unici che mi misero in alto furono Cristiana, Pietro, Gabriel e Luca.
Tutti gli altri, ultima o penultima dopo Luk3.
Non ci rimasi male, ma un po' mi dispiaceva.
Quando tornammo in sala relax, qualcuno, si giustificava altri pensavano al proprio e stavano zitti.
Io non dissi niente e mi limitai a poggiare la testa sulla spalla di Gabri, mentre lui mi accarezzava il fianco.
"Lu dove stai andando?" sentì Diego dire e allore mi risvegliai in un certo senso.
Diego lo seguì e così feci io entrando per l'ennesima volta,dopo troppo poco tempo nel bagno degli uomini.
Luca ci era rimasto male, molto.
Ed ero d'accordo con lui.
La maggior parte delle persone in casetta giustificava tutto quello che succedeva quindi classifiche e gare dove lui arrivava in un posto basso con "l' etá", come se il fatto di avere diciassette anni lo penalizzasse.
"Bro dove stai?" disse Diego.
Sentimmo dei respiri affannati e dei singhiozzi.
"luchetto dai" dissi io.
Tenevo tanto a Luca, lo consideravo come il mio fratellino.
Avevamo legato tanto e mi dispiaceva vederlo così.
Lo avevo visto piangere troppe volte in troppo poco tempo e questa cosa mi rattristava davvero tanto.
Parlò un po' Diego con lui e riuscì a convincerlo ad uscire dal bagno.
I due si abbraciarono e poi lo strinsi a me.
"Cicci basta con le lacrime dai" lo ripresi io.
Lui mi fece un sorrisino triste e poi io e Diego uscimmo del bagno visto che con lui ci avrebbe parlato Maria.

Tornammo in casetta e ci fecero vedere la classifica finale.
Ero a pari merito con Luca al settimo posto.
Ci chiesero se avessimo qualcosa da dire.
"Non lo so, forse tutti i complimenti che mi vengono fatti quando mi dicono che l'inedito spacca e che devo arrivare più alta in classifica non sono tutti veri, ma va bene così" dissi.

Guardai l'orologio e mi accorsi che tra pochissimo avrei avuto lezione, quindi mia alzai dalle gradinate ma Gabri mi bloccò: "ehi, dove vai?"
"a lezione, ci vediamo dopo" gli risposi.
"va bene"
Gli diedi un veloce bacio a stampo e corsi in sala.

Finita la lezione con la vocal coach, notai che so era fatto molto tardi perché avevo provato il pezzo che avrei portato in puntata qualche volta in più.
Erano le nove passate e molto probabilmente i miei compagni avevano già cenato.
Pensai che mi sarei fatta un panino e poi sarei andata a dormire.
Secondo la filosofia di Clara, non si va mai a letto senza cena.

Con mia sorpresa trovai Gabri seduto al tavolo della cucina con le cuffie mentre scriveva qualcosa su un quadernetto.
Mi avvicinai e sussurai al suo orecchio.
"ciao amore" forse non sentí le mie parole ma fatto sta che si girò, togliendosi le cuffie.
"Cla' ti ho fatto conservare un po' di pasta, è in frigo". mi comunicò.
"Aww, grazie Gabri" dissi sorridendo per la sua dolcezza.
Lui abbassò gli occhi un po' imbarazzato.
Io mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio sulla guancia.
"Mi fai compagnia?" gli chiesi mentre prendevo la pasta dal frigo.
Lui annuì e io mi sedetti difronte a lui.
Cominciai a mangiare e lo guardai mentre scriveva qualcosa su un foglio, che a quanto pare era sbagliata perché lo strappò e lo appallottolò.
Risi ma poi lo osservai mentre prendeva lo stesso foglio e cominciava ad arrotolarlo come per formare un cerchio.
"ma che fai?" scoppiai a ridere.
"Shh...tu lascia fare a me".
Fatto sta che ne uscì fuori un cerchio, della grandezza di un pugno.
"Dammi la mano" mi disse.
Io gliela porsi e lui infilò nel mio indice questo cerchio di carta che, inutile,dire era larghissimo.

"Ti ho fatto un anello"mi disse guardando fiero il suo lavoro.
Sorrisi.
Gabriel poteva essere dolce e divertente allo stesso tempo.
"Grazie tante" dissi facendo un piccolo inchino, visto che mi ero alzata per posare dentro il lavandino il piatto sporco.
Anche luì si mise in piedi e si avvicinò a me circondandomi i fianchi con le mani.
"Non so come farei senza di te se dovessi andare via"
"amore -gli accarezzai una guancia - tu non vai da nessuna parte" e gli diedi un bacio, uno di quelli belli, se così si può dire, quello che ti fa venire le farfalle nello stomaco.

nota autrice
GABRIEL NON USCIRÀ DA QUELLA SCUOLA STOP.
fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto con un commentino o una 🌟.
vi voglio bene,
Giada
#weloveClara&Gabri

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