09.

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E anche la quinta puntata era arrivata.
Un po' di ansietta era presente come al solito ma durante il wittyinbox mi calmai un po'.
Entrammo in studio e scoprimmo che i giudici sarebbero stati Amadeus e Virna Toppi.
Le due icone della televisione italiana a un passo da me.
La gara iniziò e Fui una delle ultime ad esibirsi, dopo Gabriel, che cantò Makumba.
Quando lui finì Lorella, gli fece delle domande sulle sue barre, dove aveva scritto che nuovi amori stavano nascendo...
Una vocina dentro di me, una piccola piccola, diceva che Gabriel, anche se tra di noi non c'era nulla di esplicito, si riferiva a noi.
Lui rise soltanto, facendo cadere la domanda.
Dopo di lui, scesi io, quando ci incontrammo sulli scalini, mi rivolse un sorriso di incoraggiamento e per non farcu scontrare, mi poggiò delicatamente una mano sul fianco, spostandomi dolcemente.
Le mie gote diventanorono di un altro colore ma feci finta di nulla anche se dentro di me avrei voluto urlare.

Mi esibì su "Per due come noi" e non negai che qualche volta guardai Gabriel, come per dedicargli qualche pezzo di canzone.

Dopo la gara, dove ero arrivata terza, ci furono le Sfide di Trigno e Rebecca.
In quella di Pietro feci il tifo tutto il tempo, cantando l' inedito a scuarcia gola insieme agli altri miei compagni.
Tutti e due alla fine rimasero dentro la scuola.

Furono eseguiti dei compiti tra cui quello di Vybes, "Blu celeste" con le barre dedicate a suo nonna.

Già a metà della canzone ero in lacrime.
Letteralmente.

Bhe, nemmeno rudi era messo meglio.

Fatto sta che quando finì piangevo come una disperata.
"Vybes hai fatto commuovere tutto lo studio, guarda Rudi come piange" lui si girò verso il suo professore ma poi Maria aggiunse "e non solo lui" si girò verso di me così come Gabri,  che vedendomi in lacrime rise e disse "no dai Claa".

Che ci posso fare io?

La puntata finì e io non ebbi nemmeno il tempo per parlare con Gabri perché fummo rimandati in casetta in momenti diversi.

Fatto sta che con lui ci avrei parlato dopo, quindi decisi di andare a fare una bella doccia e poi mettermi a riposare.

Quando mi svegliai era passata più o meno un oretta e già fuori era buio.
Quando andai in cucina trovai Gabri e lo abbracciai da dietro.
Non so come fece ma mi riconobbe subito.
"stiamo un po' insieme?"
"certo, andiamo fuori?"
"si però no qua" dissi notando che nel giardino davanti c'erano tutti i nostri compagni.
"dietro?" annui.

Appena ci sedemmo, misi la testa sulla sua spalla e lui mi avvolse un fianco con la mano.
"oggi mi hai fatta piangere, sei stato troppo bravo"
rise e poi disse " non volevo farti piangere"
"nono vedi che è una cosa positiva, significa che sei arrivato e poi l'hai cantata benissimo"
Ci sistemammo meglio uno di fronte all' altro.
"Anche te sei stata bravissima, come al solito.." non zo perché ma arrossii a quel complimento.
Strano,non mi era capitato e me ne faceva tanti eh.
"Graziee" dissi imbarazzata sorridendo.
"che fai ti vergogni di me ?" disse lui sorridendo a sua volta.
"no" cercai di rimanere seria.
"sicura?"
"sicurissima"
"mh...va bene"

"Amo, scusa mi puoi aiutare un attimo" venne da me Alessia.
"certo"
"Te rimani qua va bene? Torno subito, mi rivolsi a Gabriel e lui alzò le mani.

Vidi cosa voleva Alessia e tornai da Gabriel, che stranamente trovai alzato, che faceva avanti e indietro.
"oi che c'è?"
"nulla...mi è venuta la malinconia con il pezzo di oggi"
mi avvicinai a lui e gli presi la mano e intrecciai le nostre dita.
"Ti capita mai che una persona ti manchi davvero tanto?" disse lui, mostrando una parte di sé così delicata, che quasi mi emozionai al fatto che si stesse sfogando con me.
"certo Gabri, è una cosa totalmente normale" non so con quale coraggio ma mentre lo guardavo negli occhi gli accarezzai una guancia.
"Te l'ho mai detto che ti stanno benissimo gli occhiali?" dissi, lo rendevano molto più bello ai miei occhi.
Diventò rosso.
"che fai ora sei tu quello che si imbarazza?"

Ridemmo insieme ma notai che i nostri nasi erano molto più vicini,
La presa della sua mano sul mio fianco, di cui non mi ero nemmeno accorta si strinse e in un secondo lui si abbassò avvicinandosi e le nostre labbra si unirono.

Fu un bacio dolce, lento, senza nessuno ansia o pressione, era tutto naturale.
Quando ci staccammo, guardai l' espressione sul suo viso e capì che il bacio non era piaciuto solamente a me, quindi mi rifiondai sulle sue labbra.
Agganciai le mani al suo collo e per un secondo pensai si essere in paradiso.

Se è un sogno non svegliatemi.

Ci guardammo per un lasso di tempo indefinito quando finalmente lui proferì parola.
"wow."
"già...wow"
"possiamo farlo sempre vero?...se non vuoi non ti bacio più però siccome mi è piaciut-"
lo zittì con un bacio.
"Si Gabri, ci possiamo baciare tutte le volte che vuoi" gli sorrisi.

us. (vybes amici24)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora