<<In che senso, in che senso!
Ti sei per caso fidanzata, là fuori?
I tuoi hanno saputo della nostra intesa, non vogliono più che vieni cca dint?
O pozze capì!
La pozze capì, sta freddezza!
O qualcuno ti ha infastidito ancora e non sai come dirlo?>>In risposta, ho ricevuto un interrogatorio.
<<Rispondimi.
Sì sincera.
Ossacc, agge capit...non ti infastidirà cchiù nisciun.
Nemmeno ij.>>Il suo timbro di voce è rauco e basso, mi entra nelle orecchie, fermandosi e stanziandosi nella mia mente.
Mi culla in questo momento, così buio e agitato.
I nostri respiri pesanti si mischiano, in questa nuvola che pare avvolgerci come una seconda pelle, trascinandomi fino al ciglio del burrone che fino a questo momento ho evitato come la peste.
Eppure, in questo istante non c'è più via di scampo, per me.
Devo dire la mia verità.
Succeda quel che succeda.<<Ti sei disinnamorato di me.
Ma ho scelto di essere onesta.
Non voglio un principe azzurro, come tu pensi o uno dei ragazzi del mio liceo.
Voglio che tu viva, scegliendomi, come ho capito di fare io, ogni volta con te.
Anche se sei arrabbiato, stufo ed esausto del mio essere complessa e tu del tuo essere criminale.
Voglio che tu mi pensi e dica.
Non so perché voglio Miriam, non per una sesta di reggiseno o un bel culo sodo.
Voglio lei, mille volte lei.
Ma ho ormai, capito di averti perso.
Ora ti spiego com'è per me stare con te.
Stare con te è avere qualcosa in cui credere, qualcosa per cui vale la pena lottare. Stare con te è avere il coraggio di non arrendersi, nemmeno quando la situazione sembra sfuggire totalmente di mano. Stare con te è avere paura di perderti facendo però di tutto per tenerti. Stare con te essere vicini anche se lontani e desiderare che il tempo si fermi ogni volta che siamo insieme.
Stare con te è sentire la tua mancanza quando non ci sei, e sentire il cuore che scalpita quando sei con me.
Stare con te è come tornare bambini quando bastava tenersi per mano e il mondo sembrava un posto migliore.
Stare con te è prendersi cura giorno dopo giorno di un amore che per me ha il valore di una perfezione malgrado ogni sua complicazione.
Malgrado le sbarre e le convenzioni sociali.>> dico imbarazzata e intimidita.<<Statt zitt!>> Dice incredulo, con voce soave.
Sono confusa dai suoi atteggiamenti.
Gli occhi di Ciro, si scuriscono e la sua mano grande si posa, leggera come una piuma, sul mio volto, in cui i muscoli sono contratti.
Mi inclina la testa di lato e il suo sguardo resta fisso sulle mie labbra.
Sono doppiamente imbarazzata.<<Le tue labbra lisce e morbide al tatto song o'debl mij.>> mi dice mentre le sfiora delicatamente, senza essere volgare ed io lo guardo inebetita da tutta quella sensazione e la sua aurea salvifica.
Sì perché per tutto il mondo è un mostro ma per me, è un guerriero.
Forse, il mio.
I nostri fiati si mischiano e i nostri occhi si intrecciano, per l'ultima volta, prima che Ciro si abbassi avvolgendo la mia bocca con la sua.
La scarica di energia percorre, per la prima volta, il mio corpo, facendomi tremare, credo che la stessa sensazione lo attraversi perché non ho mai visto Ciro Ricci, tremare.
Sento il suo cuore che pare un rullo di tamburi, pronto ad esplodere contro il mio petto, il mio di cuore sembra aver smesso di battere, sono in paradiso, accompagnata dal Diavolo, poi lo sento il mio cuoricino riprendere i suoi battiti impazziti e furiosi.
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CIRO RICCI. 𝐓𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐜𝐢𝐞𝐥𝐨 è 𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐨!
FanfictionCiro è un diciassettenne con la crudeltà e l'indole da Boss, ha le idee chiare, ama la bella vita e le donne affascinanti. Miriam è una quindicenne, con la dolcezza nel cuore e l'indole da crocerossina, ha le idee chiare, ama la tranquillità e odia...