Tom<<Non dovresti essere a letto a dormire?>> È notte fonda e l'aria fredda punge i miei avambracci scoperti dalla canotta.
<<Anche tu dovresti.>> Lynda si stringe nella vestaglia di cotone, evitando volontariamente il mio sguardo. <<Fa freddo.>>
<<Rientra dentro. Cosa ci fai qui?>> Mi avvicino alla ringhiera su cui poggiano le sue mani. Mi volto ad osservare i suoi occhi che non appena incontrano la luna che spicca tra la coltre di nuvole, assumono una tonalità tendente al lilla.<<La luna... ha un effetto rigenerante sul nostro corpo. Quando non riesco a dormire o soffro di un'ansia improvvisa, esco all'aria aperta e mi godo la sensazione di tranquillità che emana.>> La ascolto in silenzio puntando i palmi sulla superficie metallica, accanto alle sue mani. <<E perché soffri di ansia?>>
Si volta, sorreggendo il mio sguardo <<Perché me lo chiedi?>>
<<Perché mi interessa.>>
Segue un lungo silenzio carico di angoscia e sentimenti repressi.<<Pensa di vivere un'esistenza priva di alcun tipo di emozione. Un'esistenza in cui non hai nessuno a sostenerti quando stai male. O a farti ridere.>> Le si spezza la voce. Poso una mano sulla sua e le carezzo il dorso con il pollice. <<Un'esistenza in cui sei soltanto la marionetta di qualcun altro>> Immerge le iridi nelle mie <<Sai che se entri nella mia camera da letto trovi il disordine più totale? Perché mi rifiuto di tenere gli oggetti in ordine. Come se in questo modo potessero essere... liberi. Io mi sento così: imprigionata in una gabbia immacolata così bella da un occhio esterno, così crudele per me che mi sento... soffocare. Nel disordine della mia stanza è come se stessi nel caos che regna nella mia testa. Lo so è un paragone davvero stupido...>>
<<Non lo è affatto.>> La blocco staccando la mano dalla sua e fissandola dritto negli occhi <<Non permettere al dolore di logorarti dall'interno. Estirpalo sfogando la tua rabbia con le parole o con le lacrime. Poco alla volta allenterai le catene che ti tengono incollata alle emozioni negative.>> Le accarezzo la guancia in un tocco leggero e lei abbassa le palpebre.
<<Ci hanno sempre raccontato della diversità che vige tra le nostre realtà, ma ora che sono qui sento...>> Le dischiude lentamente <<... di non essere mai stata così vicina a qualcuno come lo sono con te adesso.>>Sorride e io ricambio senza interrompere il contatto dei polpastrelli sulla sua pelle accarezzata dal freddo invernale.
<<Meglio rientrare fa molto freddo.>>
<<Tu va, io resto ancora un po'.>>
<<Sei proprio sicura?>>
<<Sì, non ho sonno.>>
Annuisco e mi avvio verso l'entrata.
<<Tom>> mi richiama <<grazie.>>
<<Buonanotte Lynda.>> Sussurro con dolcezza. <<Buonanotte Tom.>><<Ho appena fatto la doccia, sono da te tra dieci minuti.>>
<<Aleks vedi di darti una mossa, tu e Floyd tornerete a fare...>>
<<Ma vaffanculo Tom.>> Attacca il telefono e io non posso fare a meno di ridacchiare. Quei due potranno anche essere capaci di litigare senza motivo, ma l'attrazione che c'è tra loro è innegabile.
L'ho capito il primo giorno in cui si sono scambiati quegli sguardi fugaci in classe.
L'ho capito quando ha negato di non provare nemmeno simpatia nei confronti di lei, mentre tornavamo dall'ospedale.
E l'ho capito quando si è lasciato prendere a botte da quel ragazzo che l'aveva provocata alla festa.<<A cosa pensi?>> Irrompe la voce pacata di Lynda nella cucina.
Cospargo i pancake di sciroppo d'acero e posiziono sopra una manciata di mirtilli.
Dayen, stravaccata sul divano, le scocca un'occhiata di rimprovero in cui scorgo la nota zuccherosa del divertimento <<Ti pare che sia la domanda più opportuna da rivolgere ad un ragazzo di prima mattina? Anzi toglierei "ragazzo" perché anche se lo chiedessi a me ti risponderei che sto pensando a tutti i possibili modi per torcerti quella linguaccia che ti ritrovi...>>
<<Sei particolarmente di buon umore sta mattina.>> Dico sarcastico <<Anzi toglierei "sta mattina".>>
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The Darkness of the Moon
FantasyDue realtà destinate a ricongiungersi. Quattro ragazzi legati dal male di una profezia. > Aleksej, un ragazzo dal passato oscuro e tormento, è al suo penultimo anno di college. Vive in una cittadina del New Jersey con suo padre, un uomo apatico co...