18. La debolezza incisa sulla pelle

237 143 88
                                    


Aleksej

Ascoltando il suo discorso, non posso che trovare ingiusto che debbano dormire qui. <<Potete venire da noi.>> Dico di getto senza la minima esitazione.
Floyd si volta di scatto facendo ondeggiare la treccia sulla schiena <<No. Non è necessario. Dayen se ne farà una ragione.>>
<<Infatti.>> Mi dà manforte Tom.
Scuote il capo portandosi le dita alla base nel naso <<Ti rendi conto che ci sono quaranta persone qui dentro?!>>
<<Tom ha una casa enorme... lui ne potrebbe ospitare almeno venti.>>

Ripenso all'immensa villa di Tom e a quanto mi piaccia. La mia in confronto è grande quanto due sue camere da letto.
Tom annuisce. <<Per me non c'è problema. Ci divertiremo.>> Un sorrisetto malizioso prende forma sul suo volto quando incontra quello di Lynda che si affretta a camuffare il disagio fingendo una conversazione col gemello.
<<In quella di Anna?>> Domanda Floyd ora interessata alla mia proposta.

<<Non è come quella di Tom, ma è comunque molto spaziosa. Ci sono tre camere da letto più il letto-divano in salotto. Insomma, la mia è la più piccola. Ne potrei ospitare almeno cinque perché c'è il divano, la mia camera e quella di mio padre che tra qualche ora parte per l'ennesimo viaggio di lavoro. E vi assicuro che i suoi sono davvero lunghi.>>
Floyd sembra rifletterci un attimo, poi raggiunge Khadian ai piedi del palco. Discutono velocemente prima che lui annuisca.

<<Venti andranno da Tom, visto che a quanto pare ha molto spazio.>> Attende l'approvazione di quest'ultimo che non tarda ad arrivare: <<I miei nemmeno ci sono a casa.>>
<<Dieci con Anna, cinque con Aleksej e...>> Dalla folla emerge la figura di Trevor, che si staglia in tutta la sua fierezza. <<Prima che qualcuno di voi possa proporlo, la risposta è no. Non ospiterò nessuno a casa mia.>>
<<... e gli ultimi cinque da Trevor.>> Conclude Khadian ignorando le sue parole.

<<Non se ne parla...>>
<<Non fai tu le regole, Trevor.>> Lo ammonisce il biondo con una determinazione e un'autorità che non si addicono al viso da bambino e il tono gentile che utilizza solitamente.
Trevor sbuffa, ma non obbietta. Lo squadro con disinteresse: sospettavo che lui fosse al corrente di tutta la merda in cui ci troviamo e in cui, a quanto pare, ci si trova anche lui. Giunti allo stremo della follia, temo di iniziare a credere seriamente alla storia di Derek Morris.

Passa qualche ora in cui faccio conoscenza con Khadian e scambio qualche parola con Ethan e Lynda.
<<Una spiegazione più dettagliata a tutto questo sarebbe il minimo dato che non abbiamo voce in capitolo sulle scelte da compiere.>> Faccio presente con una marcata nota di irritazione.
<<Non posso darti torto Aleksej. Ciò che devi sapere è che tu, Anna e Tom possedete tre delle quattro armi del nemico andate perdute milioni di anni fa. Al loro interno è sigillato un potere antico che va preservato.>>
<<E come dovremmo preservarlo?>> Qualcosa in quell'affermazione non mi va particolarmente a genio.

<<Li restituiremo ai Sacerdoti, solo loro detengono la Magia Antica. Sapranno come proteggerli.>> Khadian mentre parla dei Sacerdoti rivolge gli occhi a terra, come in un gesto di rispetto e...sottomissione. Da quello che sono riuscito a dedurre, questi Sacerdoti sono ai vertici del potere e gestiscono tutto dall'alto della loro posizione. Gli abitanti devono sottostare ad ogni loro ordine, che a quanto pare, è superiore persino a quello dei sovrani stessi.

<<E non potevate prendere le collane e tornare? Perché ci portate con voi?>> Domando guadagnandomi un'occhiata di sufficienza da Ethan. Loro lo considerano scontato, io no.
<<Se mi lascerete qui, vi cedo il ciondolo senza problemi.>> Aggiunge Anna pronta a slacciarsi la collana.
<<I Sacerdoti e i sovrani dei Regni vogliono vedervi. Se quattro ragazzi, che tra l'altro si conoscono, hanno in mano un potere del genere, loro devono sapere il motivo. Ora capiamo perché i Teiden vi hanno scelto. Inoltre non dovrete parlare con nessuno della vostra partenza.>> Ordina con le braccia incrociate all'altezza del petto.

The Darkness of the MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora