AleksejLa mattina seguente fatico a non lanciare sveglia dalla finestra. Sta notte non ho chiuso occhio: l'ho passata a contemplare il vuoto, immerso nei miei pensieri abbastanza scombussolati dall'accaduto. Gonfi e stanchi i miei occhi si richiudono lentamente ma, come a farlo apposta, non appena sto per riaddormentarmi, la sveglia prende a suonare impazzita.
Balzo giù dal letto portandomi dietro le coperte e battendo il gomito sullo spigolo del comodino. Arriccio le labbra e lo massaggio piano, poi guardo l'ora sul telefono e per poco non ho un infarto. Mi avvicino frettolosamente all'armadio e tiro fuori una maglia blu e dei jeans strappati. Poi indosso la giacca di pelle e inizio la solita corsa per raggiungere il pullman.
Riesco a raggiungere il pullman stranamente in tempo. L'autista mi riserva il solito sguardo schifato, ma orami ci ho fatto l'abitudine.
Non distolgo lo sguardo e lui mi mostra un sorrisetto sghembo. Poi si volta a guardare in direzione della strada. Mi dirigo verso gli ultimi posti. Cerco Tom con lo sguardo, ma non mi sembra di vederlo. Il posto accanto a Catrine è vuoto e istintivamente le domando se sappia perché non è qui. Mi fa cenno con la mano di sedermi accanto a lei, mentre sfila gli auricolari dalle orecchie.Appena noto il suo viso - solitamente curato - segnato dalle occhiaie, intuisco che sia successo qualcosa di davvero grave. 'E credo proprio di sapere cosa.'
Catrine è sempre stata vanitosa e popolare. È una delle ragazze più ambite della scuola per i lineamenti del viso perfetti, per gli occhi azzurri come quelli degli husky e per i lunghissimi capelli color miele. Tuttavia io non ho mai provato interesse nei suoi
confronti perché è quel tipo di ragazza ricca e viziata e non so proprio cosa Tom ci trovi in lei.<<Ale devi sapere che io e Tom non stiamo più insieme.>> Emetto un mugolio di apprezzamento e lei mi rivolge un'occhiata truce.
<<Dai lasciami indovinare Catrine>> Mi affretto a dire, prima che lei possa spiegarmi il motivo di questa notizia che non mi sorprende affatto <<È perché ha scoperto che lo tradisci con Edward?>> Un ghigno perfido mi affiora sul viso. Incrocio i piedi sotto il sedile, godendomi a pieno la sua espressione.
<<Quella stronza la pagherà cara.>> Sibila riferendosi a Floyd.<<Fatti i cazzi tuoi e lascia stare Floyd.>> La difendo prontamente. E mi domando perché lo stia facendo...
Catrine fa schioccare la lingua sul palato, sorridendo con scherno <<Ora ti preoccupi per lei? Lei che non fa che squadrare tutti con aria di superiorità? Lei che non fa altro che riservare commenti sprezzanti a chi le sta davanti? E non provare a negare, perché ho visto con i miei stessi occhi l'atteggiamento pessimo che ha nei tuoi confronti. Strano che tu non l'abbia già messa a tacere, come è tuo solito fare con le vipere come lei.>>Inarco le sopracciglia <<Rispondendo alla tua prima domanda: non sono affari tuoi delle persone di cui mi preoccupo. E comunque Floyd non è nella lista.>> Soprattutto dopo l'assurda conversazione di ieri notte, non posso che odiarla ancora di più. Non riesco però a trattenermi dal dire: <<Per quanto riguarda la seconda, sì lei è davvero migliore degli altri. E i suoi commenti sprezzanti non mi causano alcun effetto.>> Spesso penso addirittura che mi piacciano.
Sbatte ripetutamente le palpebre e indignata si alza, lisciandosi la gonna della divisa scolastica. Solo a quel punto mi rendo conto di non aver indossato la mia. Non importa.
Accendo il telefono per scrivere a Tom la frase che amo più al mondo rinfacciargli:
Che ti avevo detto su Catrine? Questo perché non mi ascolti mai.
Dopo pochi minuti arriva la sua risposta:
Ti ricordo che tu neanche hai una ragazza, quindi non venirmi a fare la predica sulla mia vita sentimentale.Mentre scrollo su Instagram, avverto il profumo di violetta che si diffonde nel pullman con la sua nota dolce che sa di... antico. Senza degnarmi di uno sguardo, Floyd prende posto accanto a me. Io inarco un sopracciglio nella sua direzione, ma lei non mostra la benché minima reazione. Sindy, la ragazza dai riccioli biondi originaria del Brasile, fa il suo ingresso a sua volta. Si piazza davanti al sedile su cui siede Floyd: <<Oh ciao Ale...>> Si rivolge a me, ma non smette di tenere lo sguardo fisso su Floyd <<Pensavo che avremmo potuto parlare un po' prima di entrare a...>>
<<Mi dispiace di aver creato disturbo.>> La interrompe Floyd con una nota di irritazione nella voce.
STAI LEGGENDO
The Darkness of the Moon
FantasyDue realtà destinate a ricongiungersi. Quattro ragazzi legati dal male di una profezia. > Aleksej, un ragazzo dal passato oscuro e tormento, è al suo penultimo anno di college. Vive in una cittadina del New Jersey con suo padre, un uomo apatico co...