Capitolo 9

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SASHA'S POV

Avevo provato a parlare con Ashton ma lui non ha voluto saperne, si, ho sbagliato ad arrabbiarmi con lui, ma vederlo parlare con quella stronza della prof. di religione mi ha fatto perdere la testa.

Fra due ore la giornata scolastica si sarebbe conclusa e io non ero ancora riuscita a trovarlo.

Mi rassegnai e fermai la mia ricerca uscendo in cortile e sedendomi vicino all'albero più lontano dall'edificio.

Osservai una coppietta che mi passo davanti mano nella mano, si piacevano così tanto da non notare nemmeno che stavo piangendo, ma forse doveva semplicemente andare così, io e Ashton non ci piacciamo , o meglio, io non gli piaccio.

Mi coprii la faccia con le mani cercando di non far notare le mie lacrime agli altri studenti e nascondere i singhiozzi che poco prima riempivano lo spazio silenzioso che mi circondava.

Dopo un pò sentii dei passi avvicinarsi a me e subito dopo una mano appoggiarsi sulla mia spalla.

"P-per favore, v-va via" dissi a qualsiasi fosse la persona che in quel momento si sedette vicino a me.

"Perché piangi?" mi chiese la voce che proprio adesso non dovevo sentire.

Mi girai di scatto verso Ashton con gli occhi spalancati alzandomi subito dal morbido prato su cui prima ero seduta.

"N-non sto piangendo" mentii asciugandomi delle lacrime che solcavano le mie guance.

"Non mentirmi" mi riprese lui alzandosi arrabbiato e serrando la mascella.

"Non sono affari tuoi, lasciami in pace" gli risposi girandomi ancora singhiozzando e riprendendo a camminare verso la scuola.

"Si, invece, qualcuno ti ha picchiato?" mi chiese arrabbiato ma allo stesso tempo preoccupato bloccandomi il polso e facendomi girare verso di lui.

"No" risposi senza guardarlo, non gli avrei detto il motivo per cui piangevo.

"Allora cosa succede?!, posso capire cosa ti prende? Eravamo così amici, scherzavamo e giocavamo, mentre ora, ti comporti come una stronza" disse prendendo a pugni l'albero ma fermandosi all'ultima parola che mi fece sbarrare gli occhi.

"Tu non capisci un cazzo" dissi andandomene via.

"Allora fammi capire" mi urlò da lontano.

"Il problema è che se lo faccio, tu non vorrai più vedermi, io provo qualcosa per te è questo che non capisci" sussurai sicura che non sentisse lasciando cadere l'ultima lacrima dal mio viso che bagnò la terra di quel grande giardino.

Professor HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora