Capitolo 18

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Sentii il mio corpo irrigidirsi sotto lo sguardo di fuoco del ragazzo che avevo davanti.

"Dimmi cosa è successo, cosa hai detto ad Antonio? Perché ti trattano così?" mi chiese spiegazioni stringendomi il polso dalla frustrazione.

Ci misi un pò a controllare i singhiozzi che uscivano dalle mie labbra, e la mano di Calum attorno al mio polso cominciava a farmi davvero male.

"Non voglio parlarne" gli risposi allontanando con fatica la mano dalla sua presa.

"Stronzate, finiscila di fare la bambina" disse riducendo al minimo lo spazio che avevo tentato di creare tra di noi, cominciava a farmi paura.

"Calum..." non volevo dirglielo, non ero pronta, mi serviva tempo.

"Per favore" implorò cercando di calmarsi e avvicinandosi di più a me, avvolgendomi con le sue forti braccia.

Il mio corpo si irrigidì spontaneamente al contatto con il suo, ormai non ero più abituata a sentirlo così vicino, o a sentirlo e basta...

Le lacrime cominciarono a inumidirmi di nuovo le guance mentre cercavo di non sciogliermi completamente tra le sue braccia.

Mi sentivo una perdente, dopo tutto quello che mi aveva fatto passare un semplice abbraccio non poteva farmi dimenticare tutto, non doveva.

"E anche se te lo dicessi?! Come faccio a sapere che non te ne andrai di nuovo?" Gli chiesi quasi urlando, non riuscivo più a trattenere la rabbia, non capivo come, dopo tutte le volte che se n'è andato, io volevo ancora il suo aiuto.

"Se avessi voluto andarmene non mi sarei fatto assumere solo per stare con te, non credi?" Mi disse come se fosse ovvio, ma credevo anche io in passato che sarebbe rimasto, ma alla fine non lo faceva mai...

Sapevo che mi sarei pentita delle parole che stavo per pronunciare, ma ormai non avevo neanche più una dignità quindi non mi pesò molto perderla per l'ennesima volta.

"Gli ho raccontato di te, di quello che eravamo e che poi hai distrutto, dello psicologo e dei problemi che stavo affrontando, ma non avrei dovuto confidarmi così con lui" gli spiegai abbassando la testa e osservando le mie mani che si torturavano tra di loro.

"Perciò alla fine lui lo ha detto a tutti e adesso ti prendono in giro per questo?" Mi chiese cercando continuamente il mio sguardo ma senza riuscirci, mi vergognavo così tanto da non riuscire nemmeno a guardarlo in faccia.

Tutto quello che feci fu annuire alla sua domanda, continuando ad osservare le mie vecchie vans leggermente consumate sulla punta.

Quando alzai la testa per via della mancata risposta di Calum vidi solo la porta bianca del bagno sbattere violentemente e, spinta da una bruttissima sensazione, uscii dalla stanza di fretta per cercarlo...

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CIAO A TUTTE!!
Ecco il nuovo e, primo, capitolo della storia dopo anni di assenza.

Spero che vi sia piaciuto nonostante sia un po' corto rispetto a quelli precedenti, ma soprattutto spero che vi piaccia nonostante il cambio di stile che ha avuto, visto anche i tanti anni passati, nei quali SPERO di aver migliorato il mio modo di scrivere.

In ogni caso, se avete qualche consiglio da dare o una semplice opinione da volermi raccontare, scrivetelo pure nei commenti (certe cose non cambiano mai ahaha).

AL PROSSIMO CAPITOLOO
xXCarmen.

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