Quattro

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L'intervista era uscita tre giorni dopo averla registrata e Michael, nonostante siano passati più o meno due anni, si ricorda ogni minimo dettaglio di quel giorno.
Aveva ricevuto massaggi di congratulazioni dalle fans, ma anche insulti quali "frocio di merda" e mille altri ancora.
Luke e Calum gli scrissero che era un emerito coglione e lui, preso dalla rabbia e dalla tristezza aveva buttato il telefono contro il muro, rompendolo in mille pezzi, aveva preparato la valigia ed era andato in aeroporto, ben camuffato, così che nessuno potesse riconoscerlo, aveva preso il primo volo che compariva nel tabellone: Milano Linate, e dopo circa dodici ore di viaggio, arrivò esausto alla sua meta, aspettò la valigia per poi prendere un taxi e farsi portare in un hotel a tre stelle nel centro di Milano, nel quale rimase chiuso dentro per giorni, che piano piano diventavano settimane.
Dopo essersi reso conto che era passato più di un mese e che, forse, era il caso di riprendere in mano la sua vita, Michael aveva deciso di andare a cercare un appartamento dove poter stare e anche un lavoretto, per poter guadagnare qualcosa in più.
Fortunatamente, non gli fu difficile trovare casa, infatti, c'era una ragazza di nome Isabella che cercava qualcuno con cui condividere l'appartamento che stava affittando.
Michael non si era tirato indietro ed era subito corso all'indirizzo che c'era scritto sul sito, aveva suonato il campanello e aspettato che la ragazza gli aprisse.
La reazione di Isabella non era stata quella che il ragazzo si aspettava, infatti, quando vide Michael davanti alla porta, rimase shoccata per circa due minuti con gli occhi spalancati e poi gli saltò in braccio, sussurrandogli vari "ti amo" contro il petto.
Lui l'aveva stretta, come faceva con le fans ed aveva sorriso, ricordandosi dei vecchi, per modo di dire, tempi.
La ragazza non poteva credere ai suoi occhi, rimase paralizzata, faceva perfino fatica a parlare. "d-dovrò condividere la c-casa con Michael Clifford?".
Michael aveva semplicemente annuito e lei aveva iniziato a saltare per casa, facendogli tremila domande ed invitandolo ad entrare, dicendogli che poteva trasferirsi anche subito.
Il ragazzo le disse che sarebbe andato a sistemare le cose con l'hotel e che nel pomeriggio sarebbe arrivato.
E così fece: ritornò in albergo, prese la valigia, saldò il conto e andò a mangiare per poi tornare a casa di Isabella che lo aveva accolto con un sorriso da ebete stampato in faccia e gli aveva fatto vedere la sua stanza, non era grandissima, ma si sarebbe accontentato.
Nel tardo pomeriggio Michael chiese aiuto alla ragazza per tradurre gli annunci dei lavori che c'erano sul giornale.
E così la sua vita stava iniziando a prendere di nuovo una forma e questa volta, niente e nessuno gliela avrebbe piú rovinata.


In the future ( MUKE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora