Sedici

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La mattina dopo Michael si svegliò tardi, con un gran mal di testa e gli occhi che bruciavano. Si massaggiò le tempie cercando di far passare il dolore e, quando si sedette sul letto, un giramento di testa lo fece subito risdraiare sul letto, lasciandogli un forte senso di nausea.
In quel momento, però, il dolore fisico non era la cosa a cui Michael dava più importanza.
Non sapeva se essere felice per quello che era successo con Luke o se doveva preoccuparsi e non fidarsi di lui.
Le cose sono sempre state complicate quando c'era di mezzo Luke, Michael non riusciva neanche a capire il perchè, ma il biondo era sempre troppo confuso e sempre in contrasto con se stesso, era strano, troppo strano e sapeva che se sarebbe tornato con lui, avrebbe sofferto ancora.
I sentimenti che provava, tuttavia, erano ancora troppo forti e lo facevano intestardire davanti ad ogni cosa, era come se lo bendassero e l'unica cosa che gli permettessero di vedere era Luke, come se potesse vivere solo di lui e di nessun'altro.
Ma Luke era Luke e, ora come ora, aveva una vita completamente diversa e il rosso non se la sentiva di entrarci in mezzo e stravolgergliela completamente.
Le immagini del bacio gli tornarono in mente, nitide come un film in HD e i sensi di colpa cominciarono a farsi spazio nel suo stomaco e nella sua mente.
La vista gli si annebbiò e un conato di vomito gli salì su per la gola, per poi finire sul lenzuolo azzurro del suo letto. Michael tossì, con un sapore amaro e schifoso in bocca e chiamò Isabella, prima che un altro conato potesse rigettarsi fuori.
La porta si aprì frettolosamente e Michael deglutì cercando di mandare via quel sapore tremendo. Luke corse verso il letto e si chinò sul rosso guardandolo negli occhi.
" Michael" disse con tono preoccupato poggiando una mano sulla spalla del ragazzo, il quale aveva chiuso gli occhi e buttato la testa indietro in modo poco naturale.
"Michael mi senti?" Chiese il biondo sempre più allarmato scrollando la spalla del ragazzo sotto di lui e dandogli piccoli schiaffi sul volto per cercare di farlo riprendere.
Michael riaprì gli occhi per una frazione di secondo, prima di vomitare di nuovo, sporcando la camicia di Luke, vedere tutto nero e sentire la voce del più piccolo allontanarsi sempre di più, fino a non essere più in grado di non capire nemmeno una parola.


In the future ( MUKE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora