Diciassette

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Luke non sapeva cosa volesse dalla sua stessa vita, da una parte Aleisha gli dava un senso di stabilità e sicurezza, infondo, con lei era sempre stato tutto molto semplice, ma con Michael, con lui era tutto diverso. Lo sapeva di avere un carattere di merda, lo sapeva che non era bravo a tenersi strette le persone, ma non poteva farci nulla, andava sempre a finire che si stufava. L'unico che lo aveva fatto pentire di esseresene andato era Michael, lui era riuscito a farlo sentire bene e in pace con se stesso, con tutto l'amore che ci metteva quando lo coccolava, quando lo baciava e quando lo guardava. Luke si rese conto di quanto Michael lo amasse seriamente soltanto dopo averlo lasciato, ripensando ad ogni cosa ed ad ogni fatto della loro storia e si sentiva stupido.
Si sentiva stupido perchè l'aveva fatto andare via, l'aveva perso, aveva perso, forse, l'unica persona che lo amasse veramente, che lo apprezzasse per quello che era, anche con i suoi tremila difetti e, piano piano, senza un vero motivo Luke si innamorava sempre di più di Michael, che gli aveva dato tanto, gli aveva davvero insegnato ad amare.
Avrebbe voluto parlargli, dirgli tutto quello che sentiva, ma non ne aveva il coraggio perchè era la prima volta che provava quelle emozioni e quelle sensazioni e aveva paura di fare la figura del ragazzino alla prima cotta.
Così pensò che mettersi con Calum fosse la soluzione più corretta: lui sarebbe stato una distrazione e Michael si sarebbe allontanato.
Purtroppo la cosa è andata a finire nel modo più tragico, non che Luke non se lo aspettasse, anzi, si sentiva letteralmente una merda, ma forse era meglio così anche per lui.
Con la fine della band, finì anche la storia con Calum, infondo, era solo un modo per non pensare a Michael e, solo in questo momento, il biondo capì e non negò a se stesso di essere stato uno stronzo di prima categoria, era come se fosse cambiato da un momento all'altro, come se Michael avesse questo potere di farlo diventare più dolce e più "umano" di fronte a situazioni nelle quali non lo era mai stato.
E da quando si erano baciati, Luke non riusciva più a togliersi di mente ogni singolo dettaglio del rosso, ogni singola imperfezione che lo rendeva perfetto. Quegli occhi che non avevano un colore preciso, forse erano verdi o forse azzurri o forse grigi, quelle labbra sottili, ma talmente rosee che quasi sembravano rosse e talmente invitanti e soffici che sarebbero state soltanto da baciare, baciare e ancora baciare.
Non sapeva cosa avrebbe dovuto fare con Aleisha, se avrebbe dovuto lasciarla e, il tal caso, se avrebbe dovuto finire la vacanza con lei e poi tornare da Michael o se avrebbe dovuto lasciarla subito e stare direttamente a Milano.
Tutto in quel momento era confuso e a Luke non restava altro che parlare con Michael, capire quali erano le sue intenzioni e se sarebbe stato disposto a riprovarci, così, prese un respiro e si alzò dal letto andando prima in bagno a lavarsi e poi verso la camera di Michael, da dove sentì che lui stava urlando il nome di Isabella in modo disperato e dolorante.
Si precipitò dentro, lasciandosi la porta aperta alle spalle e vedendo il rosso con la faccia pallida e le occhiaie nere, che facevano contrasto.
Corse verso il letto avvicinandosi a lui e poggiandogli una mano sulla spalla.
"Michael" disse con tono preoccupato, iniziando ad agitarsi, vedendo che aveva vomitato.
Gli tirò piccoli schiaffi sul volto, notando che aveva chiuso gli occhi e piegato la testa in modo innaturale.
"Michael mi senti?" Aggiunse quando il rosso riaprì gli occhi per un breve istante per poi vomitare di nuovo, sporcargli la camicia e perdere i sensi, lasciando Luke nell'angoscia.
Il biondo si tolse la camicia e la buttò sul letto prima di prendere in braccio Michael e portarlo sul divano, poggiandogli le gambe su dei cuscini, in modo che fossero un po' rialzate rispetto al corpo.
Corse in cucina, prendendo una bottiglia d'acqua e un secchio e poi tornò al divano, iniziando a schizzare lievemente Michael.
"Michael, Michael, ci sei?" Domandò preoccupato, quando il più grande riaprì gli occhi e sospirò, cercando di dire qualcosa che, però, risultò senza senso.
Luke tirò un sospiro di sollievo per poi abbracciare Michael sussurrandogli parole dolci all'orecchio e dicendogli che andava tutto bene.
"C-che è successo?" Chiese il rosso cercando di sedersi sul divano.
"Sei svenuto Mikey, ma va tutto bene ora, no?" sussurrò Luke in risposta, cercando di rassicurarlo, ma cercando di rassicurare anche se stesso.
Michael annuì leggermente per poi prendere la bottiglia dalla mano del biondo e bere un sorso piccolo d'acqua.
"Grazie" disse il rosso tirando su con il naso e cercando di pulirsi la bocca.
"E di cosa?" Chiese Luke accarezzandogli il braccio dolcemente.
"Di esserci stato".


In the future ( MUKE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora