-Gwen!- mi svegliai e mi trovai i brillanti occhi dolci di Tommy.-Ti ho buttato io giù dal letto perché occupavo troppo spazio?- gli sorrisi e scossi la testa così lui mi schioccò un bacio sulla fronte e scese al piano di sotto. Io ero ancora tutta intontita, possibile che mi ero immaginata tutto? Davvero il dolore che avevo provato non era esistito? Che l'infarto ci fosse stato davvero? Rimasi sul pavimento per un po' poi guardai l'orologio, erano le 7:30. Alla vista dell'orologio quasi mi prendeva un colpo: a minuti sarebbe arrivata Klee e saremmo dovute andare all'aeroporto.
Mi infilai in tutta fretta un maglione azzurro chiaro e un paio di jeans e infilai la mia camicia da notte nella valigia, poi presi alcuni trucchi e mi aggiustai il viso che per colpa di quella stupida nottata era ridotto malissimo. Appena finii con pennelli e burro cacao alla fragola mi guardai all' specchio.
In quello specchio vidi una ragazza di quindici anni di media statura, magra e con le curve ben disegnate, il viso punteggiato da leggere lentiggini. I capelli erano di un nero scurissimo, facilmente paragonabile alle piume di un corvo, lisci e un po' lunghi, che mettevano in risalto dei bei occhi azzurro acceso. Una ragazza che sarebbe passata facilmente per una modella, peccato che con il mio pessimo carattere allontano tutti e senza nemmeno rendermene conto; forse è per questo che nell'ultimo periodo Pat aveva smesso di provarci con me. Infilai in libro con tutto il programma dell'anno nella valigia, dato che non andavo a scuola perché oramai sarebbe stato uno spreco di soldi chiamare un insegnante per solo una persona, avevo ricevuto un libro con tutto quello che avrei dovuto imparare. Dovevo studiare molto perché alla fine, per controllare se studiavo mi veniva assegnato un test di verifica e se non era sufficiente avrei dovuto ripetere l'anno con un altro tipo di libro con gli stessi argomenti; praticamente era come essere bocciati. Il test a me era sempre sembrato facile ma Pat non la pensava come me, così qualche settimana prima della verifica si faceva dare ripetizioni da me. Ora però era tutto diverso dato che lui se ne era andato ed ero io la più grande lì dentro, non era per niente bello perché alcuni bambini quando passavo mi guadavano terrorizzai come se io fossi un bullo.
-Gwen! Sei pronta?! Sbrigati o faremo tardi!- gridava Klee dalle scale, presi le mie cose e uscii dalla stanza.
Feci un breve giro di saluti soffermandomi maggiormente da Tommy che si tratteneva a non piangere, ma per lui era una prova di forza: una forza che a parere suo un "uomo" doveva avere, così lo abbracciai e mi diressi sulla porta quasi subito per fare in modo che non vedendomi magari sia sarebbe tranquillizzato. Uscii dall'orfanotrofio, ma la mattina era molto calda e una macchina rossa ci aspettava al possente cancello, guardai in direzione del boschetto ma ero sicura che in qualche modo Winter mi stava osservando e che se mi fossi fatta vedere debole di sicuro poi sarebbe stato male per me, così con atteggiamento deciso mi diressi verso la macchina. C'era un ragazzo sui trent'anni, alto e con dei lisci capelli castano scuro che gli ricadevano sul volto leggeri, i suoi occhi erano azzurri e... strani! Aveva uno sguardo agghiacciante, solo quando arrivai alla macchina mi resi conto che guardava male me! Non lo avevo mai visto quindi non potevo averlo insultato da piccola e ora ce l'aveva con me. Lo guardai per un po' negli occhi accertandomi che veramente mi stava fulminando con lo sguardo, ma più andavo avanti più quella sensazione non mi abbandonava, decisi di ignorarlo e una volta arrivata lo salutai con un sorriso finto
-Buongiorno!- mi ignorò completamente. EH! NO! va bene tutto ma ora il fatto che non mi saluta nemmeno; ho la netta sensazione che sarà un viaggio troppo lungo per me.
-Gwen!- mi disse Klee
-Lui è Robert il mio fidanzato, si è offerto di accompagnarci- Robert nemmeno si girò e fece un ghigno ironico. Quel tipo mi aveva già irritato abbastanza da potergliene dirgliene quattro ( e belle toste!) ma per il bene di Klee non lo provocai.
-Piacere- dissi con un sorriso talmente innocente che lui si girò un attimo quasi per corrispondere ma non lo fece. Klee gli diede una gomitata per riprenderlo ma a lui sembrò non importare e mi ignorò completamente. Quel tipo avrebbe fatto bene a non rimanere da solo con me!
-Si fermerà con noi nell'hotel!- io sgranai gli occhi in segno di disapprovazione così Klee aggiunse subito
-In camere diverse, se vuoi io posso stare con te Gwen e lui rimane in una singola!- Assolutamente no! Con tutto il bene che voglio a Klee, ma no!
-Non occorre starò bene da sola grazie dell'offerta- con tutti quei sorrisi innocenti sarei finita con la testa nel gabinetto a vomitare! Quella non ero io, ma non volevo passarmi quel periodo di vacanza a pensare alla piagnucolona e allo stordito, così mi comportavo bene.
-Partiamo?!?!- disse Robert spazientito. Ma allora il tipo ce l' ha la lingua!!! Mi sto innervosendo!! Forse si è già capito ma quando una persona mi sta antipatica farebbe bene a non mettermi i bastoni fra le ruote.
Salii in macchina e una puzza orribile di formaggio mi invase le narici; era disgustoso tanto che mi dovetti trattenere dal non vomitare, "adesso lo ammazzo di botte" pensai ma appena vidi il sorriso di Klee mi bloccai. Mi sedetti sul sedile posteriore e rimasi in silenzio a osservare quel naso orribilmente perfetto di Robert mentre guidava; detesto ammetterlo ma era un ragazzo molto bello. Molte volte si girò perché si sentiva osservato ma io distoglievo subito lo sguardo. Passarono alcuni interminabili minuti di silenzio poi la coppietta felice iniziò a dire cose "dolci e zuccherose" e mi sentii male ma mi trattenni dal non fare una faccia disgustata.
-Dove stiamo andando?- chiesi interrompendo il loro dialogo amoroso e beccandomi una fulminata da Robert.
-Non so bene in che regione si trovi ma è una spiaggia bella e appartata, quasi sempre desolata- mi venne un dubbio e non potei evitare di fargli un'altra domanda e beccarmi un altro sguardo di rimprovero da Robert.
-E allora perché la tua amica ci ha aperto un bar?- non era una domanda stupida ma Klee la fece sembrare tale.
-Glielo chiederai in prima persona- tipica risposta di Klee quando non conosce la risposta!
Appoggiai la testa al sedile e iniziai a guardare fuori, il paesaggio era cambia ti colpo: eravamo passati dall'autostrada alla sabbia con qualche ciuffo d'erba sparso qua e là, il paesaggio non mi dispiaceva ma il fatto di essere con sue fidanzati che sembravano in luna di miele mi faceva sentire di troppo. Mi addormentai poco dopo.
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La ragazza che non conosceva il suo segreto
FantasyGwen, una ragazzina di appena quindici anni si ritrova ormai costretta a svelare il mistero che cela dietro i suoi sogni e dietro quella voce misteriosa che le ordina di non farsi adottare. Infatti lei venne abbandonata in un orfanotrofio e dopo sva...