-Una lurida sfigata come te dovrebbe stargli ad almeno due metri di distanza!!- ma perché nessuno mi difendeva?
Mi resi conti di quello che avevo pensato... loro non si immischiavano perché sapevano che ne ero in grado.
Mi salì una rabbia innaturale ma mi calmai provando a bere un sorso di latte, mi voltai e vidi Nick che mi guardava allarmato e io gli chiesi con serietà, forse troppa serietà
-Cos'è...- poi guardai il latte e chiesi
-...è alcolico anche questo-lui non resistette e scoppiò in una fragorosa risata e io con lui, poi ci accorgemmo che tutti ci stavano fissando e ci ricomponemmo.
-Come hai fatto?- mi chiede la barbie
-Cosa?- chiesi
-Nessuno fa ridere Nick tantomeno non in quel modo!!!- io feci un sorriso soddisfatto e alzai gli occhi al cielo.
Lei ci guardò entrambi
-Voi due vi conoscete??- chiese isterica
-Rispondete!!- urlò ancora più forte, io stavo per risponderle ma Nick mi precedette
-No!- disse io lo guardai sorpresa
-Sii sincero!!- gridò ancora la matta
-No- rispose ancora a testa bassa.
Che stava facendo Nick? Perché mentiva?
Che cosa gli è preso? Davvero si vergogna di me? Chi era?
Sentii le lacrime che minacciavano di uscire poi fui io quella a parlare
-No- dissi in un sussurro e tutti mi guardarono, anche Nick che era davanti a me alzò lo sguardo dispiaciuto
-Io non la conosco la persona che ho davanti!!- grido e lo guardo con disprezzo poi mi alzo e esco dalla mensa mentre tutti mi guardano.
Corro in bagno e mi paro davanti alla specchio convincendomi che sono rimasta da sola tutto quel tempo e che sarei potuta rimane sola senza problemi.
La campanella suonò e tornai in classe avendo sempre gli occhi di tutti puntati addosso.
Finite le lezioni dovevo trovarmi nel parcheggio davanti alla moto di Nick ma decisi di avvisare Jeff del fatto che facevo un paio di giri per fare la spesa e che poi sarei tornata da sola.
Mi incamminai per la strada di casa e in un batter d'occhio ero lì appena aprii la porta i miei fratelli mi guardarono preoccupati, io feci il sorriso più falso di questo mondo e salii in camera mia spegnendo le luci lasciando che le costellazioni di lucine sul soffitto mi potessero distrarre e senza accorgermene mi addormentai .
J J J
Mi svegliai di soprassalto perché qualcuno bussò alla porta
-Chi è?-chiesi mentre chiudevo la porta a chiave
-Nick-disse
-Non conosco nessun Nick!-
Nick fece per aprire la porta ma invano
-Apri la porta!- mi ordina
-Mai aprire la porta agli sconosciuti-ribattei
-Non fare la bambina Gwen!-
-Ah! Ora lo ricordi il mio nome è??- chiesi infuriata
Lui tira una botta contro la porta e mi fa sussultare.
-Perché non sei voluta venire in moto con me?-chiese
-Non vado in moto con gli sconosciuti!- ribattei
-Ora basta Gwen apri questa dannata porta!!!!!-gridò
-Vattene!-gridai e mi resi conto che stavo piangendo.
Si sentì silenzio e mi sembrarono minuti interminabili
-Gwen stai piangendo?- mi chiese con dolcezza
-No...-dissi tra le lacrime
-...orami sono abituata alla gente che mi volta le spalle- mi tappai la bocca per trattenere un singhiozzo.
Mi odio quando sono debole.
J J J
Passò qualche ora poi sentii ancora bussare alla porta
-Gwen sono Pat- mi venne di nuovo da piangere ma mi trattenni.
Accesi le luci e mi ritruccai velocemente poi aprii la porta sorridente e lo presi per mano e scesi le scale dove tutti erano sul divano in silenzio a guardare per terra io li salutai
-La crisi di nervoso è passata, cosa volete per cena?-
ignorai del tutto Nick.
-Gwen- disse poi con occhi doloranti e mi sentii in colpa
-Non non ce l'ho con te solo che volevo picchiare barbie e Ken e poi mi sono sfogata su di te...anzi scusa-
-Gwen- disse Nick io lo ignorai
-Allora? Cosa volete per cena- nessuno mi rispose mi guardarono con pena tutti, tutti.
-Volete che scelga io?- chiesi divertita, provando ad ignorarli
-Gwen!- mi dissero tutti e cinque spazientiti ma addolorati
Si fece silenzio
-Noi sappiamo- disse Nick
-Cosa sapete?-chiesi con un filo di voce preoccupata
-Delle sei volte...- continua Jack sgrano gli occhi e li guardo a bocca aperta, lui continua
-...che sei stata adottata- quello è la goccia che fa traboccare il vaso: senza accorgermene scendono calde lacrime dal mio viso; ma continuai a parlare e mi rivolsi a Pat
-Avevi promesso-dissi in un sussurro
-Gwen sono tuoi fratelli ormai... dovevano saperlo e poi sono stati loro a chiedere- li guardai ancora.
Tutti con quello stupido sguardo di pena sul volto
-Smettetela di guardarmi così...-dissi in un sussurro.
Poi li guardai tutti
Johnny= senza sorriso
Jack=senza la sua maturità
Jeff=senza la sua innocenza giovanile
Nick=senza la sua sicurezza
Aveva ragione la voce "Non farti adottare se la loro vita non vuoi rovinare" lo aveva detto in uno dei sogni da piccola e io ci avevo creduto.
-Smettetela-dissi in un sussurro
-NON GUARDATEMI COSI'!!!!-gridai tra le lacrime
-Gwen-disse con dolcezza Patrick venendomi in contro
-NO! IO NON VOGLIO, NON POSSO E NON DEVO AVERE BISOGNO DI NESSUNO!-gridai ancora
Evito Pat e corro in camera piangendo.
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La ragazza che non conosceva il suo segreto
FantasyGwen, una ragazzina di appena quindici anni si ritrova ormai costretta a svelare il mistero che cela dietro i suoi sogni e dietro quella voce misteriosa che le ordina di non farsi adottare. Infatti lei venne abbandonata in un orfanotrofio e dopo sva...