La sera era arrivata presto e io e Molly avevamo chiuso prima in modo che potessimo andare a casa prepararci, aveva passato tutta la giornata a parlare del suo vestito e quando mi a chiesto che cosa mi mettevo io gli elencai dei semplici vestiti.
Appena lo seppe mi chiese di badare al negozio ed era corsa a casa sua a prendermi un vestito verde acqua che arrivava sopra le ginocchia.
Non era il mio stile ma dopo aver criticato in tutti i modi possibili e immaginabili il mio modo di vestire mi aveva convinta ma nonostante tutto non riuscivo ad indossarlo con disinvoltura.
Mi preparai e uscii dopo aver avvisato la signora del bancone di avvisare Klee, almeno non mi avrebbe vista vestita così vestita e non avrebbe avuto motivo di darmi qualche consiglio, naturalmente su un appuntamento che non esiste.
Camminai sulla sabbia per andare al bar senza scarpe lasciando che i miei piedi sprofondassero.
-Ciao splendore!- grida Molly da lontano venendomi incontro.
Puntuale??!! Strano!
-Ma come siamo eleganti!- dice guardandomi, io non dico niente e arrossisco.
Poco dopo arrivano anche i ragazzi
-Ciao!- dice Johnny
-Ciao- diciamo in coro io e Molly, dietro di lui Jeff che sorrideva e Nick... che ...non capivo che cavolo stava facendo. Continuava a guardarsi intorno.
Io ero stranamente silenziosa e non mi andava di parlare, ed evitai ogni tipo di possibile dialogo lasciando che loro parlassero.
Purtroppo anche a Nick non andava di parlare allora finimmo divisi: i tre che parlavano davanti e i due silenziosi dietro.
Era piombato un silenzio imbarazzante tra noi dietro e nonostante non mi andasse di parlare provai ad attaccare discorso
-Sembri leggermente inquieto- osservo, lui mi fulminò con lo sguardo ma appena incrociò il mio si addolcisce e si abbassò.
-Non lo sono- disse in un sospiro
-Ti sei truccata bene... non si vedono i lividi- abbassò lo sguardo come un cane bastonato.
No! Non gli avrei mai permesso di deprimersi in questo modo facendomi sentire in parte colpevole .
Ma ad ogni modo non gli avrei permesso di rovinarla dato che era il festeggiato.
Mi fermai e lo afferrai per il polso
-Se non la pianti ti tiro un altro schiaffo... molto forte- sorrise divertito
-Così saremo in due con i lividi in faccia- sorrido a quella sua battuta e lui torna serio.
Ricominciamo a camminare più velocemente per raggiungere gli altri che erano andati avanti.
Non parlammo molto ma camminammo per raggiungere un locale poco lontano da lì e per tutto il tempo Nick mi parve agitato.
-Mi dici che cos'ai?- dissi in modo supplichevole e lui non mi guardò male.
-Scusa ma spero che tu non lo sappia ma se ciò ti rende inquieta...- disse
-Se tutto va bene domani ti dirò il motivo ma per favore non chiedermelo più- sorrisi e lui da imbarazzato che era.. torna serio
-Fai il tipo misterioso?- andammo avanti e raggiungemmo un fast food.
Ordinammo e io presi un'insalata di pollo perché il panino mi sembrava troppo grande per il mio appetito e odio quado si lascia il cibo, mi sembra di fare un torto al cuoco e alla gente povera.
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La ragazza che non conosceva il suo segreto
FantasyGwen, una ragazzina di appena quindici anni si ritrova ormai costretta a svelare il mistero che cela dietro i suoi sogni e dietro quella voce misteriosa che le ordina di non farsi adottare. Infatti lei venne abbandonata in un orfanotrofio e dopo sva...