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Non vedevo assolutamente nulla.

Solo buio ma sentivo delle voci.

-Scusa Gwen- sussurrò una voce familiare

-Se io fossi stato capace fin dall'inizio di allontanare Clare da te tutto questo non sarebbe successo- era Nick e era distrutto come non lo avevo mai visto.

-Gwen se tu svegli...io giuro faccio tutto quello che vuoi-

Passarono qualche minuto e sentii afferrare la mia mano e poco dopo la sentii umida: stava piangendo.

Nick era la persona più forte che conoscessi ma anche la più vulnerabile, non lo conoscevo da tanto tempo eppure lui non aveva esitato a dire che ero la sua migliore amica davanti a Clare.

Mi sentivo protetta per una volta e nonostante sentivo dei rumori che mi fecero capire che ero all'ospedale mi sentivo più al sicuro che in ogni posto ed ero sicura che la cosa dipendesse da Nick.

Riuscii a stringere un po' la mano per afferrare la mano e lo senti sorridere

-Tu sei di ferro non è vero? Tu non ti lascerai mai sconfiggere-

Mi volevo svegliare più di ogni altra cosa al mondo ma ero ancora debole.

J J J

Passarono due giorni e una notte senza che io riuscissi a muovermi ma mi sentivo molto più forte e poi sentivo tutti loro e sapevo che Nick non aveva lasciata sola un attimo.

Una sera quando eravamo solo io e lui lo sentii

-Gwen ha detto il dottore che c'è una probabilità che tu possa perdere la memoria- fece una pausa e io sapevo che si stava trattenendo dal piangere

-Promettimi che non dimenticherai...non lo farai vero?-

Non mi accorsi nemmeno di avere perso una lacrima e quello a lui bastò perché me la asciugò e mi disse

-Grazie-rispose.

Dopo quella promessa mi sentii male per loro così raccolsi tutte le forze che avevo per aprire gli occhi.

Ci riuscii.

Era notte e Nick si era addormentato con la testa sul mio letto, sembrava così carino, innocente e puro come un fiore di pesco appena sbocciato.

Gli accarezzai la testa dolcemente e questo bastò a farlo svegliare.

Aprì gli occhi incerto e quando incrociò il mio, si alzò subito e mi accarezzò dolcemente la guancia con uno sguardo dolcissimo poi diventò serio e disse

-Vado a chiamare il medico- comminò velocemente verso l'uscita ma si bloccò con occhi sgranati e terrorizzati e mi chiese

-Sai chi sono- io gli sorrisi

-Ho promesso con una lacrima- lui mi sorrise poi mi si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia poi andò a chiamare il medico.

J J J

Il mattino seguente un medico di cinquant'anni con pochi capelli grigi e occhi marrone scuro mi visitò per poi indirizzarsi verso la porta a riferire il verdetto a Jack dato che era il più grande.

-Può dire a me d'altronde si tratta del mio corpo- lui si voltò e io gli feci gli occhi da cucciolo

-Ragazzina mi hanno raccontato quello che è successo e volevo complimentarmi con lei per il fatto che a mantenuto il controllo in quella lite- io arrossi ma poi lui tornò serio

La ragazza che non conosceva il suo segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora