Mi ritrovai in un grandissimo salone nelle dimensioni del lupo.
La stanza era altissima e grande ma più lunga che larga, tutta decorata di rosso e oro con disegni antichi.
Mi resi conto che dietro di me c'erano i miei fratelli e Nick che si guardavano intorno terrorizzati, lo feci anche io e mi accorsi che eravamo circondati da lupi e umani tutti insieme.
-Benvenuta figlia mia!- una voce mi distrasse e mi si avvicinò una donna con i capelli rossi e gli occhi viola.
Distolse lo sguardo da me e guadò i miei fratelli facendo una faccia disgustata e ordinando
-Intrusi, portateli via- subito sia lupi che umani si diressero verso di noi ma io subito sbraitai
-Non avvicinatevi- ringhiai e ruggii in un modo che nemmeno sapevo di fare, la donna mi sorrise incuriosita ma non smentì l'ordine e i lupi iniziarono a ringhiare verso di noi.
Mi accorsi che Jack e Nick erano davanti e che Jeff e Johnny erano dietro di loro, io mi misi davanti a tutti e ruggii come una animale selvaggio a cui stavano per portare via i piccoli e qualche lupo indietreggiò.
Un lupo tutto grigio si lanciò veloce verso Jack e prima che gli potesse fare male io lo presi per la gola e lo lanciai dall'altra parte della stanza senza però ucciderlo.
Piano piano tutti i lupi indietreggiarono e io mi concentrai sulla donna che mi guardava sbalordita, in senso positivo.
-Bluesme!- ritornai in forma umana lasciano i miei fratelli a bocca aperta che mi fissavano e Nick che invece sembrava incuriosito.
-Non osate toccarli-dissi seria
-Hai ragione sono tuoi prigionieri figlia mia decidi che cosa vuoi farne-disse con un sorriso sulle labbra e il mio cuore mi mancò, come mi mancò il respiro poi sussurrai
-Figlia?-
-Dobbiamo parlare- mi disse e si sedette sul trono infondo alla stanza
-Portate delle sedie-disse e subito arrivarono degli umani dagli occhi di colori strani e ci portarono le sedie e noi ci sedemmo e io cercai disperatamente l'appoggio di qualcuno e fortunatamente Nick lo capì e mi afferrò la mano e io gliela strinsi
-Devi sapere cara...-
-Fino a quando non spieghi il nostro legame di parentela evita i nomignoli-dissi seria
-Proprio figlia di tuo padre-sbraitò con occhi gelidi
-Ora ci troviamo nella terra di Unìca e questo è il suo castello, io sono la regina e tu in quanto mia figlia sei la principessa non che "la tredicesima luce" ovvero anche l'ultima-feci una faccia dubbiosa e frastornata e strinsi ancora di più la mano di Nick.
-Spieghiamo una cosa per volta: avrai di certo saputo che c'è stata una guerra contro questo regno ma ciò che non sai è che quello per cui si combatteva eri tu...in quanto principessa e non perché sei "la tredicesima luce".
Per proteggerti io e tuo padre ti spedimmo nel mondo degli umani con l'intenzione di farti tornare non appena tu ti fossi resa conto di essere diversa; tuo padre morì in guerra e non riuscì a rivedere la pace in questo regno. Passiamo alla storia della "tredicesima luce" ...- disse soddisfatta con un sorriso sulle labbra sfregandosi le mani.
-Fin dai tempi antichi il lupo era un animale valoroso, leale, forte e crudele e per premiare questo carattere reale, la dea dei lupi: Ecate ci fece il dono delle tredici luci ovvero di esseri che per natura sono dei lupi ma che hanno il potere di poter diventare anche esseri umani e tu sei la tredicesima luce. In vita ce ne sono solo quatro e tu sei compresa: Tu sei la luce blu.- fece una pausa solenne e teatrale che mi diede sui nervi
-Edward è la luce bianca- disse mostrandomi un ragazzo dagli occhi color del ghiaccio e dai capelli bianchi ma che al posto di invecchiarlo lo ringiovanivano.
-Piacere di conoscerti- dissi in un sussurro con ancora gli occhi sgranati.
-Piacere? Perché non mi riconosci?-chiese venendomi più vicino e sentendo Nick irrigidirsi.
-Temo di no-risposi cortese
-Sono io: il principe di Lamania- gli sorrisi
-Principe...non sapevo fosse Edward il suo nome-mi sorrise
-Dammi del tu- poi quella che era la mia presunta madre mi abbracciò forte e lo stesso feci io, poi quando ci staccammo lei annunciò
-Mostrate la sua camera alla principessa- e alcuni umani e lupi mi si avvicinarono ma io li interruppi
-Hai detto che siamo quattro in vita-dissi e lei mi guardò fastidiosamente sorpresa perché non era riuscita a non farmi accorgere id quel dettaglio
-La luce viola è quella che ha causato la guerra ed è vietato parlarne a palazzo-disse fredda e notai che Edward aveva abbassato lo sguardo.
-Comunque ci tengo a precisare che questi sono i miei fratelli e che lo stesso trattamento che avete ora nei miei confronti dovete averlo con loro: sono la mia famiglia- la mia presunta madre mi congelò con lo sguardo ma non disse niente e io e i miei fratelli venimmo scortati in delle camere.
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La ragazza che non conosceva il suo segreto
FantasíaGwen, una ragazzina di appena quindici anni si ritrova ormai costretta a svelare il mistero che cela dietro i suoi sogni e dietro quella voce misteriosa che le ordina di non farsi adottare. Infatti lei venne abbandonata in un orfanotrofio e dopo sva...