Pranzammo e poi passammo tutto il pomeriggio in giro per negozi:
Ci soffermammo in un centro commerciale molto grande poi ci dividemmo lasciando i bambini in una stanza con i gonfiabili.
I ragazzi andarono in sala giochi mentre io e Molly andammo in un negozio di trucchi e io comprai del fondotinta che mi sarebbe stato utile per coprire i resti dei lividi quando andai alla cassa però c'era anche Nick che mi portò un rossetto rosa scuro lucido che con il vestito che mi ero comprata lo stesso giorno sarebbe stato benissimo.
-Questo colore ti donerebbe particolarmente-affermò e io risi
-Perché? Perché me lo hai scelto tu-lui arrossì per poi guardarmi fisso negli occhi
-Ovvio- e io arrossii
Pagammo e andammo in un negozio di giocattoli, comprai un orsacchiotto beige a Tommy e una principessa dal vestito verde per Angel, volevo che avessero un bel ricordo di me perché sapevo che Peter aveva accettato di farci incontrare perché Tommy aveva distrutto la sua amata penna stilografica ma sono certa che se non lo avesse fatto di certo ora quel grazioso bambino non sarebbe qui con me.
-Ti comporti come una madre-mi fece notare Nick
-Tu credi?-annuì
-Credo che tu sia un po' la loro madre-osservò e io ci pensai
In effetti ero sempre lì con loro quando non venivo adottata temporaneamente e sapevo che entrambi mi volevano bene ma credo che il loro affetto sia più quello tra fratelli che quello tra madre e figlio. Erano le uniche persone capaci di aprirmi il cuore e toccarmi l'anima...anche Nick ne era un po' capace ma riusciva solo a fare luce nel mio cuore e più che farmelo aprire lui me lo ripuliva.
In quei bambini poi io mi sono sempre rispecchiata forse per quel motivo li ho sempre amati e curati, perché magari era quello che volessi che qualcuno facesse con me.
-Devo dire che le emozioni che mi fanno provare sono molto forti ma credo che quelle che proverebbe una madre sono...irraggiungibili al pensiero-conclusi
-Già...un giorno lo vorresti scoprire?-mi chiese
-Mi piacerebbe molto-confessai arrossendo.
Raggiungemmo i ragazzi nella sala giochi e poi passammo a prendere i bambini.
Rimasi imbambolata quando vidi vicino a loro Ken
-Togliti!-sbraitai spingendolo via e prendendo Tommy e Angel per mano e andando velocemente verso l'uscita ma lui mi bloccò dal polso.
-Andate dai ragazzi- dissi lasciando i bambini che ubbidirono subito, io passai la mia attenzione sulla sua mano che teneva il mio polso, quando se ne accorse lo mollò subito e io lo guardai negli occhi con sguardo gelido.
-Che vuoi!-dissi, lui arrossì e sbiancò allo stesso momento: era strano
-Volevo chiederti scusa- io mi irrigidii
Silenzio.
Per quale assurdo motivo lui mi avrebbe dovuto chiedere scusa? Perché glielo aveva chiesto la barbie? Non sapevo se fidarmi ma di certo non ero tranquilla.
-Mi perdoni Gwen?-chiese
-Io perdono ma non dimentico, Ken-mi voltai rendendomi conto che tutti i ragazzi mi stavano fissando preoccupati, io li ignorai e mi diressi verso l'uscita venendo presto raggiunta da tutti gli altri.
J J J
Quando tornammo a casa cenammo con schifezze varie per poi divertirci ballando e ridendo, verso le dieci Klee venne a prendere i bambini
-Gwen guarda che ti veniamo a trovare ancora quindi vedi di non dimenticarti di noi perché poi finisci male- mi dissero prima di uscire poi li abbracciai e gli consegnai i giocattoli poi ci salutammo, subito dopo Pat accompagnò Molly a casa e rimanemmo a casa solo io i miei fratelli e Nick.
-Va bene ora mi sembra il momento...Gwen siediti per favore- disse Johnny mostrandomi il divano che io raggiunsi un po' titubante
-Mi dovete punire?- chiesi un po' timorosa e mi risero letteralmente in faccia.
-Tieni- mi disse Jeff porgendomi una scatolina nera con sopra un fiocco blu.
-Questo è da parte nostra- disse Jack e io li guardai in modo strano
-Perché?-chiesi e mi rispose Johnny con fare ovvio
-Per il tuo compleanno- mi resi conto di avere fatto una domanda stupida per loro mentre per me era normale non ricevere nulla al compleanno per mancanza di soldi.
Sorrisi un po' intimorita e rossa in viso perché mi sentivo ridicola poi con delicatezza aprii la scatolina e dentro c'era un braccialetto a treccia blu e azzurro, me lo mise Nick e quando lo osservai meglio i miei fratelli alzarono in polso per farmi vedere che tutti ne avevamo uno solo con colori differenti.
Sorrisi e li abbracciai tutti ringraziandoli con dei baci sulle guance.
-Ora tocca a me-disse Nick porgendomi un'altra scatolina oro con un fiocco rosso.
La aprii con delicatezza e...non ci potevo credere!
La collana con un fiore di pietre blu era davanti a me, io quasi piangevo e lo abbracciai subito
-Grazie grazie grazie- dissi in un sussurro lo sentii sorridere dietro la mia spalla
-Era questa che volevi vero?- mi chiese, così io mi staccai e gli chiesi
-Come facevi a saperlo?-
-Ieri lo hai urlato mentre sognavi: sembrava una questione di vita o di morte-gli sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia.
-Girati te la metto-disse e io obbedii spostandomi a capelli su una spalla, quando si stava avvicinando Winter abbaiò e io lo guardai confusa e lui spiegò a me
-Quando la collana sarà indossata saprai come sei nata- recitò.
Mi si fermò in cuore ma sapevo cosa dovevo fare
-Hai ragione Winter forse non sta tanto bene con il viola...-mi giustificai, mi sentii subito un schifo quando lo sguardo di Nick cambiò radicalmente e divenne deluso e addolorato.
-Ma facciamo uno strappo alla regola- dissi sorridendo e mettendomi in posizione per correre subito al piano di sopra.
Notai la faccia di Nick rilassarsi visibilmente e il mio cuore tornò a battere.
Appena sentii il gancio chiudersi corsi verso camera mia dicendo
-Sonostancavadoalettobuonanotte!- ma qualcuno mi fermò...Nick.
Io stavo per cadere sulle scale perché non mi aspettavo di essere fermata, lui mi si piegò addosso e venne afferrato da Johnny che stava per scivolare e venne preso da Jeff che venne afferrato da Jack per paura che cadesse anche lui e... tutti insieme venimmo risucchiati da una luce bianca fortissima.
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La ragazza che non conosceva il suo segreto
FantasyGwen, una ragazzina di appena quindici anni si ritrova ormai costretta a svelare il mistero che cela dietro i suoi sogni e dietro quella voce misteriosa che le ordina di non farsi adottare. Infatti lei venne abbandonata in un orfanotrofio e dopo sva...