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Passarono i giorni e io tutte le notti stavo con Hohara nel altra dimensione e insieme incontravamo il Principe e iniziavamo a conoscere meglio anche lui, che nonostante fosse sempre riservato era anche dolce e mi ricordava molto Nick, mi disse che la vita a palazzo era molto complicata e che mi sarei dovuta preparare ma non entrò mai dettagli e io per non farlo arrabbiare non investigai.

-Ci sono troppe cose che devi sapere ma abbiamo bisogno di molto tempo-disse prima che una mattina mi svegliassi.

La mattina stetti da Winter ma non ero per nulla allegra in quel periodo, mi sentivo molto sola e avevo voglia di ritornare al bar a lavorare almeno avevo la mente occupata.

-Gwen!- gridava Klee dall'orfanotrofio, così per fare in fretta saltai in groppa a Winter che iniziò a correre più veloce che poté.

Arrivai nel cortile davanti all'entrata principale e vidi Klee in lacrime e tutto il viso sporco di trucco nero che la faceva sembrare un pagliaccio.

-Gwen! Ti hanno adottata! Ufficialmente- feci in tempo a sentire quello parole poi un tonfo al cuore molto più forte di quelli precedenti mi fece svenire senza nemmeno avere il tempo di attutire la caduta con le braccia.

                         J                            J                     J   

-Te lo avevo ordinato!-gridava una voce

-Ora sarà tutto più complicato! Loro soffriranno per colpa tua- le lacrime iniziarono a uscirmi dagli occhi sia per il dolore, ma anche perché non volevo far soffrire la gente!

No! Non volevo.

                           J                          J                          J

-Gwen!- mi chiamava Meggy

Klee mentre piangeva mi tirava dei colpetti sul viso io feci dei versi per fargli capire che ero sveglia, ma lei continuava

-Klee ti mordo, smettila- anche senza aprire gli occhi sapevo che Meggy aveva guardato male Klee.

Mi svegliai ma il mio viso non era bagnato, avevo pianto solo nella mia mente.

-Non voglio essere adottata completamente- dissi e Klee si arrabbiò

-Non dire cavolate, sono anni che lo aspettiamo e ... comunque non puoi ribellarti perché è già deciso che partiremo subito per arrivare stasera.

-No!- dissi

-Gwen! Ora basta è arrivato il tuo momento e devi andare che tu lo voglia o no- mi disse Meggy.

Si aprì la porta ed entrò Tommy piangendo, Klee e Meggy uscirono e ci lasciarono soli.

Lui si sedette in braccio a me continuando a piangere come una fontana.

-Non piangere perché io non voglio andare, non essere triste-

-Non sono triste!- mi disse

-Avrai una famiglia... tutto quello che noi tutti sogniamo da sempre come puoi non essere felice...- gli sorrisi

-...poi ti verrò a trovare ho già fatto i capricci con Peter e ha detto che andava bene- poi con un ghigno malefico aggiunse

La ragazza che non conosceva il suo segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora