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Mi venne a chiamare Klee in camere poco dopo, aveva un sorriso stampato sulle labbra e degli occhi vispi talmente carini che scesi immediatamente ora ipnotizzata da lei.

Presi la valigia e scesi le lunghe scale e mi ritrovai tutti, ma dico tutti i miei amici che mi aspettavano per un ultimo saluto.

Io gli sorrisi lievemente stupita da quel gesto così profondo che pensavo potesse accadere solamente nei film.

Prima di partire ci abbracciamo un'altra volta e per poi salutarci definitivamente e io gli feci un sorriso a trentadue denti in modo che quel sorriso che tanto apprezzavano di me anche se io non credevo ci fosse qualcosa di speciale fosse l'ultimo ricordo di quella vacanza.

                          J                                J                                J

Mi assopii in macchina

Mi ritrovai in una stupenda prateria verde dove pascolavano tantissimi cavalli, al mio passaggio tutti si spostavano.

Erano meravigliosi: tanti colori diversi e si sentivano i nitriti dei puledri che giocavano felici, in lontananza vidi un piccolo paesino che era diviso da me dalla presenza di un fiume.

Il fiumiciattolo arrivava dalle montagne, mi avvicinai senza troppi sforzi perché i cavalli si spostavano al mio passaggio.

Arrivata mi bagnai la mano nell'acqua freschissima e iniziai a bere, subito dopo mi sdraiai sull'erba verde e chiusi gli occhi ormai convinta che quello fosse il paradiso.

Dopo poco mi accorsi che qualcun altro stava bevendo dall'altra parte dell'altra sponda mi girai di scatto e mi trovai davanti un bellissimo cavallo del manto rosso e dagli occhi viola.

Era strano: non solo per il colore, ma anche perché lui non scappava mi guardava con dolcezza.

Io mi sporsi e il cavallo venne verso di me per aiutarmi ad attraversare il fiume e mi prese per il cappuccio che nemmeno sapevo di avere e mi tirò, mi ritrovai dall'altra parte e mi guardai: avevo un vestito lungo che aveva uno stile antico.

Era marrone e il cappuccio dal quale il cavallo mi aveva tirata era nero.

Il cavallo mi venne incontro e mi abbracciò con il collo e io lo circondai con le braccia.

Non ne conoscevo il motivo ma era come se io avessi sempre aspettato il momento di abbracciarlo; mi accorsi di avere la spalla bagnata per poi scoprire che erano le lacrime del cavallo che scendevano giù come pioggia.

Appoggiò la mia fronte alla sua e ci guardammo negli occhi

-Ora sono qui Gwen!- mi disse una voce nella mia mente, feci in tempo a dare un bacio al cavallo ma poi lui corse via lasciandomi un dolore straziante nel cuore.

La ragazza che non conosceva il suo segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora