La ragazza che non conosceva il suo segreto

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Andai in pausa subito dopo aver servito un paio di persone e quando lo comunicai a Molly era diventata tutta bianca come se avesse paura, non potevo credere che davvero era spaventata da quella gatta morta a tal punto da temerla. Però avevo urgenza di rimanere sola. Iniziai a camminare a piedi nudi sulla sabbia bianca che me li riscaldava e me li graffiava allo stesso tempo. Il mare era calmo e di un azzurro acceso, sopra di me volevano alcuni gabbiani e l'aria piena di salsedine mi portò molti pensieri.

Il pensiero principale era di che era quella voce che continuavo a sentire ma ancora peggio che cosa voleva da me? Forse mi sarei dovuta decidere ad andare da uno psicologo, ma di certo non potevo rimanere indifferente a tutto questo. Mi diressi verso gli scogli, ma indietreggiai subito dato che non sapevo nuotare e che temevo di cadere.

-Ti sei fermata?- sentii Nick dietro di me

-Sì, ho paura- non mi voltai a vedere la sua faccia che probabilmente era divertita.

Guardai il cielo che era terso e incantevole, il cielo era libero di vedere tutto quello che voleva e non giudicava. Alla fine mi voltai per vedere il suo volto ma non era divertito... era sorpreso

-Tutti hanno paura di qualcosa- disse come se mi dovesse giustificare.

-Hai paura dell'acqua?-mi chiese curioso. Per un momento mi chiesi se mi dovevo fidare, d'altra parte perché mi sarei dovuta confessare proprio con lui? Non so perché, ma il suo sguardo puro e innocente per un po' mi incantò.

-Non so nuotare- ammetto, cercandomi di convincermi che avevo fatto bene a confessarmi, tanto non avevo niente da nascondere, o meglio quasi niente.

-Nemmeno stare a galla per qualche secondo?- chiese ancora con quello sguardo incantevole. Non capivo se mi stava prendendo in giro o era serio, se fingeva era un ottimo attore. Gli resi la cosa più facile così mi sarei tolta il peso

-Su prendimi in giro! Tanto lo so che non aspetti altro- mi guardò un po' sorpreso poi mi rispose

-Lo so che non ti ho fatto una buona impressione- si ferma sperando che io smentisca, ma non lo faccio perché è esattamente quello che penso.

Abbassa lo sguardo deluso e continua

-Tutti hanno paura di qualcosa, non credi? Non intendo giudicarti per questo-

Quasi mi emoziono per la dolcezza che hanno quelle parole e mi sorprendo che siano uscite proprio dalla bocca di Nick. Forse veramente il lampone lo rappresentava al meglio, in fondo, ma proprio in fondo, un lato dolce ce l'ha.

-Tutti?-chiedo incuriosita, lui non sembra per nulla sorpreso da quella domanda ma aspetta un po' a rispondere.

Fanno in tempo a passare quattro piccole onde prima che lui provi ad aprire bocca ma, appena ci prova viene interrotto.

-Nick!- uffa è la gallina capo, appena arriva e inizia a parlare con lui mi viene una strana sensazione. Mi venne lo strano desiderio di rimanere da sola con Nick e questo mi spaventò, così feci per andarmene ma venni fermata dalla gallina che mi strinse la mano troppo forte mentre diceva

-Piacere, io sono Miriam la sorella minore della fidanzata di Nick- alzai lo sguardo nella direzione di Nick che mi guardava e incrociava le braccia in continuazione per farmi capire che non era vero.

-Giusto ieri ho informato mia sorella che ci sei tu che stai dietro il suo ragazzo e non le è piaciuto molto questo fatto perciò ti chiedo di farti da parte, tanto la tua bellezza non è nemmeno minimamente paragonabile a quella di mia sorella che è una modella super conosciuta- lasciai la mano

-Piacere, mi chiamo Gwen e non intendo stare ai tuoi patti perché non credo  proprio che Nick sia tuo o mio ma è di sé stesso e se non avesse minimamente gradito la mia compagnia non sia sarebbe presentato qui a parlare con me, comunque, sappi che hai bruscamente interrotto una discussione- Miriam mi fissò a lungo e il suo sguardo tra lo stupefatto e l'arrabbiato aspettò che io distogliessi lo sguardo per dargli vinta almeno la guerra degli sguardi. Non abbassai lo sguardo, ma lei si voltò verso Nick e chiese