Melisenda irrequieta si sveglia nel cuore della notte e decide di scendere dal letto per curiosare nell' oscurità. Si getta uno scialle di pesante lana per non raffreddare troppo il suo corpo nel gelo. Indossa delle scarpe di comodo cuio con l' interno di pellicciotto così sarà anche silenziosa. La candela accesa e con quel lumicino illumina appena i suoi passi, ma tanto non ha una meta precisa e non corre il rischio di perdersi. I capelli interamente sciolti le ricadono sulla schiena ondeggiando. Fuori la civetta emette il suo suono e rimbomba tra i corridoi. Sta per svoltare l'angolo, quando sente dei rumori e risatine smorzate fa appena in tempo a ritrarsi per non esser vista. Curiosa cerca di guardare schiacciata al muro petroso. Una delle molte serve di cui non ricorda il nome, ma forse si chiama Pina guarda con intesa un' uomo dalle vesti ricche che a confronto quelle della ragazza sono scialbe e grezze. Non vede bene il volto di lui, ma le sembra di riconoscere i lineamenti del fratello. Avvinghia a se la servetta senza cerimonie dopo un bacio sfacciato entrano in una stanza chiudendosi alle spalle la porta con un cigolio. Melisenda sorpresa da ciò che ha visto attende un po' poi silenziosa attraversa il corridoio dalla porta arrivano risate..... Ma è meglio non indagare oltre non vuol di certo esser scoperta chissà cosa penserebbe suo fratello vedendola a giro a quell' ora di sicuro avrebbe tirato in ballo il povero Berto innocente. In fondo lei sa cosa stanno facendo in quella stanza e che nessun uomo è santo perfino il suo Berto anche se il pensiero che le è venuto in mente è orripilante e non vuole indugiarvi per non farsi prendere da una gelosia infondata. Ormai il flusso di coscienza ha preso campo e non può far altro che assecondarlo e il bacio appassionato a cui ha appena assistito la tormenta non aveva mai
visto tanta passione...... i suoi baci con Berto sono rispettosi e affettuosi, mentre li domina la carne. Poi sicura che fosse Childerico ? Poteva esser benissimo uno delle guardie ..... Ma le vesti pregiate smentiscono l'ipotesi. Chissà perché si è svegliata così all' improvviso, se fosse rimasta a riposare non avrebbe visto nulla. Non vuole tornare nelle sue stanze, decide di raggiungere gli alloggi di Amelia in fondo non molto distanti dai suoi. Bussa ad un' anonima porticina del tutto simile alle altre. Non riceve risposta allora lei insiste dopo poco una lucina soffusa proviene dal basso della porta chiusa e uno scattare di serratura.Appare Amelia con il viso mezzo addormentato in veste notturna " Santo cielo signorina, cosa succede ." l'apprensione visibile e già pronta a scattare a qualsiasi evenienza. Melisenda accenna un sorriso " Non ti preoccupare Amelia, non è successo niente, ma non riuscendo a dormire ho pensato di venir da te." la fa entrare guarda bene il corridoio deserto e gelido e richiude. La stanza non è ampia come quella di Melisenda ma confortevole con un letto a due piazze con morbide coperte, una finestra socchiusa da imposte di legno , un baule capiente con il coperchio bombato con sopra incise le iniziali A.d.T. , l' essenziale per la toeletta e nient'altro che riempia gli spazi spogli.L' ospite parla " Cosa indicano A.d.T. ? " la donna sbadigliando " Il mio nome Amelia de Talamberti è l' unica cosa di famiglia che mi accompagna ovunque io vada . Ma tornando a voi cosa vi angustia ?" Melisenda si lascia sprofondare sedendosi sul letto " Come ho già detto il sonno non ha voluto prendermi con se sta notte e ho deciso di guardare la bellezza del castello nel silenzio delle tenebre ......quando ho visto un' uomo che attirava a se Pina con molte effusioni ." ecco che Amelia si sveglia sul serio tutta orecchi " Cosa aspettarsi da lei, ma se continua così finirà male puoi starne certa.Non è la prima volta che scherza con il fuoco, tempo fa è stata cacciata dai Maleforti ." ha sentito bene ? Non sarà mica stato Berto con Pina ? Meglio chiedere subito spiegazioni ad Amelia " Conosci le vicende ." che domanda certo che le sa " So che uno dei Maleforti si era invaghito parecchio, ma per il vecchio conte risultava sconveniente , anzi si dice che non volesse che girassero per la contea figli illegittimi della sua stirpe. Non dovete preoccuparvi non si tratta di Berto che è a servizio della vostra famiglia da moltissimi anni e non poteva conoscere Pina" non per questo si sente sollevata il suo innamorato può farne la conoscenza proprio in quel momento " Amelia e se fosse Childerico l' uomo che ho visto ? " " Non so che dire,ma siete sicura di ciò che avete visto ." no, non lo è , ma è stata la sua prima impressione. L' ora è più tarda del previsto e non conviene arrovellarsi così, Melisenda è fiduciosa che alla fine i nodi verranno al pettine. Le due donne si coricano coprendosi e Amelia spegne la candela, il silenzio le avvolge, ma lei ha ancora gli occhi aperti si guarda intorno vedendo i suoi occhi abituarsi alla mancanza di luce, lentamente mentre pondera su la faccenda si addormenta dimenticandosi di tutto almeno per un paio d' ore .
Nel frattempo Pina risistemate le vesti esce dalla stanza con un volto furbo per poi allontanarsi furtiva, nessuna traccia del signore che era assieme a lei .La mattina giunge troppo veloce e gli occhi di Melisenda rifiutano il risveglio, Amelia la lascia sopire mentre con cura si sistema i capelli guardandosi allo specchio. Apre il suo baule tirando fuori ben piegato un vestito semplice color verde rame che indossa con destrezza. La contessina ancora non cenna a muoversi, ma non può rimanere nelle sue stanze " Mia cara è giorno inoltrato, il momento di guardare in faccia il cielo e lasciare il giaciglio." a malincuore si alza con la veste da notte stropicciata e i capelli spettinati ed ecco che come prima cosa la visione della sera prima torna a mordere la curiosità. Avvolgendosi lo scialle di lana sulle spalle e seguita da Amelia si recano nelle sue stanze. Aiutata con la toeletta e adesso pronta per affrontare la giornata decide di cercare il fratello " Amelia, dici che faccio male a chiedere a Childerico se era lui. " la donna scuote la testa " Aspettate, di sicuro le altre serve sanno qualcosa, non esponetevi ." è un buon consiglio che sceglie di seguire. Non vede Berto da parecchi giorni e vuole rivederlo ad ogni costo. Guarda in basso dalla finestra alla ricerca della sagoma familiare del capo guardiano che trova vicino al lato destro del castello con la cotta di maglia e spada nel fodero, pronto per ogni attacco si fosse presentato. Scende le varie scale e attraversa corridoi e sale per giungere nel cortile. Si avvicina all' uomo occupato a dare ordini e ad osservare alcune carte appena la vede congeda le guardie e si avvicina a quella dolce visione " Mia signora, in cosa posso esserle utile." " Volevo vederti per iniziare un buon mattino." lui ride " Lo sarà non temete." per non far sentire oltre il loro conversare si spostano in un lato dove si trovano le stalle dei cavalli in cui gli animali son impegnati a cibarsi. Sguardo d'intesa e mani congiunte l'emozione evidente Berto parla " Melisenda cara, fragile come la neve candida. Questi giorni in cui non ho potuto vedervi sono stati strazianti e questo momento è così prezioso. Le nozze di vostro fratello si avvicinano e spero che il futuro ci sia propizio." non possono farsi notare e Berto lo sa bene, quindi prima di separarsi per l' ennesima volta le sfiora una gota con il dorso della mano per poi allontanarsi come se nulla fosse e si trattasse di una semplice conversazione. La data delle nozze era stato Nicolone a riferirle qualche sera prima durante una consueta cena " Vorletti e io siamo giunti alla conclusione che il giorno giusto per le nozze è il Primo marzo, quando la futura sposa avrà compiuto quindici anni e poter trascorrere l' ultimo compleanno da fanciulla. Una proposta più che ragionevole."da allora il castello è in fermento e perfino la città ogni angolo ripulito e la basilica dove si celebrerà il matrimonio linda da cima a fondo, le mattonelle di marmo decorate mai state più splendenti. Gli affreschi con rappresentate le vite di santi e le danze macabre di scheletri con figure popolane in bella mostra illuminate da lampadari adorni di candele. Panche regali sistemate per accogliere illustri invitati, un ulteriore occasione per far vedere quanto è potente e grande il contado degli Altigenti, stirpe temuta da ogni dove e venerata con rispetto. L' eccitazione è palpabile soprattutto Nicolone non vede l' ora di ampliare il feudo e invecchiato molto negli ultimi anni desidera aver dei piccoli pargoletti in giro per il castello che siano sani e forti . Pregusta il futuro in cui insegnerà loro molte cose, ma per il momento sono solo delle dolci fantasie. Childerico è ansioso perché la sua sposa è una meraviglia e non nutre timore anzi pensa già di provar affetto. Simona nel suo castello è circondata da due sarte indaffarate a prendere le misure necessarie per creare un abito divino con cui far figurare quel corpicino sottile . Lei con compostezza non si muove come fosse una statua fissa nel momento scolpito sulla pietra resa malleabile e stupenda, ma la mente guizza all' unico incontro avuto con Childerico e con palpitazione attende il vicino giorno delle nozze. Avrebbe lasciato la sua dimora così usuale e protettiva per un castello molto più grande con sfarzo maggiore e abitudini diverse, ma vive il tutto come una delle avventure che ha letto o di cui i cantastorie raccontano. Lei sarà la protagonista indiscussa e forse qualcuno tramanderà di bocca in bocca il suo evento nuziale.
PS: ciao, finalmente son riuscita a scrivere il capitolo che mi porto appresso da tre giorni, il prossimo parlerà del compleanno di Simona e forse anche delle nozze, ma dipende da quanto diventa lungo. Comunque come sempre vi ringrazio e anche se non ci conosciamo voglio farvi partecipi dell' affetto che provo per voi tutti che insieme a me passo dopo passo vedete crescere la storia che sta prendendo la giusta forma.
Ciao, alla prossima puntata
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Melisenda e il destino
Historische RomaneMelisenda figlia del signore di una cittadina Medievale dai capelli rossastri, occhi curiosi e un cuore forte e fragile al contempo. L'amore per Berto il capo delle guardie a difesa del castello signorile e delle mura semplice cadetto di una famig...