capitolo 5 - Childerico-

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Lo scalpicciare di cavalli si fa sempre più intenso e Melisenda rivolgendosi a Berto "Cosa succede.... Non è forse un attacco al castello." Il capo delle guardie preoccupato è già pronto alla difesa " Se fosse davvero un attacco non è prudente per te restare qui esposta, raggiungi Amelia nelle tue stanze." Poi scompare dalla sua vista in un attimo. La graziosa ragazza è curiosa di vedere la causa del trambusto e il più veloce possibile almeno fino a quanto è reso possibile dal lungo vestito raggiunge delle scale a chiocciola in pietra per sbucare in un ampio corridoio e inizia a chiamare a gran voce " Amelia... Amelia " una porta si spalanca ed eccola davanti a lei " Cosa urlate, sono qui che preparo il vostro armadio, venite dentro e sedetevi vi vedo molto affaticata ." " Come non dirmi che non hai sentito quel rumore di cavalli ." Amelia ride " Si certo." " Come e non vi siete spaventata, se fosse una scorribanda di predoni ." Ora si che l'altra ride " Avete forse perso il senno, da quando vostro padre è al potere nessuno si azzarda a toccare la città e il contado.Fareste meglio a guardare dalla finestra ." e così si avvicina aprendo la vetrata notando un gruppo numeroso di cavalieri dove al centro spicca per fierezza e lineamenti un uomo dai capelli rossastri tendenti al castano, occhi verdi e un portamento rigido e sicuro di se, più lo osserva più rimembra aspetti consueti un tempo ad un viso adolescenziale " Childerico, sei tornato " l' uomo alza lo sguardo e nota quella figura angelica in cui può riconoscere senza dubbio la sorellina cresciuta entrambi condividono gli stessi occhi erediterà materna. Melisenda non sta più nella pelle vuole sapere le avventure del fratello e giunge in cortile con impeto " Adesso si che riconosco l' inquieta e testarda bambina di cui mi ricordo." la sorella lo osserva e poi dice " Anche te non sei cambiato molto se non i capelli più lunghi e in statura raggiungi nostro padre." Childerico prende un braccio alla sorella ed entrano dentro il castello raggiungono un porticato e si siedono su una panca di legno ed è il fratello a parlare " Avevo voglia di tornare, le imprese sono molto attraenti,ma il ricordo di queste colline e questa dimora mi hanno sempre accompagnato durante le notti negli accampamenti." fa una pausa guardandosi attorno e Melisenda interviene " Qua non è cambiato niente,la vita è sempre solitaria." " Tu sei cambiata, una giovane donna , chissà quanti valenti giovani sarebbero disposti a chieder la tua mano." " Spero che quel momento giunga il più tardi possibile. " Childerico sghignazza " E come mai ? Non dirmi che già qualcuno ha rapito il tuo cuore." lei si fa piccolissima e un po' rossa " Qualcuno che conosci e che un tempo consideravi come un fratello." si fa perplesso e pensoso " Di chi si tratta ? ..... Ho delle intuizioni ma voglio sentire la tua voce mentre ne dici il nome ." prende coraggio e via " Berto Maleforti " la faccia del fratello stupita " Molti amici li tenevo come fraterni, ma tra tutti proprio Berto lui è solo un cadetto ne va il prestigio della famiglia." lei non lo guarda più in faccia " Non mi interessa ." Childerico si alza girovagando da un angolo all' altro del porticato "Nostro padre non la prenderà bene,non ho niente contro i Maleforti ma se fosse stato suo fratello il conte Ermanno avrebbe allestito i più bei festeggiamenti. Ma Berto anche se è un abile cavaliere ha solo il suo lavoro e un piccolissimo castello nelle terre della sua famiglia. Saresti una dama di campagna, il solo titolo in più rispetto alla moglie di un mercante." Childerico si liscia i capelli e pensando bene vedendo la sorella triste " Le sfide mi piacciono,se si presenta l' occasione ne parlerò a nostro padre.Tutto per la mia sorellina " subito il morale della rossa si solleva contenta di avere qualcuno dalla sua parte e con un enorme sorriso " Grazie, per tutto ciò che cercherai di fare." Il fratello sorride , ma con una nota mesta " Non sarà facile convincere il gran signore è così deciso nei suoi intenti, forse il mio arrivo lo terrà occupato un bel po'. " I fratelli ritrovati si separano felici del colloquio e con una miriade di questioni, quesiti e racconti che non aspettano altro che il momento opportuno per uscire, magari davanti ad un camino scoppiettante alla penombra del fuoco.

Melisenda e il destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora