Il 1 marzo è giunto in un lampo e la mattina è iniziata all'alba per la servitù del castello ma anche i signori son in fermento: Nicolone indossa l' abito più cerimonioso che possiede con un mantello di velluto blu cangiante alla luce agganciato sotto il collo da una ben decorata e robusta catenella d' oro e un cappello circolare del medesimo colore. Decide di scendere ai piani inferiori in fondo è sempre stato un uomo rustico, di pochi sfarzi e di sicuro non vuol smentire il suo carattere che ha realizzato penando tanto nel tempo. Decide di far una deviazione entra in una stanza totalmente oscura apre un tendaggio per far entrare un po' di luce comunque insufficiente a rischiarate il tutto. Si intravedono le sagome di un letto a baldacchino con il telo rosato un tavolino e un ampio baule che Nicolone apre senza indugio trovando abiti femminili antiquati dalla consistenza spessa e subito non può non ricordare il suo di Matrimonio con Marianna la donna più bella che avesse mai visto l' unica capace di sopportare il suo carattere burbero che purtroppo se né andata troppo presto lasciandolo solo a tribolare. Nessuna lacrima dai suoi occhi non si addice alla sua indole e i sentimentalismi son robe da femmine non per il signore di un castello. Si avvia a quella che doveva esser la sua prima meta la stanza delle armi che chissà per quale strano motivo trova rilassante si siede e chiude gli occhi aspettando i figli. Melisenda viene aiutata da Amelia nell' acconciatura, una lunga treccia dei suoi rossi capelli sistemata in alto nell' abito rosso porpora con bordatura d' oro Anche Amelia è agghindata con un abito celeste di buona fattura, ma minor ricchezza " Oggi potevate esserci voi al posto di vostro fratello." la ragazza subito si fa cupa " Lo so bene e soffro per Childerico, ma io voglio solo Berto come mio sposo. La cerimonia sarà grandiosa e la sposa splendente anche se Simona non mi ha fatto una gran impressione piuttosto ruvida, ma forse è un giudizio affrettato." in fondo non la conosce neanche un po' e non tutti hanno la capacità di far conoscenza facilmente. Anche loro son pronte per ultimo resta Childerico intento ad indossare una casacca nuova con le maniche bianche ricamate con scudi dorati e il resto blu chiaro con una fusciacca di pelle in vita, la calzamaglia nera con stivali di cuoio del medesimo colore. Si guarda allo specchio e nota con piacere di star bene, Nicolone ha commissionato la veste senza il suo parere, quindi con effetto sorpresa poteva aspettarsi di tutto.È agitato le mani quasi tremano, che se per un qualsiasi motivo fosse costretto ad usare la spada, non sa con quale esito, ma perché mai dovrebbe usarla in un giorno adatto per festeggiare in cui tutti son lieti. Scende le scale per raggiungere gli altri componenti della famiglia mentre le scarpe nuove scricchiolano che rumore inopportuno spera solo che nella chiesa ci sia abbastanza musica da coprirne il suono quando attraverserà la navata centrale . Melisenda, Amelia e Nicolone aspettano il mancante in carrozza comprensivi .Simona si è svegliata ancor prima degli Altigenti. La Balia l' ha aiutata molto e abbracciata forte lasciandola con queste parole " Da domani non avrai più bisogno di me..... La cosa mi rattrista siete la figlia che non ho mai avuto." la fanciulla si commuove oltre ogni misura " Oh cara Balia non piangete, non posso vedervi così. Non resterete sola Alberto si prendera' cura di voi e poi certamente questo rimane pur sempre il mio castello e non mancheranno le occasioni per farvi ritorno." la donna e' contrariata " Mio figlio ha la sua famiglia e se vostro padre non mi caccia resto volentieri dove sono." gli ultimi aggiusti e per salutarsi un' abbraccio senza fine lungo come l' infanzia che ha condiviso con Giovanna la sua cara Balia sempre disponibile e l' unica amica del suo piccolo e agiato mondo.La carrozza si muove il più veloce possibile Simona ha seduto di fronte il padre con aria serena e orgogliosa non dice una parola in fondo è sempre stato taciturno, le parole non dette son state la maggior parte, ma questo certo non vuol dire che non gli vuol bene, ad esempio i vari doni negli anni son stati la dimostrazione. Nella basilica nel centro del paese in marmo bianco e verde robusta con un ampio rosone con il vetro decorato tutto è pronto e in attesa. I nobili invitati nei loro abiti migliori aspettano all' interno l' ingresso della sposa. La chiesa costituita da tre navate è cremita.Simona fa il suo ingresso ha i capelli biondi come il sole che si fa piu' acceso con l' avanzare della primavera con una piccola treccina che tiene ferme le ciocche sciolte che ricadono fino a metà schiena. Indossa un abito biancheggiante con ampie maniche lunghe ai piedi piccole scarpe scamosciate.Ogni passo è pesante al fianco il conte Manfredi prende a braccetto la figlia per condurla all' altare dove Childerico attende insieme a Don Sebastiano un omuncolo tarchiato e grassoccio dai capelli grigi e il naso adunco. Nicolone siede accanto a Melisenda sulla prima panca della fila di destra, mentre dall' altro lato si trova Vorletti con Maretti e la figlia. La musica dell' organo si propaga ad ogni orecchio e Simona dopo un'eternità raggiunge Childerico il quale pacifico le porge una mano che con fare esitante accetta, la sua pelle è calda e nonostante le mani forti è morbida e inaspettatamente si sente a suo agio come se quelle mani le avesse strinte sempre. Don Sebastiano si fa il segno della croce e inizia la messa, mentre i due sposi son di fronte a lui ha tutta la loro attenzione " Fratelli e sorelle siamo riuniti con gioia nella casa del signore nel giorno in cui Childerico Altigenti e Simona Vorletti Bettucci intendono formare la loro famiglia. In quest'ora di particolare grazia siamo loro vicini con l' affetto con l' amicizia e la preghiera fraterna. Ascoltiamo attentamente con loro la parola che Dio oggi ci vrivolge. In unione con la Santa Chiesa supplichiamo Dio Padre, per Cristo signore nostro perché benedica questi suoi figli che stanno per celebrare il loro matrimonio li accolga nel suo amore e li custodisca in unità. " la cerimonia prosegue con il ricordo del battesimo e un silenzio religioso tra i presenti in chiesa troppo attenti a scorgere i due giovani sposi di fronte al fonte battesimale dove il rito prosegue con palpitazione entrambi rispondono alle domande del prelato con voce ferma non vogliono far trasparire nulla. È giunto il momento " Il signor Onnipotente confermi il consenso e l' uomo non osi separare ciò che Dio unisce." poi un chierichetto arriva con gli anelli adagiati su un cuscinetto morbido di stoffa dove spiccano circolari in oro con incastonata sul davanti una pietra preziosa " Il signore benedica questi anelli che vi donate scambievolmente in segno di amore e di fedeltà." Childerico con fermezza infila l' anello alla giovane sposa e lo stesso fa lei sotto lo sguardo sereno e gioioso di Don Sebastiano. Mentre il prete prosegue la mente di Simona vaga e non sa mantenere la concentrazione come se fosse presa da nun torpore in cui tutto le sfugge intorno..... Recupera un po' del discorso finale quando Don Sebastiano " La benedizione ricada su questi sposi e li ricolmi sempre con la sua protezione." la lunga messa nuziale è terminata e Childerico si avvicina alla sposa prendendone le labbra in un bacio casto e rispettoso del luogo in cui è dato. Applausi e facce felici, le campane suonano a festa e l' organo ha ripreso a suonare copiosamente mentre i novelli sposi si tengono per mano e attraversano la navata nel senso contrario rispetto al loro ingresso. Fuori dalla basilica i popolani curiosi lanciano fiori e gridano " Prosperità Agli sposi" oppure"Lunga vita agli Altigenti " Simona si sente un po' in imbarazzo di fronte a tutta quella gente, ma fortunatamente la carrozza è pronta per portarli al castello .L'abitacolo si fa stretto, dove il suo vestito prende la maggior parte dello spazio mentre Childerico relegato nel suo angolo riducchia della situazione e non dice niente e il tragitto breve toglie d' impiccio. Scendono nel cortile interno dove già iniziano ad arrivare le carrozze degli invitati. La medesima sala delle feste allestita con più cura e fiori vari da ogni lato così che il banchetto sembra in mezzo ad un prato variopinto. Gli sposi su scranni elevati, tutto è amplificato, gli odori e i sapori dei cibi entrano nelle narici misti ai profumi femminili cosparsi nell' aria. I vini scorrono a fiumi e con essi risa sguaiate e le guance rosse . I corpi accaldati per via delle danze. Melisenda è raggiante tra tutto il turbinio nella sala ha potuto sempre danzare con Berto dando un' occhiata ogni tanto verso Nicolone che non curante chiacchiera e trangugia del buon rosso come niente. Tra un angolo più buio e uno più esposto si danno dei baci con l' ebbrezza del trasgredire di fronte a tutti, ma in fondo l' amore non ha regole e non segue la morale, altrimenti cosa sarebbe ? Sarebbe solo una copia più dolce della ragione stessa. Amelia se ne sta in disparte ha assistito al matrimonio da lontano e in fondo quella è la sua posizione, Alfred è sempre sulle spine e attende una sua risposta, i preparativi del matrimonio hanno rimandato il loro incontro,ma non il pensare, anzi un motivo in più di fantasticare sul suo di sposalizio. Lui non può stare li con la miglior nobiltà e non può danzare insieme così come invece fanno Berto e Melisenda. La decisione è in forse, ma si farà guidare dall' istinto e dal momento in cui lo vedrà. Le vesti son fruscianti e variegate intonate bene con tutta la miriade presente. La serata si protrae tra canti di buon augurio, alcuni signori perdono il contegno sotto effetto dell'ebbrezza e anche le dame non sono da meno. Poi Nicolone si alza con fatica essendo alticcio e prende la parola " È ora che i due sposini si allontanino da noi tutti che continueremo a festeggiare." applausi e nuove risa, mentre il volto di Simona si fa rosso e con lo sguardo basso segue il marito allontanandosi lenta con tanti occhi addosso. Prende un sospiro di sollievo quando si lascia alle spalle tutti loro, ma un' ansia che prima era riuscita a trattenere esce tutta insieme stanza dopo stanza. Non conosce niente del castello e non sa dove la conduce e questo non fa altro che aumentare la preoccupazione. Childerico si gira e vedendo il terrore nel volto della moglie le prende una mano " Non temete ." apre una porta spessa dove all' interno si trova un grande letto con le coperte blu come la notte con il baldacchino del medesimo colore, il pavimento con piastrelle policrome e il caminetto acceso dalla servitù in precedenza il calore avvolge come caldi abbracci. Childerico chiude la porta e Simona si sente in trappola, preda di un predatore. Il marito scosta le coperte del talamo mentre lei è rimasta in piedi quasi pietrificata. Torna da lei e con fare dolce le toglie il velo tra i capelli, sistema le ciocche dietro la nuca e con le mani si fa strada sui lacci stretti del vestito posti sulla schiena e uno ad uno li scioglie con fare meticoloso. Non vola una parola, solo il rumore del fuoco, unico testimone. Simona una volta sfilato il vestito indossa solo la veste notturna e questo non fa altro che aumentare la sua paura e la sensazione di esser nuda stringe le braccia al petto in segno di protezione, ma Childerico sbroglia l' intrico degli avambracci e dita. Non può far altro che restar inerme mentre il marito la guarda girandogli intorno " Siete bellissima moglie mia." poi con un gesto inaspettato lei si sente sollevata da terra e un attimo dopo è tra le braccia del bell' uomo dai capelli rossi e occhi verdi che è il marito, questa parola gli risulta strana meglio pronunciarla mentalmente che ad alta voce. La adagia tra le lenzuola pulite che sanno di fresco e il cuore corre così come potrebbe un cavallo al galoppo. Childerico si toglie la casacca restando a torso nudo con la sua pelle bianca e il torace ben definito. Si avvicina a Simona e inizia a baciarla con passione facendo sminuire il bacio ricevuto in chiesa. Non le lascia tempo per riprendere fiato che sale sul letto e avido di veder le nudita' della moglie le sfila la sottoveste. Rimane a lungo a guardare indugiando su ogni punto e a toccare con mano ferma il seno per poi scendere ai fianchi. Simona si sente morire, quelle carezze la sfiancano e il respiro si mozza. Guarda gli occhi di Childerico che brillano come smeraldi. Con gesto fulmineo lui si toglie la calzamaglia e fa sua la bella e giovanissima moglie. L' unione carnale a confermare quella religiosa. Il resto della notte si rivela lungo in quel letto e le nuove sensazioni molteplici, mentre da basso ancora vengono le risa e la musica allegra.
PS : Salve amici lettori, finalmente ho finito un capitolo impegnativo che vi dono per la vostra gioia. Vi auguro buona lettura e che vi piaccia. Il finale è un poco esplicito, spero di non turbare nessuno, via comunque non l' ho descritto così spinto lo lascio alla vostra immaginazione, non mi piace esser volgare, anche se negli ultimi tempi va di moda. Ditemi cosa ne pensate.
Arrivederci e alla prossima puntata.
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Melisenda e il destino
Historical FictionMelisenda figlia del signore di una cittadina Medievale dai capelli rossastri, occhi curiosi e un cuore forte e fragile al contempo. L'amore per Berto il capo delle guardie a difesa del castello signorile e delle mura semplice cadetto di una famig...