Amelia non è riuscita a riposare bene nella notte ormai si è abituata allo sciacquare del mare, ma un temporale estivo ha reso l'oscurità e le acque ancora più torbe e ribelli.
Una nottata da incubo che le hanno fatto rimpiangere la mite terra ferma di Eubea come se si trattasse solo di un miraggio lontano e la nave si avvicina sempre più a Costantinopoli la città bizantina l'eccellenza tra le eccellenze la sede della cristianità d'oriente e di ciò che resta dell'antica gloria imperiale un luogo che suscita fascino e Amelia non vuole perdersi neppure un momento avrà l'opportunità di vagare tra le vie mentre il rude capitano e i suoi uomini faranno commerci, come al solito trascinerà con se Aleksandr da buon amico anche perchè lei non conosce la lingua e perdersi non sarebbe l'ideale....
Prende dal caro baule un vestito verde scuro che indossa subito, non ce la fa più a stare nella cabina adesso che è spuntata l'alba e della tempesta non c'è rimasta neppure l'ombra ha bisogno di una boccata d'aria fresca per rigenerarsi e iniziare una lunga giornata al meglio, si specchia e nota subito i contorni violacei e marcati delle occhiaie segno indelebile del suo malessere notturno cerca di rimediare con un pò di mistura usata dalle dame per avere l'incarnato pallido, ma il risultato non è ottimale dei lievi segni rimangono......
Raggiunge il ponte della nave dove il legno è molle a causa delle onde e della pioggia che crede di trovare vuoto invece scorge subito la figura di Cesco vicino al timone mentre non c'è traccia dell'equipaggio.
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Melisenda e il destino
Historical FictionMelisenda figlia del signore di una cittadina Medievale dai capelli rossastri, occhi curiosi e un cuore forte e fragile al contempo. L'amore per Berto il capo delle guardie a difesa del castello signorile e delle mura semplice cadetto di una famig...