Capitolo 34.

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| Christian |

<< Ana? Sei pronta? >> chiedo mettendomi la maglietta. Ana esce dal bagno con il pareo azzurro addosso. È adorabile. Non riesco a trattenere un sorriso, lei abbassa la testa e sorride. Le tendo la mano: << Andiamo? >>.

Siamo in spiaggia, Ana è stesa sul lettino a prendere il sole, mentre io sono sulla sdraio accanto a lei, fingo di leggere, in realtà la guardo.
<< Hai sete? >> le chiedo. Lei si tira su a sedere.
<< Non mi dispiacerebbe una bevanda fresca.. >> risponde lei. Mi alzo e le sorrido. Dopo una decina di minuti torno con i bicchieri in mano. Appena guardo Anastasia noto che si è messa in topless a pancia in aria, sta dormendo, e che dei ragazzi dietro di lei la stanno fissando. Poso i bicchieri sul tavolo facendo schizzare il liquido fuori.
<< Che cazzo guardate? >> urlo verso di loro. Ana si sveglia e si accorge di essere praticamente nuda, afferra la mia maglietta posata sulla sedia e se la infila.
<< Christian!! >> mi dice afferrandomi per i fianchi.
<< Eh? Che cazzo guardavate? >> urlo verso di loro.
<< Hey, bello, non ti incazzare.. Dai, calmo. Stavamo solo guardando.. >> dice uno di loro.
<< Vaffan... >> urlo andando verso di loro, non riesco a finire la frase che Ana mi tira per i fianchi.
<< Non ti incazzare se la tua ragazza preferisce farsi vedere da altri uomini che da te.. >> dice uno di loro. Faccio per buttarmici addosso ma Ana mi ferma. Ma come cazzo si permettono??
<< Christian.. >> dice e si mette davanti a me. << Calmati. Lasciali stare. >> dice. Arriva Taylor alle mia spalle:
<< Ci sono problemi, Mr. Grey? >>
<< Questi tipi stavano importunando Anastasia. >> rispondo.
<< Me ne occupo io.. >> dice Taylor. Guardo Ana che con lo sguardo mi implora di lasciarli perdere.
<< No, non ne vale la pena. >> dico e stringo Ana a me per marcare il territorio. I ragazzi se ne vanno, e Taylor chiede il permesso di andarsene. Gli faccio cenno di sì e io e Ana restiamo da soli.
<< Christian.. >>
<< Cosa? Ana? Cosa? >> sbotto. Lei sobbalza spaventata, ma non risponde.
<< Scusa, non devi avere paura. >> le dico. Le accarezzo il viso.
<< Come cazzo ti è saltato in mente, Ana? >>
<< Pensavo che l'avresti trovato divertente.. Ero a pancia sotto. Ero stanca e devo essermi addormentata, e girata nel sonno. Scusa. Sai che non l'avrei fatto di proposito. >> dice.
<< Divertente? Ana, divertente? >>
<< Scusami. Sono una stupida. >> dice.
<< Puoi dirlo forte! >> sbotto. Lei mi guarda incredula e spaventata.
<< Basta, ti prego, non roviniamoci il weekend. Per favore. >> dice. Sbuffo.
<< Scusami. >> prosegue. Mi sforzo di sorriderle.
<< Sei bella con la mia maglietta. >> dico per sdrammatizzare. Lei accenna un sorriso. << Vieni qui. >> le sussurro e l'abbraccio.
<< Scusami. >> dice lei stringendomi.
<< Basta. Non parliamone più, che si fottano. >> dico. Lei sospira e si stacca da me.
<< Mettiti il reggiseno, adesso, però. >> dico serio.
<< Mi aiuti? >> dice lei maliziosa. Prendo il costume sul suo lettino e lei si alza la maglietta fino alla base del seno. Glielo metto e lo allaccio, lasciandole un bacio sui fianchi.
<< Facciamo un bagno? >> dice girandosi.
<< Non eri stanca? >> chiedo.
<< No, per favore. >> dice.
<< Vuoi fare un bagno, eh? >> le chiedo con tono seducente avvicinandomi a lei. Lei annuisce.
<< E allora andiamo.. >> dico. La prendo in braccio strappandole un urletto. Mi fermo sulla riva. Lei mi guarda curiosa. La metto giù ed entriamo in acqua. Camminiamo finché l'acqua le arriva ai fianchi e lei squittisce. << Non sai nuotare? >> chiedo. Lei scuote la testa. È adorabile, e non posso fare a meno di sorridere.
<< Meglio, così dovrai starmi sempre vicino. >> dico malizioso.
<< Mi fai sentire una bambina, così, paparino. >> dice alzando gli occhi al Cielo. Oh cazzo.
<< Non dirlo di nuovo, o ti prendo qui nell'acqua. >> dico. Lei spalanca la bocca e deglutisce. Mi chino e la prendo il braccio.
<< Piano, per favore. >> dice riferendosi al livido che ancora si intravede sul fianco e uno sulle costole. Mi immergo piano in acqua con le in braccio, che si tiene al mio collo.
<< Meglio? >> chiedo. Lei annuisce. Si scosta da me, e io faccio una smorfia.
<< No, non lasciarmi. >> sussurro e lei torna da me, si aggrappa al mio collo, avvolge le gambe attorno ai miei fianchi e lei sorride. << Così va meglio. >> dico stringendola a me.
<< È caldissima.. >> dice lei.
<< Mi piaci bagnata.. >> dico maliziosamente. Lei mi schizza un po' d'acqua in faccia.
<< Mi hai schizzato? >> chiedo. Lei ridacchia e mi schizza di nuovo.
<< Credo che ci voglia una punizione, adesso. >> dico.
<< Davvero? >> dice. Mi guardo intorno nervosamente e lei mi scruta.
<< Okay, Miss Steele, sto per prenderti in acqua. >> dico.
<< Wow.. >>
<< Un'altra prima volta.. >> dico io.
<< Beh.. >> dice lei. Cosa?
<< Cosa? >>
<< Scherzo.. >> dice e ride.
<< Ti stai prendendo gioco di me? >> chiedo e lei ridacchia.
<< Si o no, Ana? Vuoi? >>
<< Si. >>

<< Tutto bene? >> chiedo. È ancora in braccio a me, cercando di riprendersi da quello che abbiamo appena fatto.
<< Si. Wow. >>
<< "Wow"? >> chiedo
<< Si, Wow. >>
<< Non sai dire altro, Miss Steele? >> chiedo.
<< Beh.. >> dice.
<< Meglio tornare all'ombrellone. >> dico. Le infilo il pezzo del costume che che tenevo in mano e metto a posto il mio. La prendo per mano e arriviamo a riva.
<< Mi piacerebbe insegnarti a nuotare. >> dico. Lei si gira di scatto.
<< C'è una cosa che non sai fare? >>
<< Stare lontano da te. >> dico. Lei sorride e l'attiro a me, mi bacia.
<< Più tardi, non dovrai coprirti la bocca. >> le sussurro all'orecchio, lei arrossisce e si guarda intorno.
<< che c'è? >> le chiedo.
<< e se qualcuno se ne fosse accorto? >> chiede.
<< cosa? Che abbiamo appena fatto sesso in acqua? >> dico alzando leggermente il tono della voce per farmi sentire dal tizio dietro Ana che la fissa.
<< Christian.. >> mi ammonisce.
<< Andiamo via di qui. >> dico. Sono stanco della gente che la guarda. Ne ho abbastanza.
<< Perché? >>
<< Mi sono rotto le palle della gente che ti fissa. >> dico. Lei mi ferma e mi avvolge le braccia attorno al collo.
<< Beh, ma io amo te. Lasciali fare.. >> dice. Le prendo la testa e la bacio, consapevole che solo io posso farlo.
<< Ma domani vieni vestita, intendo, jeans e maglietta. >> dico
<< O un sacco di yuta. >> dice lei ridendo. Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
<< Credo ti ci voglia una punizione.. >> dice lei.
<< Mi lascerò punire più tardi, allora. >> e le faccio l'occhiolino.

Ana & Christian • Il mio primo amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora