Capitolo 19

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| Anastasia |

Questa notte è stata un inferno, nessun male legato alla gravidanza, ovviamente, ma legato ai ricordi si. Mi manca Christian, mi manca troppo. Mi manca tutto di lui, tutto. Come ho potuto buttare tutto all'aria?? Come ho potuto dimenticarmi della pillola? Sono all'inferno, vivo nell'oscurità. Non posso farmi forza su questo bambino, che sta per arrivare, perché mi ricorda costantemente che è lui a tenermi separato dall'amore della mia vita. Ho pianto tutta la notte, senza smettere. Ogni cosa mi ricordava di lui, speravo che arrivasse sfondando la porta e portandomi via, come un principe azzurro. Lui lo era, avevo trovato il mio principe, e adesso è tutto svanito.. Cosa darei per tornare indietro, adesso. Ma purtroppo è tardi, troppo tardi, e non si può fare niente di niente. Devo alzarmi. Devo andare avanti. Dio, non posso pensare a cosa starà facendo in questo momento. Sarà distrutto, anche più di me. Oh, amore mio! Hai già sofferto così tanto, e adesso sono proprio io, che ti amo più della mia vita a farti soffrire. Mi asciugo le lacrime e mi alzo dal letto. La luce del giorno invade la mia stanza. Devo alzarmi, per mia madre e Bob, oggi partono per le vacanze e quindi, devo salutarli. Resto da sola a casa per tre settimane, ho chiesto a Julian un po' di tempo per me, per riflettere, per stare da sola e lui mi ha fatto promettere che se avrò bisogno lo chiamerò. Ovviamente non lo farò, non sopporto la sua presenza come prima, voglio solo Christian, ma lui non ci sarà più d'ora in poi, quindi devo trovare una soluzione. Mi faccio velocemente la doccia e mi vesto. Indosso dei pantaloncini di jeans e una camicetta azzurra. Quando sono pronta scendo, Mamma e Bob sono in salotto, a chiudere le valigie.
<< Hey, straniera! >> mi dice mia madre. Mi avvicino a lei e Bob e accenno un sorriso.
<< Hai dormito bene? >> mi chiede Bob accarezzandomi la spalla. Ignoro la sua domanda:
<< Posso accompagnarvi all'aeroporto? >> chiedo.
<< No, Ana, meglio di no. Possiamo fare da soli.. >> risponde mia madre.
<< Davvero, ci tengo ad accompagnarvi.. >> rispondo io.
<< No, Anastasia, davvero, andiamo da soli. Nelle tue condizioni è meglio non sforzarti.. >> dice Bob
<< Allora non dovreste lasciarmi qui a casa per tre settimane.. >> dico sarcastica.

Ana & Christian • Il mio primo amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora