Capitolo 11.

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Elliot insiste perché lo accompagni a casa della madre di Ana da Kate.
<< Dai, non vedrai Ana! Troviamo Kate, mi faccio dare il cellulare e ce ne andiamo! >> dice. Sospiro:
<< Va bene.. Ma fai in fretta! >> dico.
Saliamo le scale e ci fermiamo davanti alla stanza di Ana dove sentiamo risatine e gridolini, Elliot scosta la porta per sbirciare << Kate è qui! - dice e torna a guardare dentro - Wow! >> dice.
<< Che c'è? >> gli chiedo mentre lo sposto per vedere
<< No, christian.. >> dice. Scosto la porta e vedo Anastasia, con il vestito da sposa addosso, che gira, e sorride. "Che bella" è davvero bellissima! Il vestito è senza spalline, non molto scollato, i suoi occhi azzurri risplendono. Dio, quanto vorrei sposarla io tra due giorni. Ma che dico? Scuoto la testa scacciando quel pensiero. Ana gira su se stessa con le braccia alzate e ride, si liscia il vestito sui fianchi e torna seria quando Kate le dice:
<< è davvero un uomo fortunato.. >>
Continua a guardarsi allo specchio con aria seria e non risponde. Ci starà ripensando? Chiudo la porta e mi appoggio al muro, Elliot mi fissa cercando di capire, caccio dentro le lacrime e lui mi mette una mano sulla spalla. Lo scaccio via:
<< Dai, muoviti! Fatti dare questo cazzo di cellulare e andiamo via. >>

La mattina dopo mi sveglio con un pensiero fisso nella mente "Oggi sarà mia, sarà di nuovo mia". Sorridente mi alzo dal letto e vado verso il bagno. L'immagine di Ana con quell'abito meraviglioso è rimasta nella mia mente per tutto il tempo, era meravigliosa. Continuo a pensare che vorrei essere al posto del tizio, per farla mia per sempre, ma non sarà mai possibile. Io non sono il tipo da cose del genere.. Per quanto sia cambiato, non so se riuscirei a legarmi a qualcuno, che non sia Ana, per sempre. Magari con lei.. Si. Con lei, lo farei.

La grande serata arriva velocemente, sono pronto! Mi guardo allo specchio soddisfatto, indosso un completo nero e una camicia bianca, so che le faranno effetto. Potrei mettere i jeans della stanza rossa, so che le fanno un certo effetto, così potrei avere la meglio sul suo corpo. Ma mi rendo conto che è la mente quella che devo conquistare, il suo cuore. Non si tratta di entrare nelle sue mutandine, per una volta, si tratta di fare breccia nel suo cuore, di darle la sicurezza che lei sente con quel tizio, mostrarmi sicuro e deciso, assicurarle un futuro. Chiamo Taylor. Dopo qualche secondo arriva in camera:
<< Si, signore? >>
<< Sono pronto per uscire! >> dico aggiustandomi la giacca.
<< Signore, Il detective Clark le ha detto? >> mi chiede. Mi giro verso di lui:
<< C'è qualcosa che dovrei sapere? >> mi acciglio.
<< Hyde.. - dice. "merda" - è qui, in Georgia. Lo hanno avvisato. >>
<< Cazzo. - mi porto una mano alla fronte. - Quindi, che si fa? >>
<< Ecco, lei aveva chiesto di rimanere da solo con Miss Steele, penso che sia meglio far rimanere la scorta. >>
Annuisco << Ma a debita distanza.. >>
<< Certo, signore. >>
<< Andiamo.. >> dico.

<< Taylor, và - dico scendendo dalla macchina - aspetterò qui con il resto della scorta >>
Lui annuisce e mette in moto per andare a prendere Ana, rimarrà senza parole per questa serata, ho organizzato tutto nei minimi dettagli, al massimo del romanticismo. Cuori e fiori come voleva lei, ricordo ancora quando me lo disse e io le risposi che non ero un tipo romantico. Tante volte in questi cinque anni ho pensato a un ipotetico appuntamento con Ana, per tornare con lei, dovevo solo metterlo in pratica. Stasera tutte le carte sono in gioco, tutto cambierà, sarà di nuovo mia, perché sarò come vuole lei, sarò diverso, e lei mi vedrà per come sono. So che tutte le donne sono fissate per un certo film "Pretty Woman", anche quelle che non lo ammettono, o almeno così ho letto su internet. Così, quando Ana mi ha lasciato l'ho guardato, quasi mille volte, la nostra storia è simile alla loro, alla fine Richard Gere supera le sue paure e va da lei, sale in alto per riprendersela, realizza il suo sogno di essere una principessa. anche io ho superato le mie paure e me la riprenderò, la farò sentire la mia principessa salendo ancora più in cima, scalando anche una montagna.
<< Grey! >> un urlo interrompe il filo dei miei pensieri. Mi giro e vedo Hyde. "cazzo" ha una pistola.
<< Hyde. >> sibilo a denti stretti. Alle mie spalle arriva l'Audi, Taylor scende dall'auto e gli punta una pistola, anche Ana scende dall'auto, spaventata, corre verso di me:
<< Christian!! >> urla piangendo.
"No. No, Ana."
<< No! Ana! >> urlo io dando le spalle ad Hyde e sento lo sparo. Mi ha sparato. Cado a terra. Sento le urla di Ana:
<< No! No! No! >> dice piangendo. Prende la mia testa tra le sue mani e la mette sul suo grembo, vedo le lacrime, piange:
<< Christian.. >> sussurra
<< Ana.. >> sussurro io. Preme sulla ferita alla spalla con le mani, il mio sangue sulle sue mani. Vorrei guardarmi intorno per vedere la scena, capire che cazzo sta succedendo ma riesco solo a concentrarmi sulla donna accanto a me, Ana. Continua a piangere sussurrando il mio nome, accarezzandomi il viso e premendo sulla ferita.
<< va tutto bene, piccola. >> le sussurro cercando di rassicurarla.
<< No, non va bene. Sono stata una cretina, Christian.. >>
<< No, non dirlo nemmeno. Sono io l'idiota. - dico - Ti ho messa in pericolo così. >>
<< Oh, Christian.. Riesci a pensare a me in questo momento? Ti hanno appena sparato! >> mi fa notare.
<< Sarà l'amore.. >> le dico sorridendo. Lei sorride e continua a piangere, mi stringe forte a sè
<< Io ti amo, Christian Grey, ti ho sempre amato. >> confessa.
<< Oh, Ana, perché non me lo hai detto prima? >> dico io.
<< Ti sembra il momento giusto per fare il dispotico con me? >> dice
<< Beh, potrei morire dissanguato quindi fammi parlare - le prendo il Viso tra le mani e le dico - Promettimi che se morirò non farai sesso con nessun'altro >> dico cercando di fare il serio, lei scoppia a ridere e butta la testa indietro. So che non dovrei essere felice perché, cazzo, mi hanno sparato, ma la verità è che lei si è confessata, mi ha amato da sempre e non potrei essere più felice di così.
<< Ti sembra una cosa opportuna da dire in questo momento? >> dice lei ridendo, quanto è bella, sopratutto in questo momento, ride è piange. Piange perché ha paura per me e ride perché da un lato è felice.
<< Stai cercando un modo per non promettere? >> le dico ridendo a mia volta. La sua espressione poi si fa seria, a cosa sta pensando?
<< Che succede? >> le chiedo. Lei mi accarezza i capelli e alza lo sguardo verso l'ambulamza appena arrivata:
<< Oh, ce l'hanno fatta! >> dico. Ana continua a tenere la mia testa sul grembo. Gli infermieri mi aiutano ad alzarmi e anche Ana, non mi lascia. Mi aiutano ad entrare nell'ambulanza e Ana entra con me.

Ana & Christian • Il mio primo amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora