Capitolo 48.

4.3K 151 11
                                    

| Anastasia. |

« Dunque, stasera potresti fare il carino? » chiedo a Christian che si sta vestendo davanti al comó mentre io mi infilo i tacchi, gli stessi che ho indossato oggi e gli sono piaciuti tanto. Lui si alza la cerniera dei pantaloni e si gira verso di me.

« Non ti prometto niente. » dice e alza un sopracciglio quando poso lo sguardo sul suo petto nudo. Afferra la camicia sul letto e lo raggiungo a passi veloci.

« Lascia fare a me. » dico infilandogli la camicia. Allaccio i bottoni uno per uno e lui sembra gradire.

« Dio, Ana se mi guardi così non arriveremo alla fine della serata. » dice e io rido.

« Dico sul serio, non fare così.. » dice e sorride. Gli prendo il viso fra le mani e gli dico:

« Grazie per essere così. Ti amo così tanto. » dico e lo bacio. Lui sorride contro le mie labbra.

« Meglio andare.. » mormora contro la mia fronte.

« Okay. » dico.

----

Entriamo nel bar, Christian mi tiene per mano, ci guardiamo entrambi in giro. Guardo in cerca dei miei colleghi, vedo Kathleen che alza la mano in mia direzione e indico il gruppo a Christian.  Lui fa una smorfia. Camminiamo verso di loro. Quando arriviamo Kathleen mi abbraccia.

« Ana! Ciao, sono contenta che sei venuta! » dice e le sorrido.

« Lui è Christian Grey, il mio fidanzato.» dico con orgoglio nei suoi confronti. Christian le stringe la mano e lui mi cinge la vita con la mano. Al tavolo ci sono anche Joseph, che guarda sottecchi Christian, Laura, Leonard, Spencer e Caroline. Li presento uno ad uno lasciando Joseph per ultimo.

« Joseph, ti ricordi di Christian? » lui annuisce e si stringono la mano.

« Salve. » dice Joseph a denti stretti, poi torna a guardare me. Ci sediamo al tavolo e il braccio di Christian intorno alle mie spalle non mi lascia mai. Dopo quasi un'ora in cui non ha detto una parola Joseph decide di parlare.

« Allora, Christian, tu sei un..? » gli chiede sarcastico.

« Amministratore Delegato. » risponde a denti stretti.

« Ah. » dice e beve un sorso della sua birra.

« Tu, invece, non ricordo che lavoro fai. Ma so che Anastasia ti aiuta praticamente in tutto. » dice con un sorrisetto finto.

« Chiedilo a lei, allora. » risponde Joseph.

« Non mi importa, era per essere cortese. » dice Christian. Gli accarezzo una gamba per zittirlo. Gli altri cominciano a parlare tra loro del più e del meno.

« Se lo fai di nuovo, giuro che ti porto in bagno e ti prendo lì sul lavandino. » mi sussurra sensualmente. Sposto velocemente lo sguardo sugli altri, fortunatamente stanno parlando tra di loro. Lo stuzzico toccandogliela di nuovo, lui fa finta di ignorarmi e aumenta la pressione della sua mano contro la mia spalla. Decido di osare di più, e gli tocco il punto tra i suoi pantaloni, lui geme e mi guarda negli occhi, mi scappa una risatina. Anche Christian si guarda intorno e infila una mano sotto il tavolo, mi alza la gonna assicurandosi che nessuno lo guardi e accarezza il mio tatuaggio, mi guarda negli occhi e sorride, mi scosta le mutandine infilandomi il pollice dentro. Sussulto visibilmente davanti a lui e lui sorride malizioso.

« Ti prego, smettila. » sussurro quando fa muovere il dito in circolo dentro di me.

« Hai cominciato tu.. » dice e io rido. Quando mi giro mi accorgo che Joseph ci sta fissando. Tolgo subito la sua mano dalle mie gambe. Lui lo nota e mi sussurra all'orecchio:

« Non ti sei allontanata da me perché lui ti stava fissando, vero? » chiede.

« Christian.. » lo zittisco.

« Andiamo in bagno.. » mi sussurra e mi prende la mano.

« Cosa? »

« Ti voglio, adesso. Andiamo. » dice sottovoce e si alza.

« Ana? Dove vai? » chiede Kathleen.

« Ehm.. Devo andare in bagno. » dico e seguo Christian che mi porta in bagno. Entriamo e chiude a chiave la porta. Si guarda intorno e dice:

« Un'altra prima volta.. » e alza un sopracciglio con espressione divertita. Mi scappa una risatina. Mi prende per i fianchi e mi posa sul lavandino.

« Okay, dopo faremo piano, adesso ho fretta. » dice e si sbottona i pantaloni facendoli cadere ai suoi piedi. Perdo la facoltà di rispondere. Prima che possa accorgermene mi alza la gonna e mi sfila le mutandine.

« Strano che tu non me le abbia strappate da dosso! » gli faccio notare.

« Non mi Piace l'idea di te senza mutandine davanti a quel bastardo. »

« Di Leonard non sei geloso, però. » noto. Lui si acciglia.

« È sposato. » risponde.

« Ah. »

« Ma ora come ora non me ne frega un cazzo di niente e di nessuno. » dice. Mi prende il viso quasi con violenza e mi bacia, entra dentro di me facendomi uscire un urlo.

« Oh, si! » urla spingendo forte dentro di me! Appoggio la testa al muro e lui incrocia le dita alle mie.

« Christian.. » le dico mentre mi porta vicina al limite, il mio corpo si tende nel giro di pochi secondi, una forza mi si contrae alla base della spina dorsale, e lui lo sente.

« Si, sentilo. » dice e le sue parole sono la mia disfatta,

« Vieni con me. » ordina e mi infila la lingua in bocca, gemo nella sua bocca mentre vengo violentemente. Lui grugnisce più volte e mi segue. Restiamo entrambi senza fiato. Mi bacia la punta del naso e poi il suo sguardo si posa sul tatuaggio sul mio inguine e lo accarezza con il pollice.

« Lo adoro. » dice e gli sorrido.

« Torniamo di là. » dico scendendo dal lavandino. Lui si alza i pantaloni e mi restituisce le mutandine. Me le infilo e lui sorride malizioso.

« Non credere che sia finita qui.. » dice e io alzo gli occhi al cielo. Apre la porta e mi fa uscire per prima, mi prende la mano e si avvia verso l'uscita.

« Cosa? Perché usciamo? » chiedo.

« Non vuoi andare a casa? »

« No, è Presto. Stiamo ancora un po'»

« Oh, come vuoi! » dice alzando gli occhi al cielo. Torniamo al tavolo e ci sediamo ai posti di prima.

« Eccovi! » dice Kathleen quando ci sediamo, le rivolgo un sorriso goffo. Christian mi cinge di nuovo le spalle e ordina una birra. Continuano a chiacchierare tutta la sera, finché il DJ dice:

« Vi ricordo che da adesso è possibile dedicare una canzone alla vostra ragazza o ragazzo. » dice e Christian si alza.

« Dove vai? »

« Torno subito.» dice e si allontana da noi. Oh mio Dio. Vorrà dedicarmi una canzone?!? Arrossisco anche solo al pensiero, dopo qualche minuto torna da me e mi tende la mano.

« Vieni. » dice.

« Che? »

« Vieni, muoviti. » dice e prendo la sua mano guardandomi nervosamente intorno. Cosa avrà organizzato?!

Ana & Christian • Il mio primo amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora