Capitolo 4

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Il nostro contatto viene interrotto da Julian che apre la porta:
<< Va tutto bene? >> dice notando la mano di Ana che mi accarezza il petto. Lei si ritrae subito e io mi giro facendogli notare il mio tatuaggio e il petto scolpito. "si, guarda."
<< Si, tutto bene. Scendo tra un attimo. >> gli dice sorridendo. Il tizio mi lancia un'occhiata e io mi giro verso Ana.
<< Che vuol dire che sei cambiato? >> mi chiede.
<< Te l'ho fatto vedere. >> le dico, e lei sospira.
<< Perché sei qui? >> mi chiede. "diglielo, Grey."
<< Perché sei mia, e non ti lascio. >>
<< Quindi, semplice gelosia? - si porta una mano alla fronte - Christian, noi ci siamo lasciati 5 anni fa! >>
<< Non è semplice gelosia! Ana, cazzo! Pensi che sarai felice con lui?! >>
<< Pensi che sarei felice con te? >> mi dice e questo frase mi fa male, davvero male. Ha ragione, chi me lo dice che lei è felice con me? Se fosse solo una cosa mia? Non ho pensato a questo..
<< Non lo eri? >> le chiedo.
<< Si. Il più delle volte.. >>
<< Quando non eri felice con me? >>
<< Quando mi picchiavi.. >>
<< Cazzo, Ana. L'ultima volta che ci siamo visti ti ho detto che non volevo fare più quella merda.. Perché non mi hai dato retta? >>
<< Potrei mai credere a uno che tre giorni Prima di frusta per provare piacere e dopo mi dice di essere cambiato?! Tu crederesti a uno del genere? >>
<< Non l'ho voluto io.. >> le dico e lei mi interrompe:
<< Lo so! - dice - Te l'ho chiesto io! Lo so, infatti, se ricordi bene non è questo il motivo per cui ti ho lasciato! Ci siamo lasciati perché tu non mi amavi! >>
<< Ma.. >>
<< No! christian.. Tornatene a Seattle dalle tue sottomesse e fammi sposare in pace! >> dice dirigendosi verso la porta. La prendo per il braccio e lei fa una smorfia di dolore, allento la presa e la lascio << Ti sbagli se pensi che ti sposerai con quello! Nè ora, nè mai..! Chiaro? >>
<< Non sono affari tuoi! >>
<< Tutto quello che fai mi riguarda! Tu sei mia! >>
<< Io ERO tua! >>
<< tu SEI MIA! E lo sarai finché esalerò il mio ultimo respiro su questa terra! >> urlo. Julian entra e si avvicina ad Ana, la guarda e poi si gira verso di me.
<< Non devi toccarla! >> mi dice. Sopprimo una risata. Io?
<< Sei tu quello che non deve toccarla! Lei é mia! Io sono stato il suo primo! Lo sapevi che era vergine quando mi ha conosciuto, e che l'ho fatta mia quella notte! Lei ha voluto le la facessi mia, e l'ho presa, più volte.. Anche qui, in Georgia. Oh, quella notte. Invece tu? Cosa sei per lei? Dimmi - dico rivolgendomi ad Ana ed avvicinandomi verso di lei - Ti ha fatto godere come ti facevo godere io? Ti ha mai portata in elicottero? Ti ha mai portata in aliante perché non sorridevi più? Ti hai mai amata come ti ho amato io? >> le parole escono dalla mia bocca come un fiume, non riesco più a contenermi.
<< Per favore! Tra voi era solo sesso! Pensi che non sappia di tutta quella merda in cui l'hai coinvolta? >> mi dice . E di nuovo mi trovo a soffocare una risata:
<< Ma vaffanculo - gli dico puntandogli un dito contro - tu non sai un cazzo di noi! - mi giro verso Ana - e tu? Gli hai detto di noi? >>
<< Non c'è più un 'voi'! >> Mi dice il tizio. Lo ignoro e mi giro verso Ana:
<< È così? Dillo, dillo che  non c'è più un 'noi'. Dimmi che è tutto finito, dimmi che ti faccio schifo, che non mi vuoi più vedere, che non mi ami più. - mi avvicino di più - dillo Ana, e ti giuro che me ne andrò via all'istante, se non c'è più nulla, se tu non provi più nulla, io me ne vado e non mi vedrai mai più. >> le dico dolcemente. "non dirai di no, amore mio." Il tizio le circonda le spalle sicuro del suo territorio e facendomi uno sguardo che dice "tu non puoi" ma a me ed Ana non serve il contatto per capirci, ci bastano gli sguardi. << Allora? >> le dico.
Guarda prima me e poi lui e poi si gira di nuovo verso di me:
<< Ho bisogno di stare da sola... >> dice e si avvicina alla porta lasciandoci da soli in camera sua. Decido di attaccare:
<< Non farti false speranze, sceglierà me. >> gli dico
<< Ah, si? Allora perché tra 6 giorni sposa me? >>
<< Al posto tuo non ci conterei.. Ana mi ama ancora, ha pianto quando siamo rimasti soli. Prova ancora qualcosa per me, e tu - gli punto un dito contro - dovrai farti da parte. >>
<< Sarai tu a farti da parte, puoi permetterti di comprare tutto, ma non puoi comprare lei, a lei non importa delle cose che puoi darle. Ana non è un oggetto. >> mi dice con tono duro, per così dire.
<< Fossi in te, stanotte dormirei con un occhio aperto, io e Ana non siamo mai stati capaci di stare lontani la notte.. >> gli dico con un sorriso malizioso.
<< Bastardo. Sappi che non ti spacco la faccia solo perché domenica devo sposarmi e non vorrei arrivare all'altare con un occhio nero. >> dice lui.
<< Oh, c'è sempre il "Se qualcuno ha dei dubbi riguardo questo matrimonio parli ora o taccia per sempre" e sappi che lì avrò molto da dire.. Neanche un anello simbolo della sua persona sei riuscito a prenderle, è talmente minuscolo.. >> ribatto.
<< guai a te se stasera ti presenti alla festa! >> mi punta un dito contro.
<< Beh, Carla mi ha invitato Stamattina, avevo detto che ci avrei pensato ma adesso ho deciso: ci verrò. >>

Ana & Christian • Il mio primo amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora