I'm a mess;

18.08

QUANDO AVETE FINITO DI LEGGERE, PER FAVORE, APRITE IL VIDEO, PER FAVORE PER FAVORE

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HO LETTO QUESTO LIBRO MERAVIGLIOSO E DEVO ASSOLUTAMENTE PARLARNE DA QUALCHE PARTE.

ALLORA,

(sto cercando di contenermi e di non scrivere tutto in LETTERE MAIUSCOLE), oggi ho finito di leggere il secondo dei libri che la mia prof. d'italiano ci aveva dato da leggere quest'estate.

All'inizio ero tutta tipo "so già che non mi piaceranno, non spenderò soldi per questi cosi, li prendiamo in biblioteca", MA INVECE QUESTI DUE LIBRI SONO BELLI BELLI.

Il primo, Il Barone Rampante, carino, niente di entusiasmante, eh, ma c'erano un paio di belle belle belle frasi.

Il secondo l'ho finito in soli due giorni, e se ci metto poco per leggere un libro, è perché mi piace davvero davvero tanto.

Ero a pagina 93, questa mattina, e poi bum! pagina 229, nota dell'autore e io in lacrime.

Si chiama Non Dirmi Che Hai Paura, ed è un libro davvero forte. Ha un messaggio bellissimo, ed è ispirato ad una storia vera, quella di Saamiya Yusuf Omar, un'atleta proveniente dalla Somalia. 

Tutto il libro è incentrato sulla storia, sulle sue decisioni, sulla sua partecipazione alle Olimpiadi di Pechino del 2008 e la speranza di arrivare a quelle di Londra, nel 2012.

Mi sono sentita così male quando l'ho finito, così in colpa.

Mi sono messa un po' a guardare Instagram, prima di pranzo, dopo averlo finito, e ho pensato a me che passavo il mio tempo così e agli altri che pubblicano le foto su Instagram, mentre la sua vita è stata così breve e ha cercato di fare il possibile per viverla seguendo il suo sogno e le promesse fatte a suo padre.

Sto piangendo anche ora, sul serio.

E' un libro così bello, davvero, e, se vi interessa, leggetelo, oppure cercate qualcosa su di lei su Internet. 

Ho anche il sito del PDF, se vi interessasse, solo che qui non si possono inserire i link (non sono visibili), posso provare a commentare la storia inserendo il link. Quindi date un'occhiata ai commenti.

E sopra ho messo il video della gara dei 200m di Samia a Pechino, guardatelo.

Perché se lei è riuscita a fare ciò che ha fatto, chi sono io per dire che non riesco a fare questo o quello?

L.