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  • Dedicata a Alla persona che mai leggerà questo.
                                    

Buffo come certe canzoni riescano ad esprimere perfettamente i tuoi penseri.

E poi ci sono quelle canzoni che ti ricordano inevitabilmente qualcuno.

E so che tutto questo è solo un grido nel vuoto (augustus waters si sta tipo impossessando di questo testo) ma non posso far altro che continuare a scrivere, ascoltare queste canzoni e pensare a te.

C'è questa frase, che dice una cosa simile a "gli addii più dolorosi sono quelli non detti o mai spiegati".

Ed è così.

Perché è come se ci fosse ancora qualcosa in sospeso.

Invece, razionalmente, ogni cosa ha un inizio e una fine, e quando non avviene, mi perdo in un'immensa confusione. Proprio com'è accaduto.

Poche parole non potrebbero riaggiustare nulla, ma potrebbero farmi sentire meglio.

Potrebbero farmi sentire diversa.

Potrebbero farmi smettere di rimuginarci sopra prima di dormire.

Potrebbero farmi smettere di ritrovarti in ogni fottuta canzone.

Potrebbero farmi smettere di collegarti a qualcosa come se fossimo tutte linee.

Linee che possono essere collegate, ma anche fili che possono essere spezzati (è ufficiale, questa cosa la sta scrivendo john green).

Ma questa cosa non è stata spezzata, e neppure collegata.

E' a metà fra il distruggersi e il rimanere permanentemente così. Perché qualcosa di rotto non può essere riaggiustato, non può essere rimesso insieme come se niente fosse.

Ogni cosa ha la sua conseguenza.

Ma se qualcosa non finisce, quali sono le sue conseguenze? Confusione, e un grande vuoto.

Sono degli spazi, spazi che diventano sempre più ampi e rubano i momenti e i ricordi, solo alcuni, e che ti fanno capire quanto il tempo cambi le persone, e ti fa capire anche che non le potrà mai aggiustare del tutto le persone, il tempo.

Io vorrei che il tempo mi avesse fatto dimenticare tutto, così almeno ora non fisserei il tuo nome sperando in una risposta.

Potrei "fregarmene", come hai fatto tu.

Ma la vita non è una fabbrica di desideri (b a s t a) perciò non posso scegliere di tornare indietro e cambiare qualcosa. La vita non è una retta, è una semiretta, va solo in una direzione, fisicamente non potrò mai tornare indietro a qualche mese fa.

Non potrò mai più farlo.

E allora quella frase, having no regrets is all that she really wants, diventa una menzogna, perché ci sarà sempre qualcosa di cui ci pentiremo, qualcosa che non avremo detto oppure fatto, e lì, quando non potremo più cambiare la situazione, ci sentiremo veramente arrabbiati, furiosi, delusi e schiacciati dal peso della vita.

L.

I'm a mess;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora