05.02

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  • Dedicata a A quella persona che, se leggesse ora, capirebbe di essere stata nella mia mente
                                    

Ho deciso che stasera voglio parlarvi di una persona.

Sarà l'ultima volta che ne parlerò qui, e sarà l'ultima cosa che ci penserò (non ci credo nemmeno io, ma spero di riuscire a farlo).

Non ne ho parlato molto con nessuno, praticamente, solo con una persona. Ma ho deciso che voglio scriverlo anche qui, un pò perché ne ho voglio, un pò perché boh.

Non ci parliamo più.

Ci siamo sentiti il giorno di Natale, e Capodanno, dio mio, a mezzanotte gli ho scritto "buon anno", vorrei non averlo fatto.

Ho proprio cominciato l'anno con un errore, con un rimpianto, perché vorrei non averlo fatto.

E sono stanca, perché, cazzo, non c'è mai stato nulla!

Nulla

Ma era l'unica persona che un pò sembrava capirmi.

Un amico.

Forse.

Più o meno.

Non è chiedere troppo, vero?

Ma ci ho rinunciato.

Perciò stasera ho scritto qui, e pubblicherò il capitolo di quella storia, con spaces, perché è una delle tante, troppe canzoni che uso per pensare a lui.

Perciò basta.

Ho scritto troppo di quella diavolo di persona qui, e sono stanca di scrivere cose per persone che mai le leggeranno.

Perciò addio, piccola figura indistinta, questo, come ho detto, è un addio, e, a parte quel piccolo minuscolo capitolo scritto in un momento di debolezza, le mie dita non tracceranno più nulla, nulla su di te.

Non so se mi mancherai, forse.

L.

I'm a mess;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora