02.07

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IV - The 1975

cosa sto facendo?


Comunque, non credo di aver mai scritto qui due giorni di seguito, ma ho deciso che siccome ho qualcosa da scrivere, è meglio che lo faccia ora prima di dimenticare tutto come faccio sempre, deheh.

Stavo pensando a quelle fan fiction (che sono fra le mie preferite, eh) dove la voce narrante la maggior parte delle volte è una solo e parla di come vede l'altro personaggio (?) tipo alla fermata dell'autobus (ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale, giuro, non stavo minimamente pensando ad altro) o a scuola, e magari scrive su di lui/lei, la osserva e si fa un sacco di filmini mentali, aggiungendo anche qualche dote da stalker (ripeto, non sto parlando di me).

Ma, alla fine, c'è sempre una svolta.

Come in qualsiasi storia. L'ho studiato a scuola; non è sempre l'amore a rompere l'equilibrio iniziale, ciò che fa iniziare la vera storia, ma la maggior parte delle volte lo è.

Ok, in Harry Potter ciò che rompe l'equilibrio è la consapevolezza di Harry di essere un mago.

Ma in Twilight (non giudicatemi) Bella incontra Edward, in Colpa delle Stelle (non sono gli esempi che mi ero immaginata nella mia testa) Hazel incontra Gus e *si volta e osserva la libreria* in Shadowhunters Clary incontra Jace (di nuovo, esempio sbagliato).

Ma è il principio base di ogni fan fiction.

Amy incontra Ashton.

Kat si ricorda di Michael.

Chris incontra Niall (anche se alla fine è diverso, cioè, be', ecco, lascio stare)

E oltre al fatto che mi piacciono i nomi corti per le protagoniste, c'è sempre questo cambiamento, che, come viene scritto in Girl Online (Zoella) è una complicazione narrativa.

Ecco, è come se la mia vita, in questo momento, avesse tremendamente bisogno di una complicazione narrativa. Per far cominciare la mia storia sul serio.

E, capisco che c'è tempo, ma poi mi rendo conto che non me ne frega niente del tempo che ho a disposizione (che è disgustosamente poco), e che desidero vivamente *copia le parole della versione di latino su Creso* qualcosa, qualcuno, che rompa questo equilibrio iniziale, una complicazione narrativa, come per Penny e Noah.

E tutto questo è terribilmente sdolcinato, ma scrivo perché sono una persona che tiene per sé tutto, scrivendo mi addolcisco un po' (?)

E, ecco, boh, non so dove voglio arrivare.

Ah, sì, se conoscete una complicazione narrativa per me, scrivetemi.

Non ho neanche il coraggio di rileggere questa schifezza che ho scritto, ma ho passato del tempo a scriverla, perciò non la eliminerò.

Ops.

(Hi!)

...


L.

I'm a mess;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora