CAPITOLO 16

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POV'S HARRY
La campanella suonò, ma per quelle ultime 3 ore non vidi Madison tanto che i prof la diedero per dispersa. Pure io viste le circostanze, ma cosa mi importava?
"Te ne importa caro Harry"
Ma stai zitta vocina del cazzo! A me non fotte una beata minkia di lei mettitelo in testa!
Finalmente l'ultima campanella suonò e io uscì di fretta avevo bisogno di schiarirmi le idee. Quando uscì, e arrivai metà strada, venni afferrato per un braccio e vidi una ragazza attirarmi a se e poi, improvvisamente, mi baciò. Non mi piacque per niente quel bacio. Non per dire che non la conoscevo, perché ci ero abituato, ma per il fatto che baciava male, e poi in testa avevo l'immagine di Madison, per non so quale fottuto motivo. Ma a un certo punto mentre quella mi baciava sentì la voce di una ragazza gridare a Madison di non piangere, ero confuso, ma, ad un tratto capì.. Madison mi aveva visto! Cazzo! Ma tanto chi se ne importa? Non era la mia ragazza e quindi ero libero di fare quello che volevo.
Io: togliti dalle palle!
X: oh certo ci si vede allora!
Troia, niente di che.
Andai di corsa dalla ragazza che poco prima aveva urlato e gli chiesi l'indirizzo di Madison.
Io: scusa, per caso sai l'indirizzo di Madison Smith?
Sara: oh, ma certo che lo so sono la sua migliore amica! Ma se lo vuoi per farla soffrire ancora sogna!!
Io: dimmelo subito! E poi a te che ne frega una minkia di quello che faccio?!
Sara: ehy ehy, non ti scaldare caro, stai certo che non te lo do!
Io: sei una fottuta cogliona! Ci si vede!
La odiavo, non so il perché, ma la odiavo, forse per l'indirizzo, o forse non lo so, ma sta di fatto che la odiavo. Incominciai a camminare, sempre più veloce, fino a correre, mi era sembrato che Madison corresse da questa parte... e infatti eccola li, casa sua, il suo cognome stampato in lettere cubitali nel campanello. Indeciso se bussare o no mi avvicinai di più e alla fine bussai.

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