CAPITOLO 14

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POV'S MADISON
Sara era venuta a cercarmi, e io mi sentivo in colpa nei suoi confronti. Si, perché lo trattata come un giocattolo, le ho urlato contro anche se non c'entra nulla, e adesso lei viene a cercarmi? No. Dovevo scusarmi e quella mi sembrava la giusta occasione. Lei è fin troppo buona con me.
Sara: NO! ADESSO PARLI!
Io: io... Emh. . Dovresti essere arrabbiata con me.. sai..per..
Sara: stamattina? Oh, non ti preoccupare è acqua passata oramai, capita. Ma ora dimmi cosa è successo per favore! Non me ne fotte un cazzo della lezione di chimica!
No. Non era assolutamente acqua passata. Era la mia migliore amica cazzo! Anche se fosse stata un amica qualsiasi non era corretto urlare in quel modo! Non dopo tutto quello che fa per me! E invece eccola li, a consolarmi come se non fosse successo nulla. E mentre lei era preoccupata io ero affogata nei sensi di colpa. Ma non era possibile andare avanti così lo avrebbe saputo prima o poi, presi un respiro e le raccontai tutto: dalla sera prima su instagram, a poche ore fa.

POV'S SARA
Finalmente si era decisa a parlare, anche se dopo una lunga pausa. Mi aveva raccontato la pura verità e lo leggevo dai suoi occhi, la conoscevo benissimo e capivo quando mentiva o meno. Quando finì la mia bocca era "0" e la mia faccia era tra un "ma che cazzo" a un "gli spacco la faccia".
Io: N-non può e-essere.. cioè .. è assurdo...
Madison: lo so... non dopo tutto quello che ho passato prima cazzo!
Aveva avuto un passato di merda e solo io e lei lo sapevamo, aveva paura glielo si leggeva negli occhi, e Harry non era persona che poteva starle vicino se non per approffitarsene della sua innocenza. E io non glielo avrei permesso, nessuno, dico nessuno poteva toccare la mia migliore amica.
Io: beh, ci sono io qua e non preoccuparti per qualunque cosa sai dove sono. Ora va meglio?
Dissi abbracciandola forte. Le volevo un mondo di bene.
Madison: S-si g-grazie. Forse è meglio se torniamo a casa.. è appena suonata la campana.
Oh, cazzo! Ero attenta nel suo racconto e non mi ero accorta che anche l'ultima campana era suonata.
Io: perfetto! Andiamo, ti accompagno a casa.

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