CAPITOLO 49

127 6 0
                                    

Un dottore entrò in stanza.
Volevo uscire da lì, non c'è la facevo a stare li, mi ricordava troppo la mia Malattia e non volevo.
Dot: bene, Malik, si è risvegliato a quanto pare. Da domani potrà tornare a casa. Oggi si riprende un po e poi domani potrà uscire. Voi siete familiari? Domandò poi rivolgendosi a Harry e Madison.
Harry: no, io sono un amico e lei è la mia ragazza.
Dot: oh bene, avvisarete voi i genitori?
Madison: certo non si preoccupi.
Dot: bene, Arrivederci.
M,H: Arrivederci.
Un altro giorno li. Un altro fottuto giorno. Ma domani sarei potuto andare da Sara... già Sara.. era un casino di tempo che non la vedevo.. chissà come stava..Decisi di sapere qualche cosa da Madison.
Io: Madison..come sta Sara..?
Madison: oh benissimo Zayn! Ora lavora,ma se vuoi puoi andare da lei domani, tanto ha il pomeriggio libero, sai, per badare al fratello.
Si, sarei andato. La volevo con me.
Dinuovo. Non ho mai smesso di amarla.
Io:grazie lo farò.
Madison:di nulla. A domani Zayn.
Harry: a domani.
Io: ciao ragazzi.





POV'S SARA
Finalmente ora avevo da fare qualche cosa oltre che badare a mio fratello. Non che mi dava fastidio, ma per il fatto che i miei credevano io fossi destinata a fare ciò e basta. Io avevo una vita davanti. Non ero d'accordo sul fatto che stessero sempre pensando al loro lavoro e mai alla famiglia, si certo, il lavoro era importante ovvio, ma io non potevo fare da genitore a mio fratello. Stava crescendo con dei genitori assenti e ciò era una cosa sbagliatissim, sia per me impedendomi di fare la mia vita è soppratutto per mio fratello, che mancava di affetto familiare. Quei giorni erano stati i più incasinati della mia vita. Avevi trovato un lavoro come cameriera al bar dello Starbuck's e ci volle una vita per farlo capire ai miei. Non era giusto, io dovevo vivere, farmi la vita, avevo 25 anni cazzo, non potevo guardare mio fratello a vita.
Flashback:
Era arrivato il momento di dare la novità, non potevo più nascondere nulla, avrebbero sospettato prima o poi. Lavoravo di nascosto da sturbruck's tutte le mattine sapendo che era inutile dirlo.
Io: ehm, mamma..papà..?
Mamma: dimmi tesoro, siamo qua.
Eravamo a cena, intorno al grande tavolo della cucina
Io: ehm, vedete.. ho trovato un piccolo posto.. che sembra buono.. insomma lo è..
Papà: cosa stai cercando di dirci Sara?
Io: ehm, vedete.. da un paio di giorni ho trovato posto..da..Starbuck's... e da un paio di giorni sto andando...come cameriera.. sto faccendo delle prove per il momento. Niente di pesante.
Mamma: CHE COSA?! E TU FAI TUTTO QUESTO SENZA PRIMA CHIEDERE A NOI?! TI RENDI CONTO?! I TUOI GENITORI!!
PAPÀ: SI, MI STUPISCO..
Ma cosa cazzo hanno in testa?!? Ho 25 anni cazzo!devo lavorare! Non posso oziare!
Io: MA COSA DITE?! MA CIOÈ DICO, MA VI SENTITE?! HO 25 ANNI CAZZO!! NON 5!
Mamma: ABBASSA LA VOCE SIGNORINA! TI ABBIAMO DETTO CHE DEVI BADARE A TUO FRATELLO! E TU COSA VAI A FARE?! TI PRENDI IL LAVORO SENZA DIRE NULLA?! MA COSA HAI FATTO!!
Possibile che non capiscono?! Possibile che sono così egoisti?! Cazzo!
Io: MAMMA! RAGIONA UNA BUONA VOLTA! MA TI SENTI?! NON POSSO BADARE A MIO FRATELLO PER TUTTA LA VITA!! PIUTTOSTO SIETE VOI CHE NON LO CALCOLATE MAI! MAI!! E PRETENDETE CHE LO FACCIA IO AL POSTO VOSTRO! QUESTO PERCHÉ? SEMPRE A LAVORO! GIRA DI QUA GIRA DI E PARTÌ LI E LA! NON SIETE MAI A CASA E IO HO UNA VITA DAVANTI! GENITORI BUONI A NULLA! ECCO COSA SIETE!
Senza ascoltare la loro stupida risposta, con le lacrime che minacciavano di uscire corsi in camera mia chiudendo a chiave. Mi buttai sul letto e diedi libero sfogo alla mia rabbia. Le persone più importanti della mia vita mi avevano abbandonata e con me mio fratello, un bambino di 3 anni.

Instagram ||H.||S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora