Instagram ||H.||S.

CAPITOLO 21

POV'S SARA
Erano passate 5 settimane dal compleanno della mia migliore amica. Le avevo madato gli auguri per posta a casa con un biglietto e una collana di perle rosa confetto, visto che io dovevo stare a casa a guardare mio fratello di 3 anni, grazie ai miei che erano tutto il giorno a lavoro. L'avevo anche chiamata, ma non aveva risposto, così chiusi la chiamata pensando, che, magari era a festeggiare con i suoi da qualche parte e magari mi avrebbe chiamato dopo. Ma non successe. L'indomani a scuola non la vidi, pensai che forse era andata tardi a dormire la sera prima, ma un dubbio c'era: perché non mi aveva ringraziato? Perché non mi aveva invitato alla sua festa, se aveva festeggiato? Ero in pensiero, e ora che sono passate 5 settimane incominciavo a sudare freddo, a preoccuparmi come se fossi sua madre, avevo domande senza risposta, ero incasinata con la scuola e in più lei mi stava faccendo uscire di senno. Quel pomeriggio sarei andata a casa sua, costi quel che costi mi dissi.
Uscì veloce da scuola, con la vocina dentro di me che mi diceva di non andare a casa della mia migliore amica, di tornarmene a casa, ma no, non potevo assolutamente.
Bussai.
Mi venne ad aprire sua mamma, era morta dallo stress, dallo spavento e dalla preoccupazione per sua figlia,si vedeva lontano un miglio. Aveva due borse enormi sotto gli occhi, segno che non aveva dormito per 5 settimane buone, e tremava tutta nonostante l'alta temperatura di casa sua ben riscaldata. Aveva persino una vestaglia.
Mrs.Smith: oh, ciao, Sara vieni entra pure!
Stava trattenendo le lacrime a fatica, era ovvio.
Io: Veramente io.. emh sono venuta per sapere di sua figlia sa.. sono 5 settimane che non la vedo..
Mrs.Smith: oh tesoro, mi dispiace darti una notizia brutissima, so che la prenderai male, ma Madison è scomparsa e non si sa ne dove sia ne con chi sia. Stanno cercando di trovarla ma senza buone notizie. Per ora niente. Mi dispiace Sara so che pensavi di sentire qualche cosa di più leggero tipo una semplice febbre, ma non è così. Puoi tornare quando vuoi per sapere!
Sara: oh, m-mi d-dispiace...
Fu tutto quello che riuscì a dire, la mia gola era secca, il mio cuore batteva all'impazzata e le mie gambe e mani tremavano senza sosta, le lacrime minacciavano di scendere, ma feci di tutto pur di trattenermi.
Sara: io.. credo di... dover andare sa..
Mrs.Smith: oh certo Sara puoi tornare quando vuoi! A presto!
Salutai a malapena e corsi il più veloce possibile a casa. Forse, io, sapevo.