CAPITOLO 33

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Dio, dimmi che non è vero, sto sognando e tra poco sveglio! Dimmelo! Dimmelo cazzo!
Invece no io ero a casa di Zayn in camera sua con quel fottuto foglio in mano che aveva detto tutto. Sono sotto shock.





POV'S ZAYN
Mi ripresi dal mio pianto e mi feci coraggio. Cosa serviva piangere? A nulla, non era il mio bagno che doveva perdonarmi. Aprì lentamente la porta dove dentro c'era Harry.
Fissava qualcosa sbalordito, gli tremavano le mani aveva gli occhi lucidissimi così mi avvicinai anche io. Quando fui più vicino mi accorsi che era una cosa bianca e nera. Quando fui li e vidi l'oggetto senza inganni, il mio cuore accellero' che sembrava in una corsa di atletica, o, forse più veloce. Harry si accorse della mia presenza accanto a lui e mi guardo in un misto tra paura, preoccupazione, e incazzatura. Abbassi lo sguardo..impaurito dalla sua reazione, da cosa poteva fare o dirmi. Dopo la pugnalata al naso avevo capito benissimo che Harry quando era incazzato non era tipo da scherzare e ora non era da meno.
Harry: Zayn
Fu tutto quello che riuscì a dire.
Incominciai a tremare, ma Harry mi abbracciò forte. Quel gesto mi era inaspettato e mi aveva sorpreso. Come faceva a perdonarmi così facilmente?
Io: S-scusa.. oddio!
Harry: ora raccontami tutto. Adesso ho più le idee chiare, ma mi devi spiegare ancora molte cose. Siediti.
Così feci. E inizia a parlare. Lui mi ascoltava senza emettere un suono.
INIZIO FLASHBACK:
Dot: Malik Prego!
Entrai nella grande stanza dell'ospedale. Avevo una paura boia che quasi non morivo lì.
Dot:si accomodi lì in quella sedia, Prego.
Andai a sedermi dove mi indicò, con il cuore in gola. Di a poco avrei scoperto la verità e io non volevo, ma era per me.
Era una macchina grande,i dovevo sdraiare.
Passarono un quarto d'ora, mezz'ora, ma quando finiva?! A un certo punto però mi disse che potevo alzarmi.
Mi porse un foglio e uscì dalla sala, dove, fuori mia madre e mia sorella Safaa mia aspettavano.
Tornai a casa e tutta la mia famiglia si radunò in cucina, per leggere il foglio del medico. Appena mia mamma lesse ad alta voce quelle righe.. quelle maledette righe...

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