20° Could we fix you if you broke?

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Ciò che stava accadendo ai ragazzi, era incredibile.

In poco tempo erano riusciti a migliorare le proprie vite conoscendo
delle persone per cui ne valeva davvero la pena.
America era felice di questo.
Era con loro in sala mensa quando scherzavano tutti insieme e si divertivano
a prendere in giro qualsiasi professore o professoressa che passava di lì.
La giovane era riuscita a vederli sotto una luce diversa e anche se gli sarebbero
mancati da morire, un giorno, sapeva che avrebbe avuto sempre qualche buona occasione
per rivederli.
Jimmy e October, mentre mangiavano, non facevano altro che parlare dell'enorme
emporio musicale che stavano per aprire.
C'era voluto un po' di tempo per ristrutturare un vecchio edificio abbandonato in città
e con i soldi che guadagnava Jimmy alla lavanderia e qualche risparmio di October, ce l'avevano fatta.
Stava andando tutto a gonfie vele ma c'era qualcosa che ancora non tornava.
Le vite dei ragazzi erano comunque migliorate tantissimo.
Jimmy aveva persino smesso di essere coinvolto in risse e Zacky aveva smesso di drogarsi.
Perché, allora, Brian non era ancora riuscito ad uscirsene da quel limbo?
Perché si ritrovava ancora bloccato in quel posto senza riuscire a raggiungere la pace
eterna?
America pensò che quello doveva essere stato sicuramente un miracolo anche se, le faceva
male sapere che Brian stava iniziando a perdere la testa sempre di più.
Un'anima vagante non sarebbe mai potuta restare lì per sempre o avrebbe seriamente rischiato
di avere più di mille problemi.
Ed America non voleva che lui perdesse la memoria. Non voleva vederlo soffrire in alcun modo.
Si accontentava di stargli vicino senza poterlo toccare e di averlo tutto per sé.
E le era bastato.
Ma poi aveva pensato che, in realtà, lei non sapeva quasi niente di lui.
Non conosceva la sua storia.
Tutti avevano una storia, no?
Beh, in quel caso, Brian aveva preferito ingoiare la sua.
L'unica a conoscerla, probabilmente, erano i suoi migliori amici che avevano preferito
evitare più volte l'argomento.
Ma America non ce la faceva più.
Aveva bisogno di capire del perché Brian era morto. Chi aveva osato farlo fuori? E se era
stato lui a farsi del male di sua spontanea volontà?
Tante domande continuavano ad assillare la mente della giovane mentre stava cercando
di restare calma.
Jimmy e gli altri ridevano e scherzavano tra di loro per qualsiasi cosa e lei, al contrario, si era
estraneata da tutto.
Già aveva fin troppi sensi di colpa per non essere mai stata in grado di dirgli ciò
che avrebbe voluto realmente.
Perché lei sapeva di amarlo ma ancora non riusciva a dirglielo.
Quelle due paroline magiche avrebbero potuto aprirle un mondo anche se lei continuava a frenarsi.
Lo amava così tanto ma forse sapere che Brian un giorno sarebbe potuto andarsene per sempre le innalzava
un muro davanti che non riusciva ad attraversare.
Si era innamorata di un uomo morto.
Di un uomo che quasi sembrava un bambino mentre la fissava come se non avesse mai visto
nessun'altra donna eccetto lei.
Eppure, Gates di donne ne aveva viste e conosciute tante, ma nessuna era mai riuscita a scatenargli dentro tutte quelle emozioni.
Ma lei aveva deluso ancora le aspettative di quel ragazzo, sentendosi quasi una persona spregevole.
Lo aveva fatto di nuovo il giorno precedente, rompendo ogni equilibrio quando Brian era entrato
improvvisamente nella sua vasca da bagno mentre lei stessa stava cercando nuovamente di rilassarsi.
Era accaduto ancora, ma, America quella volta non voleva che lui se ne andasse.
Era nuda, dinanzi a lui, e mai come quella volta...non se ne era minimamente vergognata.
La faceva impazzire il modo in cui Brian la guardava...ma le fece impazzire ancora di più
il suo tono di voce debole e quelle parole taglienti come lame e dolci come zucchero.


-Mettiti l'accappatoio o...o...prenderai freddo.- Balbettò Brian, imbarazzato.
Era strano. Non si era mai vergognato di vedere una donna nuda neanche quando
era in vita.
Solitamente...era sempre ciò a cui andava a parare.
-Ma Brian, non fa freddo. Siamo in California.- Rispose America, sorridendogli.
-Sì ma...cazzo, io non ti posso guardare.- Si dannò Brian, abbassando lo sguardo verso
il pavimento senza riuscire più a sostenere lo sguardo con la ragazza.
-Perché no? Brian...tu mi ami quindi...-
-Sì, ma tu?- Sbottò improvvisamente il ragazzo, facendola sussultare.
-Io...cosa?-
-Tu, mi ami, America?-
America deglutì.
Lo amava, certo che lo amava.
-Ma...certo.- Rispose la ragazza con semplicità.
-E' per questo motivo che non lo dici? Che sai solo annuire?-
-Ne dubiti, forse?-
-Non te l'ho mai sentito dire.-
-Certe cose non devono necessariamente essere dette. Si capiscono ad occhio o semplicemente
si sentono...- Spiegò America, osservando il ragazzo serrare la mascella e rivolgerle uno sguardo
con quelle due guance rosse colme di imbarazzo e gli occhi in cui gli si sono state strappate
via tutte le stelle.
-Hai ragione. E' solo che sei così bella ed io...devo faticare per resisterti.
Quando vorrai dirmi realmente che mi ami...io sarò qui, lo sai. Solo non fare in modo che sia troppo tardi,
ti prego.- Rispose il ragazzo, quasi supplicante.
-Guardami, Brian.-
Il ragazzo riportò il suo sguardo su quello della ragazza, sentendosi sempre più
debole solo nel guardarla.
America si sentì quasi travolta dal modo in cui il ragazzo continuava ad osservarla.
Non c'era nessun sintomo di malizia nel suo sguardo. Nessuna maniera troppo rozza.
La stava facendo sentire come un diamante prezioso o come addirittura un qualcosa
di troppo grande per lui stesso.
-Sei bellissima. Puoi essere davvero solo mia?-
America quasi si commosse nel sentire le parole del ragazzo.
Quanto avrebbe voluto baciarlo solo lei lo sapeva.

Toccami l'anima.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora