23° Keep my mind of the end.

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-America, è la quinta volta che ti chiamo, mi farai fare tardi a lavoro!-

La voce della signora Mcklain rimbombava nella mente di sua figlia, facendola sobbalzare.

-Oh mio Dio, ma che ore sono?- Domandò la ragazza dai capelli biondi, strofinandosi gli occhi.

-Sono le otto passate! Sbrigati, stanno per arrivare Mia e quella tua amica che non ricordo

mai come si chiama...- Disse la donna, aprendo la finestra della camera per lasciar passare

un po' d'aria.

-Erin, mamma. ERIN.- Ribatté America, alzandosi con velocità dal letto ed avvicinandosi

allo specchio per attaccarsi i lunghi capelli in una coda di cavallo.

-Sì, quella lì. Allora, posso stare tranquilla che non ti rimetterai a letto e che filerai a

scuola?-

-Certo, mamma, ma per chi mi hai preso?- Continuò la ragazza, sentendosi quasi offesa.

-Oh, hai ragione. Ci vediamo oggi tesoro.- La signora Mcklain lasciò un bacio sulla guancia

di sua figlia e corse al piano inferiore dell'abitazione, uscendo di casa con il piccolo

Brandon.

Suo padre doveva essere già a lavoro e lei aveva pochissimi minuti per prepararsi per

una nuova giornata scolastica.  

America corse in bagno e dopo essersi fatta una doccia veloce, si occupò di indossare una

maglietta a strisce bianche e nere per poi passare al jeans stretto che la fece

saltellare fino al ritorno nella sua camera.

La ragazza indossò subito le sue converse e dopo essersi truccata con un filo di eyeliner

ed un ombretto grigio, scese le scale per ritrovarsi in cucina.

Prese una mela al volo dal vaso situato al centro della tavola e la addentò con gusto ritornando

con velocità nella sua camera e mettendosi lo zaino sulle spalle.

Dopo circa dieci minuti, qualcuno suonò al campanello di casa Mcklain e la giovane scese

nuovamente al piano inferiore della casa raggiungendone la porta.

-Okay, sono pronta!- Esclamò America aprendo la porta con affanno.

-Wow, calma tesoro, hai visto un fantasma per caso?- Ribatté Erin mentre America

la fulminò con un solo sguardo.

Brian non si era fatto ancora vedere.

-No, sono in ritardo!- Sbottò ancora la giovane, respirando con più profondità.

Ci mancava poco a farle esplodere un polmone.

-Tranquilla cugina, non sei in ritardo. Andiamo?- Propose poi Mia, sorridendole e dandole

tutta la sicurezza di cui aveva bisogno in quel momento.

-Sì, andiamo.- Disse poi America, chiudendosi la porta di casa alle spalle e camminando

di pari passo con le due ragazze.

-Oggi c'è un sole che spacca le pietre...- Nota Erin, accendendosi una sigaretta.

-E' vero! Quasi non riesco a credere che Johnny abbia deciso di marinare la scuola per restare

con me anche questa mattina!- Disse Mya, sospirando.

Toccami l'anima.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora