Cronaca rosa del Campo Mezzosangue e Campo Giove

Telefonata... musicale.

Il telefono di Percy squillò, il ragazzo lo prese e quando lesse 'Sapientona♡' non esitò a rispondere. Era quasi un mese che non si vedevano, essendo Annabeth a mare.
"Cerco l'estate tutto l'anno e all'improvviso eccola quà..." iniziò Annabeth.
"Lei è partita per le spiagge e sono solo quà sù in città..." ribbattè Percy.
"Sento fischiare sopra i tetti, un aeroplano, che se ne va. Azzuro, il pomeriggio è troppo azzuro..." .Annabeth.
"E lungo per me. Mi accorgo di non avere più risorse senza di te..." .Percy.
"E allora?" .Annabeth.
"Io quasi quasi prendo il treno e vengo, vengo da te..." .Percy.
"Ma il treno dei desideri dei miei pensieri all'incontrario va. Sembra quand'ero all'Oratorio, con tanto sole, tanti anni fa." Annabeth.
"Quelle domeniche da solo, in un cortile a passeggiar. Ora mi annoio più di allora, neanche un prete per chiacchierar." .Percy.
"Azzuro, il pomeriggio è troppo azzuro..." .Annabeth.
"E lungo per me. Mi accorgo di non avere più risorse senza di te." .Percy.
"E allora?" .Annabeth.
"Io quasi quasi prendo il treno e vengo, vengo da te." .Percy.
"Ma il treno dei miei pensieri all'incontrario va. Cerco un po' d'Africa in giardino, tra l'oleandro e il baobab..." .Annabeth.
"Come facevo da bambino, ma quì c'è gente non si può più. Stanno annaffiando le tuo rose..." .Percy.
"Non c'è il leone, chissà dov'è. Azzuro, il pomeriggio è troppo azzurro...". Annabeth.
"E lungo, per me. Mi accorgo, di non avere più risorse senza di te..." .Percy.
"E allora?" .Annabeth.
"Io quasi prendo il treno e vengo, vengo da te...." .Percy.
"Ma il treno dei desideri, nei miei pensieri all'incontrario va." .Annabeth.
I due ripresero fiato.
"Testa d'Alghe, davvero ti manco così tanto?" chiese la figlia di Athena.
"Sì, Sapientona. Ti amo." rispose il figlio di Poseidone.
"Ora ciao. È arrivato il leone..." lo salutò Annabeth.
"Ma... Ma... Ma..." balbettò Percy.
***
Storia scritta in collaborazione con rosaviolafucsia.