25.

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Carestia.

Panico.
Puro semplice panico adrenalinico.
Mi passai una mano tra i capelli sollevando lo sguardo verso mio fratello.
Cercai disperatamente i suoi occhi.
"Non avere paura..." sussurró.
"Sono la Carestia... Io non ho paura." dissi con una freddezza che non c'era.

Non eravamo feriti ma sabbia e sangue si mischiavano sotto il sole e sotto i nostri piedi. Vedevo tutto appannato e non capivo perchè.
Mi costrinsi a chiudere gli occhi.

Sentii la voce di Guerra.
La voce di David. Le loro urla. Non ero più tra le braccia di mio fratello.

Forse urlavano il mio nome ma io non volevo rispondere.
Riportaci a casa, ti prego. Non doveva finire così. Non siamo pronti a tutto questo. Non siamo pronti all'Apocalisse.

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