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Guerra.

Stretto contro la pelle del volante. "Avranno preso il numero di targa! Cazzo!" colpii il cruscotto con il pugno.

"Guerra..." Carestia mi accarezzó una guancia con la punta di un dito cercando di farmi calmare.

Rimase ferma a guardare la mia rabbia.

"Cosa vorranno farci?" Chiese.

"Una volta che ci avranno eliminati nel mondo gli uomini prolificheranno senza limiti e senza morire mai... e andrá tutto a puttane!" dovevo mantenere la calma cercando le possibili vie d'uscita. Ma la rabbia mi montava dentro. Senza controllo. Potente.

Inchiodai.

Carestia sbatté contro il cruscotto parandosi con i palmi. "Sei impazzito?!"

Avevo troppe emoziono dentro. Quel corpo era troppo debole, non potevo piú trattenerle. Mi passai le mani sulla faccia. Gli occhi chiusi. "Cosa mi avete fatto...?" sussurrai "Ti prego devo... Devo saperlo."

Carestia sospiró. "Per salvarti la vita... Abbiamo fatto un processo che ti ha fatto perdere alcuni ricordi e... Ti sono stati sostituiti... Per farlo morte ha dovuto... Lo sai"

Perché questo è l'amore. Una catena di rinunce infinite... Perdoni e tradimenti.

Tremai. Spalancai la portiera scendendo da macchina. Iniziai a girare su me stesso cercando di controllare la rabbia che avevo dentro.

"Jack..."

Urlai tutta la mia frustrazione calciando un sasso. Mi arrotolai le maniche della maglia con rabbia. Buttai la mano in avanti verso la terra arida che mi circondava. Un piccolo futuro albero nato per caso prese fuoco. Mi tolsi il guanto con rabbia lanciandolo lontano. Urlai di nuovo. Perché non finiva mai? Tutto quel dolore. Quella rabbia. Quelle voci nella testa che spingevano verso la libertá.

Urlavano "lasciateci andare" e invece non potevano andare da nessuna parte. Come non potevo io... Cavaliere dell'apocalisse imprigionato nel suo desiderio di cambiare. Di essere felice. Mentre la sua felicitá esisteva solo nel vedere due eserciti schierati sul filo della morte come equilibristi. Ed uno ad uno i soldati perdevano stabilitá e cadevano nel vuoto. Nel buio. Da Morte che mangiava il loro cuore non potendo averne uno suo. Assetata di sangue. Pronta ad accoglierli e a complimentarsi con me per la quantitá di caduti di quella giornata prolifica.

"Non Jack... Guerra... Mi chiamo Guerra"

Cosa cazzo é la guerra?

Spalancai gli occhi. Bruciavano. Brillavano contro il sole. Erano diventati color ambra, terra bruciata.

Puoi cambiare tutto nel mondo... La guerra no. La guerra non cambia mai.

La guerra sono io.

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