03. Solangelo

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Cenarono seduti sul pavimento, chiacchierando. Nelle ultime settimane Nico aveva iniziato a leggere una saga, Shadowhunters, sotto consiglio di Hazel. Will, che ormai aveva letto tutta la saga e la conosceva a memoria, finse di non conoscerla, chiedendo maggiori dettagli a Nico, che non si fece pregare.

«Ti presto il libro, se vuoi.» disse Nico, mangiucchiando una patatina. «È di Hazel, ma penso che lei non avrà nulla in contrario.»

«Mmh.» rispose Will, sorridendo tra sé, addentando il suo terzo cheeseburger.

«Non ti piace?» chiese Nico, curioso, e un po' deluso. «I personaggi sono grandiosi.»

«Lo so.» Will alzò gli occhi su di lui. «L'ho già letta tutta.»

Nico abbassò il quarto burger che stava per addentare, e lo fissò sorpreso. «Quindi ho passato l'ultimo quarto d'ora a romperti le palle con una saga che conosci già?» chiese.

«Raccontata da te ha iniziato a piacermi molto di più.»

Nico posò il panino sulla busta e gli lanciò un cuscino. «Sei un po' stronzo.» disse.

Will lanciò il cuscino sul letto e gli si avvicinò, circondandolo con le gambe, senza dargli vie di fuga. «Mi piace sentirti parlare.» mormorò.

Nico arrossì lievemente e lo baciò sulla punta del naso, sporcandolo di ketchup.

Will rise e si pulì con il tovagliolo, poi iniziò a baciarlo senza fretta sul collo. Nico gli passò un braccio attorno alla vita, e con l'altra mano riprese il panino e cominciò a mangiarlo.

Will ridacchiò e continuò a baciarlo.

Quando Nico ebbe finito il panino, si pulì le mani sul petto nudo di Will. «Ah, che bello.» disse.

Will gli baciò la fronte. «Cosa è bello? Pulirsi su di me?»

«No, il tuo petto tutto oliato e sporco di ketchup.»

Will sorrise e lo baciò sulle labbra. «Sei un porco anche tu, allora.»

«Ehi, sono un uomo.» gli ricordò Nico, baciandolo a sua volta. «Ed è tutta colpa tua.»

Will lo strinse a sé e Nico ricambiò la stretta. Essere abbracciati da Will Solace era meraviglioso.

«Ho tanta voglia di dirti una cosa, ma ho paura di spaventarti.» gli sussurrò all'orecchio.

Nico gli mordicchiò il lobo. «Allora non dirla, e ascolta me.»

«Ti ascolto.»

«Facciamo la doccia insieme?»

Will lo baciò sul collo. «D'accordo.»

Restarono fermi, abbracciati, intenti a baciarsi, poi Nico si scostò per primo.

«Su, voglio fare la doccia.» disse, alzandosi in piedi e Will lo seguì. «E poi devo chiederti un'altra cosa.»

«Allora chiedila.»

«Ma dopo, quando sarò tutto insaponato e sicuro che tu mi dirai di sì.»

Will rise e si tolse i pantaloni e i boxer. «Avanti, dimmi. Sono sicuro che ti dirò sì in ogni caso.»

Nico tenne lo sguardo puntato sul sesso di Will. Quel ragazzo era incredibile sia da vestito che da nudo. Tutto di lui era perfetto. Gli veniva voglia di baciarlo in continuazione.

«Non ricordo più cosa dovevo dirti.» borbottò Nico, distratto.

«Sì, immagino.» Will lo prese per mano e lo portò in bagno. Nico gli guardò il sedere, riprendendosi abbastanza per posarvi una mano sopra.

I ragazzi di NicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora